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Autore: MaryFangirl    17/12/2021    0 recensioni
La BBA organizza uno scambio segreto di regali per Natale, e il fulcro è quello di rendere il regalo speciale. Cosa succede quando Kai pesca Takao? (Kai/Takao)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Kei Hiwatari, Takao Kinomiya
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Takao terminò di apporre l’ultimo pezzo di nastro adesivo sul suo pacchetto per il nonno e tirò un sospiro di sollievo. Raccogliendo l’impressionante pila di regali incartati, li infilò prontamente sotto il letto dove sarebbero stati al sicuro fino alla festa di Natale della BBA, quando avrebbe potuto consegnarli ai suoi amici. Era riuscito a procuparsi qualcosina per quasi tutti, e oggi aveva in programma di finire il resto dei suoi acquisti.
Stiracchiandosi, il ragazzo si lasciò cadere sul materasso e tirò fuori qualcosa dalla tasca. Takao rigirò tra le dita il piccolo foglietto di carta. Si fermò e lo guardò. Il suo pollice copriva tutto tranne la prima lettera, leggendo ‘K’.

-Kai...- terminò il pensiero automaticamente con il primo nome che gli venne in mente. Lanciando il foglio sul tavolino accanto, ovviamente il nome era Kyoju, ma non era quello il punto.
Kai era l’unica persona a cui Takao non sapeva cosa regalare per Natale.
E, un po’ egoisticamente, Takao si rese conto che avrebbe voluto essere il Babbo Natale segreto di Kai. Un paio d’anni prima avrebbe colto l’occasione per preparare degli scherzi e divertirsi un po’, ma ora per Takao era ben diverso.
Ne avrebbe approfittato per mostrare davvero a Kai quanto fosse grato di averlo accanto e che la loro relazione significava molto per lui. Voleva passare del tempo con Kai e fargli vedere che durante quel Natale avrebbe potuto fare altre cose oltre a comportarsi da scemo, per farlo sorridere. Era pronto a farlo, soprattutto per cercare di sradicare quell’indecisione tra loro circa in quale squadra avrebbe giocato Kai nella successiva stagione. Ma era incoraggiante sapere che il suo regalo non sarebbe stato quello che Kai si aspettava durante la festa della BBA. Qualcun altro aveva pescato lui.
Takao fece una smorfia e i suoi occhi individuarono una sagoma leggermente deforme della testa di Kai nel soffitto punteggiato. –Quel brontolone...non permette mai a nessuno di avvicinarsi...-
Kai era...importante per lui. Più importante di chiunque altro. Voleva che Kai ci fosse, sempre. Se si fosse unito ai BBA Revolution, se fosse stato così tra ora e i successivi campionati, pur nell’eventualità di non vincere, Takao non avrebbe chiesto di più. Tutto ciò che voleva davvero era sapere che Kai ci sarebbe stato.
-Penso che...tutto ciò che voglio veramente per Natale sia Kai-, Takao sorrise tra sé.

SPLAF!

Una palla di neve colpì la sua finestra e il ragazzo sobbalzò, saltando giù dal letto e correndo per far scorrere l’infisso e aprirlo.
“COSA-Wah!” urlò Takao mentre un’altra palla di neve sfrecciava attraverso la finestra aperta e si schiantava sul suo letto riempiendolo di fiocchi freddi che iniziarono rapidamente a sciogliersi.
“Takao! Vieni!” gridarono Kyoju e Hiromi.
“Ehi! Grandioso, ora il nonno penserà che ho bagnato il letto!” strepitò Takao contro gli amici, osservando il disordine.
“Sbrigati o diremo a Kai che l’hai fatto davvero!” gridò Kyoju con una risata maligna, correndo in cortile. Hiromi ridacchiò e lo seguì rapidamente.
“COSA? NOOO!” urlò Takao lanciando una scarpa fuori dalla finestra prima di correre per uscire dalla porta principale.

^ ^ ^ ^

I tre amici erano in giro e questa volta Takao era davvero entusiasta di uscire per lo shopping natalizio, ma forse era perché Kai aveva accettato di unirsi a loro finché non fosse stato tutto completato. Kyoju si era svegliato avvertendo dolore dovuto alle lotte del giorno prima per i loro acquisti, ma era comunque pronto per quella spedizione.
Hiromi era rimasta sveglia fino a tardi a cercare sul giornale i posti più adatti dove andare per trovare qualsiasi tipo di regalo e i quattro erano destinati al centro della città dove c’erano i negozi migliori.
Quando i ragazzi scesero dall’autobus dopo aver recuperato un distaccato Kai, furono accolti dai negozi in centro allineati lungo la strada, uno accanto all’altro, decorati splendidamente per la stagione, persino i lampioni erano ricoperti di orpelli.

“È fantastico!” disse Hiromi, già adocchiando uno dei negozi.
“Quello mi sembra buono!” annunciò Takao, dirigendosi verso un altro.
“Ah, aspetta!” esclamò Kyoju, seguendo il suo amico.
Kai si fermò prima di seguirli a un ritmo più lento, era distratto.
Le prese in giro di Takao del giorno prima ancora lo affliggevano, facendolo riflettere ancora e ancora e portandolo a chiedersi come si fosse ritrovato in quella faccenda in primo luogo.

Ma mi ami comunque, Kai!

Di nuovo...il ricordo, così fresco nella sua mente, fece sì che quella confusione, quella sensazione, sgorgasse dentro di lui, scuotendolo come i corpuscoli bianchi in una palla di vetro che si rifiutavano di cadere.
Kai si accigliò leggermente. Era Natale, e tutti dicevano cose e si comportavano come matti...tuttavia, sapeva che se fosse stato qualcun altro a parte Takao, non vi avrebbe dedicato alcun pensiero.
Kai si fermò e all’improvviso fissò duramente il suo rifletto in una vetrina ghiacciata. Perché era così importante, poi? Un semplice regalo non avrebbe cambiato qualcosa. Nulla che si potesse comprare l’avrebbe fatto.
“Allora perché dovrei preoccuparmi?” mormorò tra sé il proprietario di Dranzer, il respiro visibile nell’aria fredda. Pur dicendo così, i suoi infidi pensieri gli ricordarono perché lo stava facendo. Era una di quelle volte in cui a Kai si rivelava gradualmente che c’era qualcosa di più profondo tra loro rispetto a una semplice rivalità per il beyblade.
Come quando, dopo aver sconfitto Brooklyn, Takao lo aveva afferrato e tenuto stretto al petto, e tutto il resto, il rumore, lo stadio, il dolore – tutto – si era dissolto, fatta eccezione per le calde braccia di Takao e il suono del battito accelerato del suo cuore.
Vi si era attardato per un po’ perché si era sentito bene e al sicuro...aveva dimenticato cosa significava essere avvolti in un abbraccio premuroso.
Anche adesso per Kai era lo stesso, mentre si univa a Takao e agli altri nei loro acquisti, riluttante a sistemare la faccenda scegliendo semplicemente un casuale regalo come Babbo Natale segreto.

Sono sicuro che saprai cosa regalare a Takao, stando nei tempi, gli aveva detto il signor Daitenji. E Kai odiava ammetterlo, ma...si stava rivelando una sfida che non aveva idea di come vincere.
Più in là nella strada, dove c’erano i negozi più popolari, Kai raggiunse Takao nella parte del marciapiede ora affollata. Kyoju e Hiromi non si vedevano, quindi Takao si incollò al suo amico leggermente più alto per evitare che tutti si separassero.
Vagando tra gli altri acquirenti, Takao si divertì a cercare di calpestare perfettamente le impronte più grandi nel tenue strato di neve sul terreno. Solo trascorrendo quel tempo tranquillamente con Kai rendeva Takao felice a proposito delle festività natalizie. Mentre ci pensava, inconsciamente iniziò a sorridere ampiamente.
Kai guardò Takao con la coda dell’occhio. “Perché sorridi...?” mormorò a bassa voce.
La bocca di Takao scattò rapidamente e si sistemò in una linea inespressiva. “Cosa? Chi sta sorridendo? Non stavo sorridendo...” disse con un’espressione completamente seria.
Kai guardò Takao, scettico. “...”
Takao gli rivolse uno sguardo indignato ma divertito. “Non posso sorridere?”
Le labbra di Kai si contorsero acidamente e spinse le mani più in profondità nelle tasche della giacca. “Non con me”
“Ah, ragazzi, non lo sapete!” squillò Kyoju, spuntando di colpo tra i due blader da dietro. Takao e Kai si voltarono verso di lui. “Takao sorride così tanto solo quando è con Kai!”
Il viso di Takao arrossì di una tonalità ciliegia che non c’entrava niente con l’aria fredda, e il suo occhio iniziò a contrarsi. “Ehm...cosa?” dichiarò piattamente, fissando l’amico.
Kyoju sorrise compiaciuto e gli fece l’occhiolino, anche se non si vide perché la sua frangia ribelle gli copriva metà del viso, ma Takao ricevette comunque il messaggio di quello sguardo astuto.
“A dopo, ragazzi! Yahoo!” Kyoju fece un sorrisino ebete e prontamente corse via, perdendosi rapidamente tra la folla.

“Quel piccolo...!” iniziò Takao, in shock. Lo aveva fatto passare come se...! Come se avesse una specie di...strana cotta per Kai...e non era vero! Non era vero! Non era...per niente vero...
“Cosa dovrebbe significare?” fece la voce di Kai, dura.
“N-niente!” balbettò Takao, poi si infuriò. “Argh! Kyoju! Non riceverà AFFATTO il poster di Ming Ming che gli avevo promesso!” urlò in modo che il suo amico in fuga lo ascoltasse. Altre persone guardarono i due per via dello sfogo di Takao, ma il ragazzo non ci fece caso, cercando di allontanare il bruciore sulle guance e di placare l’accelerato battito del suo cuore. Non sembrava funzionare però, e trattenne un gemito mentre i sintomi aumentavano portando i suoi palmi a sudare, nonostante l’aria fredda.
Takao si voltò rapidamente verso Kai con una mano dietro la testa, cercando di comportarsi come se lo stupido commento di Kyoju non lo avesse messo in imbarazzo.
“Ah ah ah...non ascoltarlo, Kai, ha solo mangiato troppi bastoncini di zucchero” spiegò con aria scientifica, guardando finalmente Kai.
L’espressione di Kai era chiaramente addolorata, prima di mutare rapidamente in quella solita e acida. “C’è qualcosa...di buffo...nel fatto che io sia qui?”, il blader incrociò bruscamente le braccia, sentendosi d’improvviso fuori luogo su quel marciapiede innevato.
“Cosa?” Takao rimase a bocca aperta, “assolutamente no! Certo che no, Kai!” si avvicinò a lui con aria implorante. “Ti vogliamo davvero! Lo sai!” esclamò, cercando di convincerlo. “Insomma, non c’è altro posto in cui preferirei essere se non con...” Takao si fermò, momentaneamente ansioso, “...te...” terminò, sorridendo debolmente.
Kai lo fissò con uno sguardo arrabbiato ma illeggibile prima di superarlo. “Come ti pare...” mormorò.

Il misuratore del buon umore di Takao si abbassò di una tacca mentre guardava Kai che si ritirava, e si mise a prendere a calci la fanghiglia per la frustrazione. “Grandioso...” borbottò tra sé, guardando il cielo. Non voleva dare a Kai un’idea sbagliata, ma...l’osservazione di Kyoju era più vicina alla realte di quanto avrebbe voluto ammettere.
Si sentiva...in modo indescrivibile, quando era con Kai. Gli sembrava di poter librarsi da terra verso le nuvole con la leggerezza che gli entrava nel cuore ad un sorriso di kai. Era sicuro che non avrebbe avuto bisogno dell’aiuto di Dragoon. Non aveva senso spiegarlo a nessuno, però. Persino Takao stesso non sapeva bene come definire i propri sentimenti per il fiero blader – tutto ciò su cui si soffermava davvero era che gli avrebbe fatto male...in maniera insopportabile...se Kai avesse lasciato di nuovo la squadra. E non avrebbe permesso che succedesse un’altra volta.
“Kai!” lo chiamò, correndogli dietro. “Ehi amico, aspetta!”
Il Natale era un momento da trascorrere con la famiglia e gli amici e Takao era determinato a farlo. Il campione aveva raggiunto il suo elusivo ex compagno di squadra in fondo alla strada e i due camminarono immersi nel mutismo.
Takao si fermò davanti a una vetrina che avevano quasi ignorato e si avvicinò, sbirciando qualcosa all’interno. Kai si fermò con riluttanza e seguì il suo esempio, chiedendosi cosa ci fosse di così speciale. Vari giocattoli e ornamenti luccicanti erano posizionati strategicamente, ma l’attrazione principale era ciò che catturava così totalmente l’attenzione di Takao. le luci scintillanti danzavano sulla statuina in mostra, la dolce musica smorzata dal vetro mentre ruotava lentamente. Kai guardò da vicino e riconobbe l’elegante scultura che rappresentava una donna come un angelo.

“È stupendo” disse Takao meravigliato, gli occhi spalancati per quello spettacolo così sereno. Gli occhi di Kai trovarono il riflesso di Takao nella vetrina gelata e si ritrovò a pensare la stessa cosa.
-Stupendo...-
“C’è qualcosa di magico in questo periodo dell’anno” Takao guardò Kai con un sorriso.
“C’è qualcosa...” concordò Kai dolcemente.

Ma mi ami comunque, Kai.

Il ricordo risalì spontaneamente nella sua mente e Kai forzò i suoi pensieri su qualcos’altro, gli occhi tornarono rapidamente alla statuina dell’angelo che si muoveva.
-Takao lo vorrebbe per Natale?- in qualche modo, ne dubitava. Takao ammirava cose materiali come quella, ma il ragazzo avrebbe sacrificato prontamente anche le condizioni del suo Dragoon solo per continuare a combattere un po’ più a lungo, per vincere. Preferiva di gran lunga i regali che non si potevano toccare...ma questo gli rendeva ancora più difficile il compito di Babbo Natale segreto. Come poteva fare a qualcuno un regalo che non poteva essere tenuto in mano?
A meno che...
Gli occhi di Kai si spalancarono momentaneamente e la sua mano in tasca afferrò Dranzer, avvertendo il beyblade che aveva sacrificato per vincere la sfida contro la Bega.
C’era qualcosa...
Un regalo che aveva significato.
Anche quando Takao finì di ammirare le decorazioni delle vetrine e invitò Kai a seguirlo in negozi meno orientati ai ninnoli, Kai mantenne la presa sul bey in tasca.
Forse sapeva cosa a dare a Takao, dopotutto.

“TAKAO! Eccoci qui!” la voce di Kyoju percorse la strada innevata fino al punto in cui Takao e Kai stavano aspettando a un passaggio pedonale. Takao si guardò intorno, e quando la folla si aprì a sufficienza, apparve la familiare massa di capelli con gli occhiali.
I tre si raggiunsero subito. “Ehi! Missione shopping completata! C’è tutto”, Takao fece dondolare una borsa con un sorriso.
“Ah, che fortunato!” Kyoju guardò il suo sacchetto con invidia, “devo ancora prendere delle pillole in farmacia”
“Pillole?” chiese Takao.
“Strano, non sembri malato” notò Kai, incrociando le braccia.
“Oh, lo diventerò!” gemette Kyoju, “torta alla frutta, torta alla frutta e ancora torta alla frutta! Ah, i miei genitori adorano quella roba, per favore dimmi che posso cenare a casa tua stasera, Takao!” lo supplicò.
“Wow, wow! Calmati! Certo che puoi” rise Takao, sporgendosi poi di lato per sussurrare frettolosamente all’orecchio di Kai: “non dirgli della torta di frutta speciale che ho preso per dessert!”
Kai alzò gli occhi al cielo.
“EHI RAGAZZI!” li salutò Hiromi mentre correva verso il punto in cui i tre si trovavano. Pareva che fosse un po’ difficile per lei, dato che stava portando un carico di borse sulle braccia.
“Wooo...sembra che tu non abbia comprato molto, Hiromi” fischiò Takao. “Quanta di questa roba NON è per te?”
“Ah ah” fece lei irritata, per poi illuminarsi immediatamente. “Oh wow! Pensavo proprio di farlo oggi! Guardate, ragazzi! Giri in slitta, con cavalli veri!”
Il gruppetto guardò verso il parco dove, in effetti, si stavano organizzando dei giri sulle slitte. Tutti si rianimarono, più che pronti a sedersi e rilassarsi.
“L’ultimo che arriva è una torta alla frutta!” esultò Takao.

^ ^ ^ ^

Una nuova slitta si fermò accanto al gruppo in attesa e Kai vi entrò per primo. Kyoju iniziò a salire i gradini quando Takao si fece rapidamente strada, spingendo via il ragazzo con gli occhiali.
“Ehi, tocca a me!” gridò Takao con un ghigno, lasciandosi cadere sul sedile imbottito di pelle accanto a Kai.
“Ahi! Takao!” Kyoju si raddrizzò frettolosamente gli occhiali, disorientato per un secondo.
“Takao, sei davvero un disastro” Hiromi scosse il capo e afferrò Kyoju per la giacca. “Andiamo, prendiamo quella con quel bellissimo cavallo!” indicò la successiva slitta dove era imbrigliato uno slanciato cavallo bianco, con eleganti fiocchi nella criniera.
“Mmh...anche a me piacciono quelli belli!” si vantò Takao. Kyoju e Hiromi scoppiarono improvvisamente a ridere.
“Cosa...?” Takao sembrava confuso, “ehi ragazzi, COSA?!” gridò alla slitta dietro.
“Stai giù, Takao” abbaiò Kai, fissando ostinatamente davanti a sé, un punto rosso sul naso mentre il loro ignaro cocchiere faceva scattare il cavallo per mettersi in marcia. I due rimasero seduti in ragionevole silenzio per la maggior parte del tragitto, godendosi i semplici piaceri della stagione invernale. L’atmosfera era così calma che fu una leggera sorpresa quando Takao si voltò e si chinò verso Kai.

“Kai, cosa vuoi per Natale?”
Kai lo guardò attentamente, con lieve stupore.
“Onestamente...ho cercato di pensare a qualcosa per te, ma non sei esattamente la persona più facile per cui fare acquisti” spiegò Takao con un sorriso sbilenco.
Cosa voleva lui?
Tutta la sua attenzione era stata concentrata sul regalo di Takao e non si era fermato a pensare di ottenere qualcosa in cambio. L’espressione di Kai divenne un po’ sprezzante. Lui non credeva in quella festività, non aveva nemmeno voluto partecipare a quel gioco del Babbo Natale segreto. Non voleva niente di più di quello che aveva già.
Ma...
Lentamente le rughe sul viso di Kai si attenuarono mentre fissava lo scenario che scorreva.

Ma...c’era qualcosa...che desiderava. Qualcosa che aveva ammesso silenziosamente a se stesso molto tempo prima durante l’ultimo campionato del mondo contro Takao e aveva lottato duramente da allora...
Era...quel momento. Il momento in cui si battevano a beyblade e sembrava che non ci fosse nessun altro al mondo – quando sembrava che l’intero universo appartenesse solo a loro. Non sapeva bene come spiegarlo – non era ancora sicuro di cosa fosse per metterlo a parole. Ma una cosa la sapeva per certo. Stava provando la stessa sensazione sempre più spesso stando con Takao in quei giorni, fuori da uno stadio. Cosa significasse era un mistero per lui...ma in quel momento, con Takao accanto, il suo gentile calore che causava percezioni vertiginose sulla sua pelle fresca, Kai non voleva nient’altro.
“Niente” disse Kai.
“Cosa?” sbottò Takao, aspettando la risposta così intensamente che alla fine gli era sfuggita.
“Non voglio niente per Natale, Takao...non è importante”
Takao si accigliò. “Certo che è importante, Kai” sostenne con frustrazione. “Natale è il periodo da dedicare ai propri cari! Se qualcuno ti desse un regalo in cui ci ha davvero – e intendo davvero – messo il cuore, non ti importerebbe affatto?”
Qualcosa nel suo tono scatenò Kai e guardò Takao con un’occhiata feroce.
“Certo che mi importerebbe, Takao! Non l’hai ancora capito? Ogni volta che ci battiamo, non lo senti? Non ho bisogno che mi compri qualcosa, che senso ha?” si sforzò, cercando di spiegare il suo punto di vista con irritazione.
“Oh” il viso di Takao si aprì in un sorriso che si allargò lentamente. Kai fu colto di sorpresa; il suo cipiglio scomparve e fu subito sostituito da uno sguardo allarmato.
“Capisco” sorrise Takao. Kai lo guardò ancora. “Non dire altro, Kai” batté le mani e le strofinò insieme come se stesse escogitando un piano. “Ora penso di sapere cosa regalarti.
Kai lo fissò incredulo. “Davvero?”
“Sì, ma prima...” Takao raccolse un po’ di neve tirata su dalla slitta durante la giornata e la trasformò in una palla con le mani avvolte nei guanti. Vide l’altra slitta con i loro amici e mirò con attenzione. “Guarda! Vendetta!” gridò battagliero, lanciando la palla di neve. Colpì nel segno, spruzzando neve su entrambi gli amici. Il ragazzo si piegò dal ridere quando i due iniziarono a guardarsi intorno freneticamente per capire da dove provenisse.
Una mano fredda intorno alle sue spalle fece fermare Takao e si girò, trovandosi faccia a faccia con Kai. Questi chiuse brevemente gli occhi allo sguardo ravvicinato di Takao e sentì il suo caldo respiro sul viso.

“Tradimento” disse Kai, spingendo della neve nella giacca di Takao.
“ARGH!” balbettò Takao, rotolandosi follemente sul sedile, cercando di scrollarsi di dosso i gelidi fiocchi. “AH! FREDDO! AAAH! Kai, nooo! Dovevi essere il mio partner!”
Kai pensò alle parole scherzose di Takao e sentì il peso di Dranzer in tasca. Quando finalmente Takao smise di agitarsi come un matto, Kai notò l’espressione sconvolta e infastidita del ragazzo, e sorrise.
“Lo vedremo” rispose Kai, preparando un’altra manciata di neve, “ma per ora, tu ed io siamo ancora in guerra”
Takao incontrò gli occhi di Kai con un sorriso e afferrò della neve. “Forza, allora”.
  
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