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Autore: rufy95    08/12/2021    0 recensioni
Dopo l'assedio ai Colli dei Sepolcri, Lan Zhan rimane recluso per tre anni ai Meandri della Nuvola. Al termine della sua punizione, Lan Xichen gli spiega ciò che è realmente accaduto. Ma, per la prima volta in tutta la sua vita, il cuore di Lan WangJi non riesce ad accettare le parole sincere di suo fratello. Perciò, si dirige nel luogo dove solo i suoi occhi gli potranno spiegare la verità.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Immortale follia
 
Lan Zhan non aveva voluto crederci, a quelle parole.
Sapeva che suo fratello non gli avrebbe mai mentito, ma non gli aveva creduto comunque.
Non poteva essere vero. Lui non poteva essere morto.
 
Aveva rispettato e sopportato la punizione che suo zio aveva deciso di infliggergli. Tuttavia, passati quei tre anni di reclusione, se n’era andato immediatamente.
Aveva lasciato i Meandri della Nuvola, e si era diretto verso l’unico luogo in cui avrebbe potuto trovare ciò che cercava.
I Monti della Sepoltura di Yiling. Il luogo che, per anni, era stata la sua casa, ma anche la sua prigione.
 
Suo fratello gli aveva riferito che quel luogo angusto era stato ribaltato da cima a fondo, ma non avevano trovato tracce del corpo. Così come non vi erano tracce dell’Amuleto della Tigre Yin. Gli aveva detto anche che molti clan avevano fatto per mesi dei rituali di richiamo, per trovare tracce della sua anima, ma non c’era mai stata risposta.
 
A Lan Zhan non importava, in ogni caso. Voleva vedere con i suoi occhi, non avrebbe creduto a null’altro.
 
Giunto sul posto, attraversò lentamente quella landa buia e desolata, vedendo nient’altro che la devastazione intorno a sé. Rimase lì per ore, con il cuore dominato da una calma surreale.
Se qualcuno gli avesse chiesto cosa provava in quel momento, non avrebbe saputo rispondere.
Nulla. Non sentiva niente. Fuori e dentro di lui c’era il più assoluto silenzio.
 
Era quasi il tramonto, quando decise di andarsene. Aveva ormai compreso che, effettivamente, lì non c’era più nulla di lui.
Raggiunto quasi il confine che separava i Monti dei Sepolcri e il resto di Yiling, sentì all’improvviso un fortissimo vento graffiargli la faccia. Chiuse di scatto gli occhi, riparandosi il viso con un braccio.
Fu allora che lo sentì.
 
In mezzo al frastuono provocato dalla folata gelida, riconobbe il flebile suono di un flauto. Era talmente debole che lo si sarebbe potuto davvero scambiare per il vento che fischiava tra i rami degli alberi.
Nonostante ciò, Lan Zhan rimase fermo ad ascoltare. Per un istante, gli era sembrato di sentire delle note in mezzo a quel caos di rimbombi e fischi.
 
Una folata più forte lo costrinse a girarsi di scatto nella direzione da cui si era appena allontanato. Fece un passo incerto verso il cuore dei Monti della Sepoltura, percependo il vento aumentare di intensità. Sembrava quasi che cercasse di spingerlo di nuovo laggiù.
 
Prese a camminare lentamente, lasciandosi spingere e guidare da quelle folate gelide e assordanti. Sentiva nascere una lieve inquietudine nel petto.
Quando si trovò di nuovo davanti alla Grotta della Sottomissione del Demone, si fermò e chiuse gli occhi. Ora sentiva una melodia forte e chiara, insieme al fischio del vento. La conosceva, l’aveva già sentita.
 
Tenendo gli occhi chiusi, entrò nella grotta, camminando verso la parte più buia e profonda. Arrestò i suoi passi, quando sentì la melodia fermarsi e il vento cessare.
Riaprì gli occhi, restando congelato sul posto. Il suo cuore prese a battere all’impazzata.
 
Davanti a lui, c’era un ragazzo. Era seduto su quello che sembrava il tronco di un albero reciso, circondato da enormi spuntoni neri. Sembrava un trono naturale, ma non era quella la cosa più agghiacciante.
Il ragazzo non sembrava averlo affatto notato. Con le mani congiunte appoggiate sulle cosce, teneva la testa rivolta verso l’alto, la bocca spalancata in un terrificante sorriso, che di dolce e gioioso non aveva nulla. Negli occhi, gli si leggeva una folle disperazione.
 
Lan Zhan espirò, l’aria che all’improvviso gli mancava nei polmoni. Lentamente si avvicinò, senza osare proferire parola. Aveva paura, tanta paura. Quella specie di visione era straziante, ma temeva che sarebbe svanita all’improvviso.
Per quanto sembrasse assurda, era l’unica cosa in cui riusciva a credere in quel momento.
 
Giunto ad un passo dal giovane, si inginocchiò, con le lacrime che cominciavano a bagnargli le guance, e un opprimente peso a soffocargli il cuore.
Gli tremavano le mani, ma le alzò ugualmente, andando a stringere quelle del giovane.
Senza staccare gli occhi dal viso tormentato del ragazzo di fronte a lui, riuscì a sussurrare solo due parole.
 
«Wei Ying»



Note d'autore: qualche giorno fa, ho visto un video su Youtube, pieno di fanart. Una di quelle mi colpì profondamente. Per giorni, non sono riuscita a levarmela dalla testa, e una domanda mi è sorta spontanea.
E se Wei Wuxian non fosse morto, durante l'Assedio? E se si fosse semplicemente autosigillato nei Colli dei sepolcri, in attesa che qualcuno in particolare potesse salvarlo da quel tormento doloroso che era diventata la sua vita in quegli anni?

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo molto alle vostre opinioni. Sono un forte stimolo per me, e sono già tentata di pubblicare qualcosa d'altro, simile a questo.
Un abbraccio a tutti!
  
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