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Autore: ParoleNelCuore02    02/12/2021    0 recensioni
Estate, sole e un pomeriggio di studio. Tè caldo, biscotti allo zenzero e aria condizionata. Film o libro? Realtà o delirio?
Louis, lo sappiamo, fa quel che può per stare al mondo e complicare la vita ad Harry, se poi gli si chiede pure di dar prova delle sue conoscenze di cultura generale è presto che finita.
________________
[Dal testo]
«Che succede?» chiese Louis[...].
«Le gemelle non riescono a memorizzare 'Orgoglio e Pregiudizio'.» spiegò il riccio.
«Che?!» chiese confuso il castano.
«'Orgoglio e Pregiudizio'.» ripeté Harry, paziente.
Louis scrollò le spalle.
«Mai sentito.» fece.
Tre paia di occhi lo fissarono sconvolti.
«Ma è Jane Austen!» esclamarono in coro le gemelle.
«E' tipo...uno dei pilastri della letteratura inglese!» gli fece notare Haz.
Louis si passò una mano tra i capelli.
«Mi dispiace...non mi dice nulla.» negò.
Harry rimase interdetto a fissare il maggiore a bocca spalancata per qualche istante...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo arrivo in città
~ ~ ~ ~

 È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba aver bisogno di una moglie.
O di un marito.
Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di un uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie
del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l'altra delle loro figlie.
O figli.”
 
A Louis Tomlinson-Bennet piaceva leggere. E camminare. Poteva passeggiare per ore per la campagna inglese, con un libro tra le mani e il vento fra i capelli.
Quella mattina era quasi mezzogiorno quando rientrò alla tenuta di famiglia, lo starnazzare delle anatre ad accoglierlo e sua sorella Georgia che, in sottofondo, suonava qualcosa al pianoforte.
Suo fratello Zayn scese le scale in quel momento, con dei nastri tra le mani. Per poco non inciampò a causa delle sue sorelle minori che gli passarono davanti correndo.
«Fizzie!» esclamò il ragazzo, richiamando la sorella che, come sempre, non ascoltò, preferendo ridere e continuare a correre per i corridoi della casa, inseguita da Lottie.
Louis arrivò in veranda giusto in tempo per sentire sua madre, attraverso la finestra aperta, iniziare a raccontare al marito l’ultimo pettegolezzo della giornata.
«Caro signor Tomlinson-Bennet,» esordì la donna col solito fare concitato «avete sentito? Hanno finalmente affittato Netherfield Park! Volete sapere chi?».
«Poiché ci tenete a raccontarmelo, cara,» rispose il marito con fare rassegnatamente divertito «dubito di poter scegliere di non saperlo.».
Louis sorrise e si affrettò ad entrare, certo di trovare le sue sorelle schiacciate contro la porta dello studio del padre, al fine di cogliere quanto più possibile della conversazione dei genitori.
Ovviamente non si era sbagliato: seguì le risatine lungo il corridoio e le trovò nascoste dietro lo stipite della porta socchiusa.
«Lottie, Fizzie!» le richiamò «Quante volte vi ho detto di non origliare!».
Fizzie si affrettò a zittirlo.
«Che importa!?» sussurrò la sorella «C’è un certo signor Payne-Bingley arrivato dal nord.» gli rivelò con fare allusivo.
«Con diverse carrozze!» si affrettò ad aggiungere Lottie. «Cinquemila l’anno!» esclamò esaltata l’altra. Una somma considerevole per un singolo uomo, ancora più degna di nota se rappresentava un’entrata annuale nelle tasche del medesimo.
«Sul serio?!» chiese Louis aggregandosi con entusiasmo alle due ragazzine.
“...ed è scapolo!” sentirono dire in quel momento alla signora Tomlinson-Bennet, cosa che provocò una serie di urletti eccitati.
«Chi è scapolo?» chiese Zayn che li raggiunse proprio in quell’stante. I nastri abbandonati chissà dove.
«Tale signor Payne-Bingley, a quanto pare.» riuscì a riferirgli Louis prima che Lottie li zittisse.
“...e che cosa c’entrano loro?” stava chiedendo il signor Tomlinson-Bennet alla moglie.
«Oh, signor Tomlinson-Bennet, come si può essere così uggiosi?!» replicò la donna con fare drammatico «Medito di fargli sposare uno dei nostri cinque figli!».
Ciò provocò non poco fervore tra i giovani in ascolto.
«Lui si stabilisce qui con questa intenzione?» chiese, retorico, l’uomo.
Dallo spiraglio della porta, la moglie vide i figli e lanciò loro uno sguardo di rimprovero, proprio un istante prima che il marito la aprisse per uscire -o forse fuggire- dalla stanza.
I quattro ragazzi lo guardarono colpevoli, con un sorriso stampato in faccia e le risate a malapena trattenute.
«Sapete che per noi è impossibile andarlo a trovare» continuò la moglie, letteralmente inseguendo il marito fino in sala da pranzo, con i figli al seguito «se prima non lo fate voi, signor Tomlinson-Bennet.».
«Avete sentito? Non ascoltate mai!» lo rimbeccò Fizzie.
«Dovete, papà!» lo implorò Lottie.
«E subito!» rincarò la dose la moglie.
«Non ce n’è bisogno.» rispose l’uomo continuando a camminare per il corridoio «L’ho già fatto.».
La signora Tomlinson-Bennet emise un verso sconvolto prima di chiedere: «Di già?» e vedendo il sorriso compiaciuto del marito aggiunse «Oh, signor Tomlinson-Bennet, come potete torturarmi in questo modo?» lo rimproverò mentre i figli la accerchiavano «Non avete alcuna pietà per i miei poveri nervi?».
«Vi sbagliate, mia cara,» rispose l’uomo con fare accondiscendete «ho il massimo rispetto per i vostri nervi: sono miei vecchi amici da più di vent’anni.» scherzò facendo ridere i figli e ottenendo uno sguardo di rimprovero dalla sua signora. L’uomo, arrivato in salotto, si sedette sulla poltrona e la guardò con un sorriso compiaciuto.
A quello seguirono una serie di domande come “Ѐ affascinante?”-“Ѐ bello?” a cui la povera Georgia, aggiuntasi in quel momento alla conversazione dopo aver interrotto gli esercizi al piano, non fece che chiedere: “Chi? Chi è affascinante?”. Ignorata come di consueto, povera cara.
«Deve essere bello di certo.» fece Fizzie saltellando verso Lottie che si aggiunse più che volentieri ai sogni ad occhi aperti della sorella.
«Con cinquemila sterline l’anno può avere anche pustole e occhi storti.» fece notare Louis, comodamente seduto sul divano difronte al padre.
«Chi ha le pustole?» chiese ancora Georgia, restando nuovamente inascoltata.
«Darò il mio sentito consenso che sposi chiunque di voi dovesse scegliere.» assicurò l’uomo.
Fizzie, a quel punto, fermò il suo saltellare frenetico e s’inginocchiò sul tappeto davanti al padre. Prese un respiro e chiese: «E verrà al ballo di domani, papà?».
L’uomo la guardò per un istante, poi le sorrise: «Non vedo perché no.».
E da quel momento fu il caos: urla concitate e frasi sconnesse si alternarono a richieste imploranti di consigli sull’abbigliamento. La signora Tomlinson-Bennet, in uno slancio di pura euforia, corse verso il marito e gli depositò un bacio sulle labbra.
Louis, leggermente imbarazzato dalle effusioni genitoriali, si voltò sul divano, appoggiandosi coi gomiti alla testiera, e perse a guardare con un sorriso le due sorelle minori che tartassavano il povero fratello maggiore con richieste assurde e dubbi di moda dell’ultimo minuto. 


Legenda
Giovane da marito, fanciullo/a, signorino/a: ragazzo o ragazza che si sposerà con un uomo 
Uomo,gentiluomo, signore: uomo che sceglierà un/una giovane da sposarsi



DISCLAIMER! 
A tutti quelli arrivati fino a qui... 
L'ambientazione, la trama e l'opera originale sono e saranno sempre di sua divinità J. Austen.
Ciò che ho fatto io è vedermi -e rivedermi-, battuta per battuta, il film 
Orgoglio e pregiudizio (Pride & Prejudice) del 2005, diretto da Joe Wright (con protagonista appunto Keira Knightley) e tratto dall'omonimo romanzo di sua divinità suprema. Questa storia è di base un esercizio di trascrizione da film a "libro", a cui ho aggiunto brio (per così dire) grazie alla variazione dei personaggi, seppure assegnando ruoli pre-esistenti al 'cast' da me scelto. 

Al di là dei pipponi, spero di avervi incuriosito a sufficienza! Appuntamento a giovedì prossimo!



 
  
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