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Autore: Sekunden    03/09/2009    3 recensioni
E' un mistero.
Il giorno prima sei solo, il giorno dopo hai una famiglia alle spalle, ma non ti accorgi degli errori che commetti.
E allora i tuoi figli cercano delle risposte, e cercano dei genitori in cui credere.
Vorresti aggiustare tutto, ma come è possibile?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Clark Kent, Lois Lane
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Bloodline
Another Smallville Fan Fiction


Quel pomeriggio Chloe e Jimmy decisero di passarlo al lago.
Un momento di svago dopo tutto quello che era successo serviva a chiunque, e Chloe doveva ancora cercare una buona scusa da fargli credere per la sua “resurrezione” improvvisa.
Si tenevano per mano, come facevano sempre. Chloe si sentiva di nuovo felice dopo tanto tempo. Gli bastava guardarlo per sentirsi al settimo cielo.
“Chloe” le prese la mano delicatamente, e fermò il passo per poter sentire meglio il profumo dei suoi capelli.
Lei si avvicinò al suo petto, e poggiò la testa dolcemente. Jimmy le accarezzò i capelli.
“Mi sei mancata” le sussurrò all’orecchio.
“E tu mi sei mancato più di quanto immagini” rispose lei, sollevando il capo e prendendo tra le mani il viso di Jimmy, fin quando cercò le sue labbra baciandole.
Entrambi si scambiarono un lungo bacio, che però fu interrotto da uno squillo proveniente dal cellulare di Chloe.
“Chi era?” lei sollevò lo sguardo “Scusami amore, devo tornare alla watchtower. Era Lana” lui la guardò un po’ triste, ma capì l’importanza dell’incontro e rispose
“Lana Lang è tornata per l’ennesima volta?” lei non rispose
ma bastò uno sguardo per capire che era effettivamente così,
e allora continuò “Ti accompagno” cingendola con un braccio intorno alla vita, si avviarono verso l’automobile.

Intanto nel granaio Kent, Clark stava guardando fuori, come sempre pensieroso. Fu interrotto dal rumore dei passi di qualcuno che stava salendo le scale.
“Manchi per ‘un po’ di tempo dal presente, ma le buone abitudini dei propri amici non cambiano mai eh?” “Lois” si girò guardandola sorridendo. “Cosa ci fai qui?” chiese.
Lei annuì e rispose “sono passata per…” si interruppe per prendere un respiro “un saluto”.
“Wow. Tra circa tre ore dobbiamo essere a lavoro. Non dovresti essere giù a Metropolis alla ricerca folle della Macchia?”
Lei di botto si fece seria, al sentire l’ultima parola detta da Clark.
“Non mi interessa, ho già quello che voglio. Non ho bisogno di incontrarlo per uno stupido articolo”
Clark rimase di stucco. Aveva una grande paura che ricordasse ciò che aveva visto Lois nel futuro. Aveva pregato Jor-El di rimuovergli ogni ricordo di tutto quello che aveva visto lì, ma inspiegabimente, era rimasto quello del viaggio nel tempo, del vortice in cui è stata risucchiata e da cui è uscita nell’arco di un secondo.
“Da quando la pensi così? Fino a qualche giorno fa era la tua unica ossessione. Ha fatto qualcosa che ti ha fatto cambiare idea?” lei non rispose.
Si limitò a cambiare discorso, come faceva sempre lui quando toccavano qualche suo tasto dolente. “E’ meglio che vada. Devo finire una bozza di 5000 parole entro l’ora di lavoro.
Ci vediamo Smallville”
Si aspettò il solito pugno irritante sul braccio sinistro, ma non ci fu. Lois aveva qualcosa che non andava.
Quando arrivò in auto, non ebbe il tempo di accendere il motore quando qualcuno arrivò di botto davanti a lei.
Quando Lois riuscì a vedere il viso meglio, fu devastata da un improvviso mal di testa, e quando chiuse gli occhi vide una sorta di ‘flashback’. Quella donna, era difronte a lei, su un treno. La guardava con lo stesso sguardo con cui la guardava adesso.
Riaprì gli occhi perché sentì la portiera dell’auto aprirsi.
La misteriosa donna si sedette di fianco a Lois, e le sorrise.
“Chi diavolo sei?!” le chiese Lois. “Non ricordi? Sono Alia” sentendo quel nome, si mise in posizione di difesa, e rispose “Mi dispiace ma non accetto caramelline dagli sconosciuti” ridendo, rispose “Jor-El ti ha rimosso ogni ricordo del tuo viaggio. Che cosa avrai visto di tanto serio da evitare di ricordare? E chi li capisce gli El, sono sempre i soliti perfettini” annuì.
La guardò incredula.
Lois non continuava a capire, però nella sua mente sentiva rimbombare tutti quei nomi e quei ricordi.
Non sapeva cosa rispondere, così tentò con una domanda “Quindi ti ho incontrato nel futuro?” “Esatto. E sarà compito mio farti ricordare tutto quello che hai visto, mentre sarà compito tuo riportare quel traditore nella retta via e…” si interruppe guardando il granaio della fattoria.
Sorrise nuovamente a Lois, ma aprì la portiera e uscì dall’auto dicendo “sarà per un’altra volta, orecchie indiscrete potrebbero sentire tutto quello che ho da dirti. Ti tengo d’occhio, e non ho bisogno che mi scriva l’indirizzo di casa tua. Ci vediamo Lois” “Aspetta!” non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni, perché Alia era già corsa via in un lampo.
La prima cosa che pensò fu cercare qualcosa su questa Alia, così mise in moto e si avviò verso il Planet.
Ma Alia aveva ragione: Clark aveva ascoltato tutto e non aveva una bella faccia. Sapeva che avrebbe portato danni alla vita di Lois, e non poteva permetterlo.

Nella Luthor Mansion, Tess era ancora scossa da tutto quello che era successo. Aveva distrutto il globo, per evitare che quell’essere tornasse ancora. Qualcosa però le diceva che non era del tutto scomparso. Lui era il grande Generale Zod, non si sarebbe arreso facilmente.
I pensieri di Tess furono interrotti dalla voce della sua assistente.
“Tess, una donna dice che deve parlarle urgentemente. Le dico di andarsene o la faccio entrare?” Lei sorrise “La faccia entrare. Vediamo cos’ha da dirmi anche questa” l’assistente fece cenno di sì, e fece accomodare la donna.
Quando entrò, Tess rimase sorpresa, ma sorrise maliziosamente perché sapeva già che cosa stesse cercando.
“Prego, non faccia complimenti. Si sieda”
“Resto alzata, grazie”
“Come mai non è entrata direttamente con uno dei suoi trucchetti magici senza disturbare la mia sorveglianza?” la donna sorrise “Perché sono una persona civile, signorina Mercer” Tess tornò a sedersi dietro la scrivania.
Chiuse il portatile e incrociò le mani appoggiandole sopra di esso.
“Qual buon vento ti porta qui, Zatanna?” “Diciamo che sono venuta per chiederle se ha incontrato Oliver Queen di recente” Tess si mise a ridere, “Ti deve dare la mancia? Aspetta e spera, Queen è famoso anche per questo” Zatanna rise sarcasticamente, e tornò ad ascoltare Tess. “Comunque, no. Purtroppo io e Oliver non ci vediamo dal giorno in cui è stato sconfitto quel famoso mostro, Doomsday. Però se ti può interessare, so che è fuggito via da tutto e da tutti per rifarsi una nuova vita, ancora una volta. Ma sono sicura che prima o poi tornerà” la maga rispose ringraziando, e sparì nel nulla, lasciando Tess con ancora il suo solito sorriso stampato in faccia.

Chloe e Jimmy arrivarono alla watchtower.
Lui preferì andarsene, perché sapeva che non c’entrava molto con la discussione che Chloe avrebbe portato avanti con Lana.
Quest’ultima stava osservando metropolis dalla grande vetrata della stanza. Aveva un sorriso malinconico sul viso che chiunque in quel momento avrebbe desiderato vedere.
“Ehm ehm” Lana si girò di scatto e vide Chloe sorriderle. Non poté fare a meno che abbracciarla.
“Devi sempre scomparire per poi ritornare? Se continui così un giorno non troverai nessuno ad accoglierti”
“Mi dispiace Chloe, so di aver sbagliato, ma questa volta penso di restare definitivamente.” Uno sguardo di stupore, ma allo stesso tempo di felicità inondò il viso di Chloe. “Definitivamente? Lana, sai che se dovessi incontrare Clark sarebbe letale per lui, e in tutti i sensi!”
Clark.
Ecco che Chloe risvegliò tutti i ricordi di Lana, che stavano tentando di restare per l’appunto solamente ricordi.
Per un secondo pensò a tutto quello che aveva fatto passare a Clark, e a come l’aveva fatto soffrire.
“C’è un motivo per cui sono qui, e per cui resterò. Dopo mesi di studio e di ricerca, il Dt. Groll è riuscito a modificare la mia tuta Prometheus, evitandomi un processo doloroso e rischioso per la mia vita. Posso avvicinarmi a Clark tranquillamente senza fargli del male. Non assorbirò mai più Kryptonite.”
Chloe stava già pensando a tutto quello che sarebbe significato se Lana fosse tornata dentro l’orbita di Clark, però sapeva anche che dopo tutto quello che era successo, lui non era diventato altro che un uomo forte e maturo, e non si sarebbe fatto sopraffare da qualche sentimento che magari stava scomparendo per sempre.
“Questa è… una notizia fantastica! E dimmi, avresti intenzione di tornare insieme a lui?” Lei non rispose subito.
“Non lo so” sussurrò. Lana si avvicinò ancora di più a Chloe. “Non credo che tornerebbe da me così facilmente. So di tutto quello che ha passato, del suo cambiamento improvviso. E so anche che ha altro per la testa. Clark sta diventando l’eroe che tutti volevamo che fosse, ed io di questo sono così felice.”
Chloe indietreggiò, infine andò verso un tavolo per sistemare alcune cose.
Mentre lo fece rispose “So cosa intendi, per altro per la testa. E ti assicuro che un’altra entrata improvvisa devasterebbe sia lui che… lei.”
Lana pensò per un attimo, quando capì di che cosa stava parlando Chloe, la tranquillizzò dicendo “No. Io non voglio fare del male a Lois. Chloe, se devo dirti la verità, penso che lei merita Clark più di me. Non l’ha mai abbandonato, al contrario di me”
Chloe non riusciva a credere a quello che aveva appena confessato Lana. Era incredibile come anche lei fosse cambiata. Non era più la ragazzina del liceo che conosceva, tutt’altra.
“Beh, ha fatto bene il suo dovere di amica. Cambiando discorso, mi hai detto che dovevi dirmi qualcosa riguardo la lega”
Chloe decise di cambiare discorso perché voleva evitare di fare favoritismi per Lois.
“Oh, giusto. Ho saputo che Oliver Queen e gli altri sono scomparsi. Se lo vorrai, d’ora in poi avrete un nuovo membro in squadra.”
“C’è da chiedere? Saresti perfetta, se non la più forte”
Lana sorrise e ringraziò l’amica. “Chloe, vorrei fare un salto al Planet. Nonostante la mia forza sovrannaturale, non riuscirei mai a parlare da sola con Clark, non ho più il coraggio di farlo”
Chloe diede alcuni fogli a Lana, e la salutò. “Ecco trovata la tua kryptonite. Clark. Devi riuscire a combattere le tue paure, e ricorda che se hai bisogno, io ci sarò sempre.”
Lana sorrise e corse via, facendo volare tutti i fogli sopra il tavolo della watchtower.
Chloe aprì la parete che conteneva il super-computer, per ricominciare a cercare.

Clark si preparò subito per andare a lavoro. Era tutto così diverso.
Era sempre più pensieroso, e in quel momento l’unico pensiero era salvare Lois da Alia.
Arrivò al Daily Planet con la supervelocità, e quando entrò nel seminterrato vide la scrivania di Lois vuota.
“Hey Jeff, hai visto Lois?” l’uomo guardò Clark come al solito. Lì dentro tutti pensavano che i due erano fidanzati segretamente.
“So che è nell’ufficio della Mercer, se la vedo te la chiamo okay?” “Non c’è bisogno, grazie lo stesso” Il fattorino andò via sorridendo.
Clark posò alcune fotocopie e accese il computer. Come al solito visitò il sito della polizia per vedere cosa stava succedendo a Metropolis.
Intanto Lana era entrata nell’edificio. Scese le scale e lo vide lì, assorto nei suoi pensieri.
Non riusciva a muoversi. Aveva paura di sbagliare qualcosa. Non poteva dirgli semplicemente ‘ciao come stai? lo sai che mi sei mancato?’ doveva trovare parole più appropriate, ed era una vera impresa.
Così avanzò fino alla sua scrivania, Clark sentì il rumore dei suoi passi, così si girò di scatto per vedere chi era. Quando la vide indietreggiò con la sedia, ma lei gli indicò di fermarsi. “No fermati, non faccio più del male” Clark si alzò, dopodiché si avvicinò a lei abbracciandola.
Lana restò impressionata dalla sua reazione. Non riusciva a credere che dopo tutto quello che gli aveva fatto, non gli disse neanche una parola offensiva. Ma infondo era Clark Kent. Nonostante i cambiamenti restava sempre la persona più buona del mondo.
Si staccarono dal lungo abbraccio. In quel momento Clark pensò istintivamente a tutto quello che poteva succedere se fosse tornata per sempre.
Decisero di andare in un ripostiglio per parlare meglio. Lana aveva trovato la forza per parlare, forse grazie a quell’abbraccio così sincero.
“Clark. Non sono qui per implorare il tuo perdono, nemmeno per tornare con te. Sono qui perché è questo il mio posto.” “Non riuscirei a tornare con te, nonostante tutto. Io ti amerò per sempre, ma quel sentimento che ho sempre provato, con il tempo si sta spegnendo, non è più come prima.”
Lana si avvicinò a lui, voleva accarezzargli il viso, baciarlo, averlo suo. Ma non poteva.
“Ho deciso di aiutare Chloe e tutti gli altri. Sono stata in Europa per tutti questi mesi, ma lì non conoscevo nessuno, e non riuscivo a stare senza i miei migliori amici e senza l’aria della mia terra. Purtroppo dovevo per forza, perché se fossi tornata ti avrei fatto soffrire troppo, e avrei rischiato di ucciderti molte volte. Ma un giorno il Dt.Groll mi chiamò dicendo di aver trovato una soluzione non molto rischiosa per modificare il processo della mia tuta. Così sono tornata per sottopormi ad un intervento, che è perfettamente riuscito. Non ha solo rimosso tutta quella kryptonite che ho assorbito, ha anche bloccato l’assorbimento di essa. Così non l’assorbirò più, e potrò stare qui, ed aiutare la gente senza aver paura di farti del male incontrandoti. Ma adesso non so se ti faccia del male lo stesso vedermi qui, dopo tutto quello che ti ho fatto passare”
Lui la guardò restando un po’ senza parole.
Alla fine rispose “L’importante è che sei qui adesso, e che aiuterai il mondo. Per me resterai sempre una persona importante, ricordatelo”
Lana non riuscì a trattenersi, fece una cosa di cui poi si pentì.
Baciò Clark. Lui ricambiò il bacio, ma lei si staccò subito e andò via, in un secondo.
Clark restò immobile, aveva inteso che sarebbe stato il loro ultimo bacio, e che gliel’aveva dato proprio per questo, voleva averlo per l’ultima volta.

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Ok, devo ammettere che questo capitolo non è un granché.
E' la prima volta che posto qui, ed ho paura di non essere abbastanza brava xD ma spero vi piaccia...
Come dicevo, ogni fan fiction che scrivo, i primi capitolo sono sempre noiosi, perché non ho molta ispirazione. Ma quando la storia ormai è lanciata, ecco che la mia fantasia fa scintille.
Non so di preciso quando posterò il secondo, ma credo molto presto visto che è pronto.. però gli altri devo ancora scriverli, quindi la vedo difficile.. insomma.. XD
   
 
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