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Autore: Angie_Dreyar    23/11/2021    5 recensioni
Mirajane organizza un gioco con i compagni di gilda. Siamo a Fairy Tail, quindi succede il caos.
[Gruvia, Fraxus, Ronerva, Stingyu, Lyredy, accenno a coppie minori]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fried/Laxus, Gerard/Erza, Gray/Juvia, Rogue/Minerva, Sting/Yukino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Questa storia l’ho scritta dopo aver letto Giochi, scommesse, baci e gelosie di braprincesadelossayan, e ho avuto l’ispirazione per scrivere questa breve fanfiction. È basata sul gioco ‘verità o shot’ ma l’ho modificato un po’ per renderla più interessante, o meglio, Mirajane l’ha modificato un po’ (è lei il demone, non io 😇). Spero vi piaccia e buona lettura!
P.S. Il rating arancione è solo per sicurezza.


 
Verità o shot (versione extra)
 
«Perché lo stiamo facendo?» domandò Laxus esasperato, mentre Bickslow e Freed lo tiravano verso il centro della gilda.
«Per divertirci!» esclamò Bickslow.
«Per non fare sempre gli asociali» disse Freed. In realtà a Freed interessava ben poco il fatto di essere asociale, fosse per lui se ne sarebbe rimasto in parte a leggere un libro. Ma Mirajane gli aveva detto che avrebbe avuto l’opportunità di baciare Laxus, quindi perché rifiutare?
Mirajane aveva in qualche modo convinto un sacco di persone a partecipare, aveva approfittato del fatto che ci fossero molte altre persone di Sabertooth, Lamia Scale e Crime Sorciere. A lei pareva il momento perfetto per fare la cosa che le piaceva di più: combinare coppie. L’unica che aveva capito le sue reali intenzioni era Cana, che comunque non si era tirata indietro. Quello era divertente per lei e se finiva per limonare con qualcuno -donna o uomo che fosse- tanto meglio per lei. E se c’erano gli shot da bere, ancora meglio per lei!
 
«Come funziona il gioco?» domandò Natsu gasato.
«È molto semplice. Ho scritto un paio di verità e obblighi in questa bacinella» cominciò a spiegare Mirajane dopo che si furono tutti posizionati al centro della gilda. «Ognuno ne pescherà uno, dovrà rispondere sinceramente o fare l’obbligo. Non si può mentire, o la magia lo rivelerà. Se non volete farlo bevete uno shot». I ragazzi annuirono, c’era chi voleva andarsene -come Laxus- chi era eccitato -come Bickslow e Cana- e chi sperava ardentemente di baciare la persona giusta -come Juvia.
 
Iniziò Bickslow, che appena pescò e lesse il biglietto cominciò a ridere.
«Sei fortunato, ognuno si toglie un indumento tranne te!» esclamò ad alta voce.
«Non è possibile» mormorò Laxus. Perché l’amico aveva sempre quella fortuna spacciata? Bickslow ghignò mentre tutti si toglievano qualcosa. Gray si tolse direttamente più di un indumento rimanendo in boxer, Juvia iperventilò e si tirò via solo le scarpe, come la maggior parte delle altre persone.
 
Dopo di che fu il turno di Laxus, che sfortunatamente era seduto proprio accanto a lui. Prese il biglietto e subito fece una smorfia: la sfiga lo perseguitava.
«Bevo» disse senza nemmeno dire cosa il biglietto diceva, ma lo fece Bickslow per lui:
«Hai mai avuto fantasie erotiche su uno dei presenti? Chi?». Bickslow rise e tutti capirono che la risposta era sì, dovevano capire solo per chi le aveva avute.
Il giro andò avanti. Fu abbastanza tranquillo, perché quasi tutti bevvero rifiutandosi di rispondere a domande imbarazzanti o a fare cose strane. Solo Mirajane accettò di dare un bacio sulla guancia alla persona al suo fianco, e Natsu si mise a fare l’imitazione di un animale. Tranne obblighi imbarazzanti come fare balli strani e parlare in modo diverso, o domande tranquille, i primi giri furono relativamente tranquilli.
 
Al quarto giro cominciarono a comparire domande più interessanti e qualcuno era già più sciolto a causa della quantità di shot che aveva bevuto. Era il turno di Juvia, che era già un po’ brilla.
«Racconta l’episodio più romantico che ti è mai successo». Sorrise un po’ e le sfuggì un singhiozzo, poi iniziò a raccontare. «Juvia non saprebbe… forse quando Bora le ha fatto una sorpresa e le ha preparato una cena il giorno di San Valentino. Le aveva regalato i fiori e le ha fatto una serenata, dedicando una canzone a Juvia» disse con un leggero sorriso sul volto, segno che le piaceva ancora ricordare quel momento.
Gray la stava guardando male e Lyon, notandolo, ghignò.
«Dovrai fare di meglio» lo avvertì.
«Tsk» ribatté Gray evitando il suo sguardo, nonostante il corpo teso e il fastidio crescente man mano che Juvia parlava di Bora, di come l’aveva fatta sentire importante e di come portava ancora nel cuore quel giorno.
«Che romantico» disse Mirajane mentre Gray diceva che potevano benissimo andare avanti. Lyon continuò a sghignazzare e si sporse verso Juvia, facendo ulteriori domande solo per infastidire il moro, che, effettivamente, si stava infastidendo.
 
Finalmente fu il turno successivo ma Erza bevve lo shot per evitare la domanda, così come Gerard e subito dopo Meredy. Dopo che Lyon rispose un po’ imbarazzato che trovava Meredy la persona più carina della serata, fu il turno di Rogue, che bevve, e finalmente arrivò quello di Minerva, una delle più spigliate a rispondere alle domande.
«Hai mai comprato qualcosa in un sexy shop? Se sì, cosa?» Minerva sorrise maliziosamente. «Ovviamente sì, ho comprato delle manette e dei completi sexy, non vedo l’ora di usarli» disse e per un breve momento -tanto breve che solo Yukino se ne accorse- i suoi occhi caddero su Rogue, che era arrossito leggermente.
 
Yukino lo ignorò e pescò il prossimo biglietto, sperando solo fosse qualcosa di non troppo imbarazzante. Non voleva davvero continuare a bere, sentiva già la testa girare.
«Bacia sulla guancia il giocatore alla tua destra». Alla sua destra c’era Sting. Beh, era un innocente bacio sulla guancia, poteva farlo. Arrossì leggermente e fece un minuscolo sorriso, quasi a chiedere a Sting il permesso. Il biondo le sorrise incoraggiandola e Yukino lasciò un velocissimo bacio sulla sua guancia, tanto che Sting quasi nemmeno lo notò. Il ragazzo pescò il biglietto successivo, sentendosi allo stesso tempo stordito e deluso dalla velocità che Yukino aveva avuto.
«Per chi hai una cotta? Ah, non lo dico» disse Sting e bevve. Yukino sobbalzò leggermente, ora davvero curiosa di chi interessasse a Sting.
 
Purtroppo per lei tornò di nuovo il turno di Bickslow, che fece una lap dance sotto le risate dei presenti, e poi quello di Laxus, che ormai si era rassegnato a bere per tutto il gioco. Poco male, reggeva davvero bene l’alcol.
«Con chi ti piacerebbe limonare di più tra i presenti? Bevo» disse e buttò giù lo shot. Freed, accanto a lui, prese il biglietto successivo. Anche lui stava bevendo da quando aveva iniziato a giocare, purtroppo però non reggeva bene quanto Laxus.
«Bacia alla francese la persona alla tua sinistra» lesse Freed. La persona alla sua sinistra era Laxus. Era la sua occasione. Tutti lo guardarono in attesa, sperando che il mago delle rune finalmente facesse un passo con il biondo. Freed arrossì ma alla fine bevve lo shot, non ancora abbastanza ubriaco per fare qualcosa del genere. Ci fu un mormorio di dissenso, soprattutto da parte di Evergreen e Bickslow, mentre Laxus rimaneva rigido come un tronco.
 
Evergreen pescò il biglietto successivo, lei, al contrario di Freed, era bella che ubriaca. «Quand’è stata l’ultima volta che hai fatto sesso?» lesse e sorrise orgogliosa. «Uhm… due ore fa» rispose. Lisanna quasi si strozzò con la sua stessa saliva, mentre Elfman arrossiva visibilmente. Freed, Bickslow e Mirajane si alzarono in piedi contemporaneamente.
«E non avete detto niente!» li accusarono, perché era ovvio con chi Evergreen fosse andata a letto. Evergreen sbuffò e disse che non erano affari loro, mentre Mirajane cominciava a riempire il fratello di domande. Freed, Bickslow e Laxus si voltarono minacciosi verso Elfman, che sbiancò di colpo.
«Trattala male e ti uccidiamo. Tutti e tre» lo avvertì Freed. Elfman farfugliò qualcosa e cercò di pescare il prossimo biglietto per togliersi da quella situazione, ma dato che le sue sorelle volevano sapere di più di lui ed Evergreen, il suo turno saltò.
 
Cana pescò il biglietto. «Scegli due giocatori che devono baciarsi» lesse e sorrise con gli occhi luccicanti. Metà delle persone sbiancò e sperò di non essere nei suoi piani. Laxus stava pregando Mavis e tutti i maghi santi che non scegliesse lui, Juvia sperava che l’amica si ricordasse della sua cotta, Gray pregava che Cana fosse più interessata a unire Natsu e Lucy, e Lucy non la guardava sapendo già chi Cana avrebbe scelto. Difatti la scelta di Cana andò dritta a Natsu e Lucy.
«Natsu e Lucy, sulle labbra» ordinò. Lucy arrossì visibilmente mentre Cana soddisfatta metteva il biglietto via.
«Che sarà mai» disse Natsu e si sporse verso di lei, stampandole un bacio sulle labbra. Lucy presa alla sprovvista non si spostò, anzi, chiuse gli occhi e il bacio durò più del necessario. Quando si separarono Natsu aveva incredibilmente le guance rosse. Sussurrò qualcosa a Lucy che la fece arrossire e poi si sedette di nuovo al suo posto.
 
Il giro continuò e toccò a Gray. «Quando ti tocchi a chi pensi? Chi diavolo ha scelto queste domande porche? Non rispondo!» sbottò il moro mentre Mirajane sorrideva diabolicamente. Juvia accanto a lui era ormai rossa in volto, sia per le domande, sia per l’alcol che circolava nel suo corpo. Pescò il biglietto.
«Togliti un indumento» lesse. Fece le spallucce e si tolse la maglia, mentre Gray si irrigidiva a fianco a lei, cercando di non guardare e di concentrarsi su qualunque altra cosa nella stanza. Un compito che stava diventando sempre più difficile a causa dell’alcol.
 
Erza aveva il turno successivo. Anche lei ormai era ubriaca quanto Evergreen, avendo evitato molte domande scomode. «Chi ha il culo più bello tra i presenti? Beh, facile, Gerard» disse. Natsu e Gray sorpresi si voltarono verso di lei. È davvero ubriaca, mormorò qualcuno, ma la rossa si appoggiò alla spalla di Gerard, che guardava ovunque tranne che lei. Meredy al suo fianco ridacchiava divertita. Gerard pescò il biglietto successivo.
«Chi ha le tette più belle tra i presenti?» lesse, cercando di non notare troppo i capelli che gli solleticavano il braccio. Stava già per bere ma Erza buttò per terra il bicchierino con il contenuto. Cazzo, è ubriaca, mormorò qualcuno.
«Voglio sapere chi è» disse lei. Gerard arrossì.
«Non lo dirò» sibilò.
«Sono io, vero?» domandò Erza.
«Ho detto che non lo dirò».
«Dannazione, tira fuori le palle» sbottò Meredy. Gerard le lanciò un’occhiataccia e poi sussurrò la risposta, che solo Erza sentì. La rossa sorrise enormemente, mentre gli altri già sapevano qual era la risposta senza neanche doverla sentire.
 
Fu il turno di Meredy. «Siediti sul giocatore al tuo fianco» guardò Gerard ed Erza la guardò male, stringendo la spalla del ragazzo.
«Siediti su Lyon» le ordinò. Meredy in effetti era seduta tra Lyon e Gerard, poteva scegliere.
«Passerò il turno» decise bevendo ma Erza ancora una volta si sporse buttando a terra il bicchiere.
«Siediti su Lyon» ordinò più minacciosa. Gerard cercò di calmarla ma la rossa continuava a insistere, ed era il turno di Gray di ghignare e prendere in giro l’amico. Meredy alla fine fu costretta a farlo, mentre Lyon si irrigidiva e cercava di non toccarla troppo, nonostante gli istinti gli urlassero il contrario. Era il suo turno.
«Tra le persone in questa stanza, con quale ti sentiresti meno a disagio a toglierti i vestiti. Probabilmente Gray, si spoglia da quando avevamo cinque anni» disse Lyon acidamente.
«Ehi» si lamentò Gray «Cambio domanda, chi vorresti davvero vedere senza vestiti?» disse il moro, il cui alcol aveva cominciato a riempire il corpo, tanto che aveva avvolto un braccio attorno alle spalle di Juvia, che stava cercando di non svenire.
«Non è così che funziona il gioco» disse Lyon serio in volto.
«La creatrice del gioco approva il cambiamento» intervenne Mirajane. «Rispondi alla domanda».
Lyon, non sicuro di voler discutere con Mirajane alzò il bicchiere.
«Bevo».
«Non puoi bere!» esclamò Erza. Lyon si trovava in mezzo a una discussione con le due maghe più potenti di Fairy Tail. Non c’era modo di uscirne vivi.
«Puoi dirlo solo alla persona a te più vicina» sorrise Mirajane comprensiva. Finta comprensiva, dato che ovviamente la persona a Lyon più vicina era Meredy, che era letteralmente seduta sulle sue gambe. Lyon lanciò loro un’occhiataccia e alla fine optò per la soluzione meno imbarazzante, si avvicinò all’orecchio di Meredy spostandole i capelli e le sussurrò.
«Ti prego reggimi il gioco, quelle due mi ammazzano» le disse. Meredy ridacchiò e arrossì leggermente per la vicinanza. Ovviamente lo avrebbe fatto.
«Qual è stata la risposta, Meredy?» domandò Erza.
«Oh… ehm…» balbettò Meredy presa alla sprovvista «Juvia» disse alla fine. Gray si incazzò e Juvia arrossì ancora più imbarazzata, mentre Lyon si portava una mano sulla fronte disperato. Doveva seriamente chiarire che il suo interesse per Juvia era ormai sparito! Per fortuna, né Erza né Mirajane insistettero e il gioco andò avanti.
 
Di nuovo Rogue bevve e nessuno gli disse niente, mentre Minerva pescò il biglietto successivo.
«Spoglia il giocatore al tuo fianco. Scegli tu l’indumento» lesse e sorrise voltandosi subito verso Rogue. Non era ubriaca, lei era una delle poche ad aver risposto a molte domande. Era solo la più disinibita del gruppo.
«Ehm… Yuk…» provò a dire Rogue.
«Non osare» sibilò Minerva, e Rogue non poteva davvero dirle di spogliare Yukino, per la ragazza sarebbe stato un trauma. Minerva si avvicinò a lui e portò le mani alla maglietta di Rogue. «Alza le braccia» ordinò. Rogue obbedì deglutendo a fatica, mentre la mora lo spogliava della maglia lasciandolo a petto nudo. Lo sguardo di Minerva rimase fermo più tempo del dovuto sul suo corpo, e Rogue inarcò un sopracciglio, sentendo una vampata di orgoglio e di coraggio salirgli in corpo. Non poté pensarci troppo che Minerva si spostò, continuando a tenera la maglia tra le mani, come fosse un premio.
 
Yukino aveva il biglietto successivo. «Secondo te la persona alla tua destra è brava a letto?» arrossì mentre lo leggeva, e Minerva afferrò il bicchiere di Yukino impedendole di bere.
«Devi solo dare un’opinione, non è niente di imbarazzante» le disse. Yukino arrossì e la guardò male, ma Minerva sapeva cosa stava facendo. L’albina si rifiutò di guardare Sting, seduto alla sua destra.
«Io… ehm… suppongo di sì?» disse incerta. Minerva, soddisfatta, poggiò il bicchiere davanti all’amica, mentre Sting si sporgeva verso Yukino, più disinibito per l’alcol.
«Non hai idea di quanto lo sia» le sussurrò e Yukino arrossì ancora di più ma -anche lei disinibita per l’alcol- non si allontanò e si voltò verso di lui, respirandogli a pochi centimetri dalle labbra.
«Dovrei provarlo per giudicare bene» era solo un sussurro, perciò oltre a Sting, solo Minerva lo sentì, e ridacchiò orgogliosa di Yukino, mentre Sting rimaneva imbambolato a fissare la ragazza come un pesce lesso.
 
«Il tuo turno, grande dio del sesso» lo prese in giro Minerva risvegliando Sting dalla sua trance. Il biondo prese il biglietto e sorrise non appena vide la scritta.
«Bacia la persona al tuo fianco dove vuoi tu» lesse. Un attimo dopo posò le labbra su quelle di Yukino, in un breve e casto bacio che però bastò a infiammare le guance di entrambi. Yukino lo guardava con occhi spalancati, e Sting era sorpreso delle sue stesse azioni.
 
Mentre i due si guardavano come pesce lessi, Bickslow e gli altri andarono avanti con il gioco. Fu di nuovo il turno di Laxus, che bevve ancora, e cominciò a sentirsi brillo. Freed, subito dopo di lui, prese il biglietto con la testa che girava.
«Seduci il giocatore al tuo fianco» lesse. Non pensò neanche, si voltò verso Laxus e gli prese il mento tra le dita, voltandolo a forza verso di lui. Laxus si irrigidì come un tronco mentre la stanza diventava improvvisamente silenziosa. Tutti volevano sapere se avrebbe davvero avuto il coraggio, e tutti volevano vedere la reazione di Laxus. Freed si avvicinò al biondo sorridendo con lo sguardo un po’ annebbiato.
«Sai tutte le domande a cui non ho risposto prima? Tutte le risposte erano te. La persona più bella della stanza, quella che vorrei baciare, quella che con cui vorrei avere un appuntamento, quella con il culo più bello e quella per cui ho una cotta da anni» disse Freed. I loro volti erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, Laxus lo guardava scioccato con il volto arrossato, le persone rimanevano in silenzio per aspettare una reazione da Laxus. Reazione che non arrivava, perché Laxus aveva la gola secca e poteva solo guardare gli occhi incredibilmente sinceri di Freed. Freed non stava cercando di sedurlo, Freed stava riversando tutto quello che aveva tenuto dentro per fin troppo tempo.
«Se mai accettassi di venire a un appuntamento con me, organizzerei la giornata migliore della tua vita e ti farei sentire l’uomo più amato del mondo».
Laxus rimase ancora in silenzio.
«E dì qualcosa!» sbottò Evergreen ubriaca, risvegliando Laxus e anche Freed, che si rese conto di ciò che aveva detto. Il mago delle rune, rosso dalla vergogna, si voltò e disse a Evergreen che era il suo turno. Il gioco ricominciò, ma tutti avevano notato le guance rosse di Laxus.
 
Dopo un po’ fu il turno di Gray. «Valuta su una scala da 1 a 10 la bellezza della persona al tuo fianco» lesse e si voltò verso Juvia. «Dieci» uscì prima che la razionalità potesse prevaricare sull’alcol. Juvia avvampò e si sciolse praticamente lì. Tra il braccio di Gray sulle sue spalle, i vestiti che scarseggiavano e quella dichiarazione improvvisa, il suo cuore non poteva reggere. Così il suo turno saltò, mentre Natsu rideva accanto al moro.
«Guarda che non mi riferivo a te, ma a Juvia» disse Gray a Natsu.
«Oh mio dio» mormorò Lucy. Non aveva mai visto Gray così ubriaco.
«Ghiacciolo, nessuno aveva dubbi su a chi ti stavi riferendo» ghignò Natsu, mentre Gray cercava di capire cosa intendesse con quella frase. L’alcol ormai gli annebbiava il cervello.
 
Dopo qualche turno arrivò quello di Rogue. «Cosa ti piacerebbe provare nel sesso?» lesse e sorrise un po’ ubriaco e un po’ provocante. «Beh, le manette non sarebbero male» ammise e Minerva accanto a lui sorrise consapevole. Il turno successivo fu il suo.
«Hai foto osè? Oh, un sacco» rispose subito Minerva. Rogue accanto a lei stava ormai impazzendo, e chiaramente la guardò più del necessario. La mora gli sorrise provocante. «Che c’è, vuoi vederle?».
Non ne hai idea, pensò Rogue, ma si trattenne dal dirlo.
«So già che non me le mostreresti».
«Chi lo sa» sorrise Minerva e Rogue fissò la ragazza con l’eccitazione che saliva.
 
Il turno passò a Laxus, che fino a quel momento aveva solo bevuto. Non era ubriaco, ma era molto brillo. «Sei mai stato attratto da una persona del tuo stesso sesso? Non rispondo» disse e bevve ancora, mentre Freed lo guardava confuso. Il mago delle rune era ubriaco, ma quello non azzerava le sue capacità intellettive.
«Quindi significa che è un sì».
«Significa che non sono cazzi vostri» sbottò Laxus «Il tuo turno».
Freed lesse la domanda successiva.
«Bacia una persona del tuo stesso sesso. Scegli tu chi» lesse. Scrollò le spalle. «Ok, Bicks» disse e si sporse verso l’amico. Laxus, che era proprio tra loro due, li separò prima che potessero farlo.
«Che diavolo» sbottò.
«Che c’è? Non è la prima volta che lo facciamo, e Freed bacia bene» rise Bickslow. Laxus lo fissò malissimo mentre Freed ridacchiava leggermente.
«Anche tu non sei male».
Laxus ormai sentiva i nervi pulsare.
«Il gioco finisce qua» sbottò e si alzò alzando con sé anche Freed. Il mago delle rune traballò per un giramento improvviso di testa, e cadde su Laxus, anche lui con poco equilibrio -aveva bevuto davvero troppo- finì per cadere a terra. In una situazione molto più compromettente, con Freed seduto direttamente sulle gambe di Laxus. Il mago delle rune rise leggermente. Poi si allungò verso Laxus e lo baciò sulle labbra, prendendo completamente alla sprovvista chiunque nella stanza. La cosa che sorprese ancora di più tutti fu vedere Laxus ricambiare il bacio. Il biondo passò le dita tra i capelli di Freed, inclinò la testa di lato e approfondì il bacio, chiedendo con la lingua di entrare, e Freed praticamente si sciolse lì. Quando si separarono erano entrambi rossi in volto ed entrambi sorpresi da ciò che avevano fatto. Potevano solo guardarsi senza parole.
 
«Finalmente!» urlò Mirajane.
«Cazzo sì!» urlò Bickslow.
«Mi dovete 10.000 jewels!» esclamò Cana. «Anche tu» disse a Lucy. La bionda incrociò le braccia.
«Gray per primo ha dato 10 come voto a Juvia» obiettò.
«Ma Freed e Laxus si sono baciati» le fece notare Cana.
«Gray è da tutta la sera che ha il braccio attorno a Juvia, ho vinto io la scommessa» obiettò la bionda, che non voleva perdere i suoi soldi per nulla al mondo, ne andava del suo affitto!
«Avete scommesso su di noi?» chiese Gray confuso.
«Sì, chi scioglie prima il cuore. Il freddo Gray o il grande Laxus. A quanto pare è stato Laxus, perciò ho vinto io» disse Cana aspettando i soldi da Lucy che, testarda, non glieli diede.
«Non si scommette sulle persone» borbottò Laxus. «E non mi sono dichiarato a Freed, quel bacio era solo perché Freed doveva baciare un ragazzo» ringhiò.
«Appunto» diede manforte Lucy, anche se sapeva che non era così.
«Hai ricambiato» sbottò Cana.
 
Lucy e Cana cominciarono a discutere, mentre Freed si alzava e usciva dalla stanza, sconfortato dalle parole di Laxus. Bickslow diede a Laxus un pugno sulla spalla, facendogli capire che doveva sistemare le cose. Il biondo si affrettò a uscire, mentre Mirajane ridacchiava e osservava con soddisfazione le diverse coppie che aveva formato.
Evergreen ed Elfman si erano sciolti ed erano stranamente dolci -probabilmente non si rendevano conto di essere in mezzo alla gilda- Gerard ed Erza chiacchieravano con Erza che ci provava spudoratamente con Gerard. Lyon e Meredy stavano parlando a bassa voce tra di loro ridacchiando, e il mago del ghiaccio aveva ammesso alla rosata che non era Juvia che avrebbe voluto vedere nuda. Non specificò chi fosse realmente la ragazza, ma chiese a Meredy di vedersi ogni tanto. Sting e Yukino avevano cominciato a flirtare senza rendersene conto, mentre Minerva e Rogue erano spariti dalla circolazione -forse stavano usando le manette di cui avevano parlato. Natsu continuava a guardare Lucy con uno sguardo di consapevolezza mentre Lisanna -da buona amica- lo spingeva verso la bionda, mentre Juvia e Gray… Juvia e Gray? Mirajane non li vedeva da nessuna parte.
 
 
 
«Gray ha detto dieci?» domandò Juvia al moro, che sbuffò leggermente e voltò lo sguardo di lato. Uscire all’aria aperta gli aveva fatto recuperare un po’ di sobrietà e si era improvvisamente pentito di quello che aveva detto, soprattutto dopo il discorso di Lucy e Cana sulla scommessa. Juvia si aggrappò al suo braccio. «Juvia è un po’ ubriaca, la aiuti a tornare a casa?».
«Sì» sibilò il moro cominciando a camminare. Juvia sorrise.
«Juvia è un dieci per Gray» mormorò ancora contenta.
«Tsk. Sei più di un dieci» ribatté. Juvia sbatté le palpebre sorpresa e Gray la guardò un po’ imbarazzato. Però era vero. Gray scostò la frangia dal volto della ragazza e le sorrise. Forse era l’alcol che lo faceva agire in modo più intimo del normale, ma non era male. «E Lucy ha ragione, ha vinto lei la scommessa, ma non dirglielo» mormorò, dandole un breve un bacio sulle labbra. Juvia chiuse gli occhi e si sciolse, quando si separarono un sorriso enorme le abbelliva il volto.
«Ma non aspettarti serenate o cazzate del genere» puntualizzò Gray.
«Eh?».
«Le rose te le posso anche regalare, ma niente di più. E soprattutto, non dirlo a nessuno» ringhiò.
«G-Gray ha detto…?» balbettò Juvia incredula.
«Sì, l’ho detto» sbottò Gray. «Dai, andiamo a casa» disse avviandosi lungo la strada. Juvia sorrise felicissima.
«Casa tua?».
«Va bene» borbottò Gray.
Juvia sorrise e si appoggiò al braccio di Gray.
«Dormiamo assieme?» chiese.
«Se proprio ci tieni» rispose lui «Ehi? Perché ti stai sciogliendo? Non capire male! Intendevo solo dormire!» esclamò Gray. Juvia ormai era nel suo mondo dei sogni, e Gray dopo un attimo di panico sorrise e scosse la testa rassegnato.
 
Poco lontano Freed e Laxus si stavano scambiando un secondo bacio di nascosto sotto un albero. Eh, Mirajane aveva fatto un ottimo lavoro.




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Nota: Non ci posso credere, ce l'ho fatta. Scrivere di più coppie e di così tanti personaggi è davvero difficile, complimenti a chi lo fa. Volevo scrivere di più coppie (tra cui la Kinabra, la Gajevy, la Chendy e la Bixanna), ma è già abbastanza lunga così. Spero che sia piaciuta a qualcuno, se volete lasciarmi un commento vi leggo volentieri. Io ogni volta che scrivo di Minerva scopro di amarla.
Angie

 
   
 
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