Questa
la dedico a Thay,il cosidetto "ladro di spose". I suoi
pensieri dopo avere ricevuto la ferita da parte di DeGuise
-De
Guise... Perchè?-
-Io...
Io ho ucciso tua sorella...-
Una
veloce stoccata parte in quel momento dalla sciabola del francese dai
capelli neri. Una croce si disegna sulla fronte del giovane boss del
Fiore Rosso, che punta con stupore i suoi occhi in quelli del
giovane.
-Il
dolore di questa ferita non dimenticarlo mai...- mormora il giovane
francese con tono serio.
Lacrime
scorrono sul viso della belva definita "Il Ladro di Spose"..
Mai si sarebbe aspettato un gesto di misericordia proprio da lui.
L'uomo a cui, senza pietà, aveva strappato la sorella.
-Hai
la mia parola... Giuro che non la scorderò mai...-
Non
riesco a crederci. Non posso credere di essere stato
risparmiato...
Da
lui!! Proprio da lui!!
Charles
Jules Eduard De Guise...
L'uomo
a cui io ho distrutto l'anima, uccidendo sua sorella proprio nel
momento in cui l'aveva ritrovata.
Tanto...
Tanto sono diventato spietato e crudele...
Non
ho esitato ad uccidere una fanciulla indifesa, la cui unica colpa era
quella di essere la sorella di uno dei miei nemici...
Ecco
cosa ha provocato in me la sete di vendetta...
Mi
ha reso incapace di distinguere, anche nella mia attività di
criminale, quello che era giusto e quello che era sbagliato....
E
penso, anzi ne sono sicuro...
Lei
non sarebbe contenta....
Non
sarebbe contenta di quello che sono diventato...
Un
lupo feroce che non esita a distruggere qualsiasi cosa si pari sul
suo cammino, anche involontariamente...
Mia
madre...
Una
donna meravigliosa, che non ha esitato a sacrificare la sua vita per
proteggermi....
Ricordo
tutto benissimo...
Avevo
solamente sei anni. Ero un fanciullo che presto sarebbe diventato un
uomo...
Io
e mia madre eravamo soli. Entrò improvvisamente un
uomo.
Costui
era Dai Yan Zhang. Colui che credevo fosse mio padre...
Voleva
uccidere me e mia madre. Perchè io ero solo un bastardo, nato
da un relazione fuori dal matrimonio della mia povera madre.
Ma
lei non lo accettò...
Prese
un pugnale e, dinanzi ai miei occhi, si pugnalò al cuore,
chiedendo tra le lacrime che la mia vita fosse risparmiata.
Non
riuscii a piangere. Nel mio cuore sentivo solo un vuoto senza fine.
Una solitudine assurda che un bimbo di sei anni non può e non
deve provare...
Estrassi
il pugnale dal petto di mia madre e feci per suicidarmi. No... Non
potevo lasciare la mia povera madre da sola... Lei, a causa di una
misteriosa malattia, era sempre stata debole e fragile...
Tuttavia
quell'uomo mi impedì di farlo. E mi allenò per
diventare successore alla scuola Cao di Hokuto..
Crescendo
capii che questo sarebbe potuto essermi utile. Avrei potuto vendicare
mia madre, uccidendo quel farabutto di Dai Yan con le sue stesse
armi.
Niente
male... Avrei battuto quel farabutto proprio nel campo in cui si
sentiva imbattibile...
Indossai
una maschera di donnaiolo impenitente e mi feci chiamare "Il
ladro di Spose"... Non volevo che quell'essere spregevole mi
ritenesse pericoloso... Così avrei avuto il tempo di
perfezionarmi e avrei potuto colpirlo... Letale e silenzioso come un
serpente....
Tuttavia...
Tuttavia non mi sono accorto di essermi trasformato in un lupo
inferocito, che non distingue, nella sua folle mattanza, quello che è
giusto e quello che è ingiusto...
E
sono arrivato a uccidere Sophie Marie Christine De Guise, una
fanciulla indifesa la cui unica colpa era quella di essere sorella
del colonello deGuise, uno dei miei nemici, alleati del Chinpan....
E
solamente ora, dopo essere stato sconfitto da Kenshiro, mi rendo
conto di quello che ho fatto...
Le
mie mani sono sporche di sangue e le mie vittime reclamano,
giustamente, la loro vendetta.
Sento
le loro grida rimbombarmi nelle orecchie come tanti corni che
risuonano durante una battaglia.
Non
vogliono la mia morte, come io avevo creduto. No. La loro vendetta è
molto più raffinata e intelligente.
Vogliono
che io viva e che porti nella mia anima il peso enorme dei miei
peccati...
Accetto
questo verdetto...
Accetto
di vivere e di portare nella mia anima il peso senza fine di questi
morti che mi macchiano la coscienza.
E
poi... E poi ho un compito da svolgere....
Non
posso permettermi di morire o diventare pazzo.
Un
compito ben preciso...
Non
posso lasciare questo mondo prima di svolgere la mia missione....
Non
posso proprio.
Devo
perfezionarmi nella tecnica Cao di Hokuto, come mi è stato
spiegato dal colonnello de Guise, e affrontare mio padre Dai Yan, che
si crede invincibile.
Lo
farò per te madre... E per te, seconda stella della
fratellanza dei cinque portali....
Per
tutti coloro che si sono sacrificati per me, per permettermi di
arrivare dove sono...
Perchè
il vostro amore non sia vano e la vostra memoria mai sia
dimenticata...
Mai...