Buongiorno penultimo capitolo, poi ci sara il seguito intitolato you are my future, buona lettura

xoxo

CAPITOLO 15 (SECONDA PARTE)

ROBERT’S THOUGHT

Kris stava dormendo abbracciata a me,siamo a Londra, dai miei genitori e ieri abbiamo passato la serata in compagnia delle mie sorelle, abbiamo passata finalmente una serata tranquilla.
Inoltre le ho fatto la super sorpresa, della casa, che lei ha apprezzato molto.
Ho preso la scelta di comprare io la sua casa a L.A. per il fatto che non mi piaceva che la vendesse, ci sono molto legato, dato che in quella casa abbiamo condiviso molte cose, così ci andremo a vivere insieme, proveremo questa convivenza.
La sento muoversi, si sta svegliando, tempo qualche secondo e apre gli occhi, com’è bella anche da addormentata.
“Buongiorno Amore”
“Giorno Rob”
“Dormito bene?”
“Abbracciata a te benissimo”
Mi avvicino alle sue labbra e gli do un bacio a stampo, però lei approfondisce il bacio e finiamo col fare l’amore,di prima mattina, cavolo Kris non possiamo andare avanti cosi.
“Kris, meglio che ci alziamo, prima che passiamo tutto il giorno a letto a fare cose non proprio caste”
“Eddai amore, perché ti dispiacerebbe così tanto?”
“No Kris, però forza vestiti, io ti aspetto di sotto”
Le do un bacio a stampo e scendo giù, siamo a casa da soli, mi siedo sul divano, liberando la mente da ogni pensiero.
Sono talmente rilassato e fuori dal mondo, che nemmeno sento Kris entrare e mettersi a cavalcioni su di me, guardandomi in modo malizioso.
“Sei arrivata”
“Certo amore, allora cosa facciamo?”
“Non saprei, hai qualche idea?”
“In realtà una proposta ce l’avrei…”
Si interrompe e si mette a baciarmi, non riesco a resisterle, così assecondo il bacio, infilo la mia mano sotto la sua maglietta per toglierla, quando si apre la porta ed entrano i miei genitori.
Kris si stacca subito, nascondendosi dietro di me, io credo di essere in intero imbarazzo, i miei ci guardano divertiti e salgono le scale senza dire niente.
“Vieni Kris usciamo di casa”
“Ecco forse è meglio”
Prendo gli occhiali da sole e le chiavi della macchina ed usciamo.
La faccio salire in macchina e partiamo per il centro di Londra.
“Quando vuoi partire per L.A., in modo da fare il trasloco?”
“Quando vuoi Rob”
“Facciamo metà settimana?”
“Perfetto”
Arrivati in centro, facciamo un giro per i negozi.


I giorni sono passati e adesso siamo atterrati a L.A., stiamo andando a fare il trasloco.
Kris, si dirige a casa dei suoi genitori, per prendere le sue cose, io vado direttamente a casa e comincio a mettere tutto a posto.
Kris, mi raggiunge quasi, un ora dopo e io ho praticamente messo tutto a posto, la vedo entrare con una valigia enorme.
“Alla faccia, della valigia Kris”
“Amore, dobbiamo o non dobbiamo fare il trasloco?”
“Giusto hai ragione, dai che ti aiuto”
Apriamo la valigia e insieme, cominciamo a tirar fuori tutto e a mettere a posto, vestititi, foto e quant’altro.
Una volta finito, vado a farmi una doccia e poi la fa anche Kris.
Mentre lei si lava, ordino due pizze, per la sera dato che si è ormai fatto tardi, dobbiamo festeggiare,l’inizio di questa convivenza.
Le pizze arrivano e apparecchio la tavola, con tanto di candele sia in tavola, che per tutta la sala, prendo il mio I-POD e l’attacco allo stereo, in modo poi da far sentire la nostra canzone.
Poi prendo, lo spumante che mi sono portato da Londra e lo metto, in mezzo al tavolo, spengo tutte le luci, facendo illuminare la sala solo dalle candele, attacco la nostra canzone e in quel momento Kris, entra e sgrana gli occhi.
“Ma cosa..”
Le tappo la bocca con un bacio, poi la prendo per mano e la conduco in mezzo alla sala, iniziamo a ballare sotto le note della nostra canzone.
Finita la canzone, Kris alza lo sguardo verso di me e noto che ha le lacrime,si è commossa la mia Sweetie.
“Perché piangi?”
“Tutto questo, è troppo”
“No amore,non è troppo è il minimo, ti meriti questo ed altro e io ti amo più di ogni altra cosa”
“Ti amo Rob”
“Ti amo Kris”
Mi avvicino a lei e ci baciamo, con dolcezza, amore e passione, tre elementi indispensabili nella nostra storia, senza i quali non potremmo esistere, perché noi siamo cosi.
La faccio sedere a tavola e mangiamo le pizze, per poi fare un brindisi e brindando a noi e questa convivenza
“Adesso cosa facciamo?”
“Non saprei…”
E mi avvicino a lei per baciarla e farla mia ancora una volta, mai e poi potrò fare a meno di lei!