Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |       
Autore: Bethan__    21/12/2021    1 recensioni
Doveva essere grata per molte cose, cercava di ricordarlo a se stessa ogni giorno. Aveva perso tanto ma qualcosa le era anche stato dato. Non erano tante le cose che rimanevano a chi faceva parte del corpo di ricerca, né particolarmente numerose erano le persone che riuscivano a rimanere vive abbastanza a lungo da costruire dei legami significativi. A lei era stato concesso molto più di quello che era stato concesso a tanti dei suoi compagni.
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Levi Ackerman, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Fine Prima dell'Inizio


Ricadde sulle lenzuola cercando di mascherare il respiro affannoso che, come ogni volta, faticava a controllare. Con il tempo l’imbarazzo era scemato ma c’erano sensazioni che erano non solo dure a morire, ma neanche sembravano avere intenzione di indebolirsi.
Lui era disteso a pochi centimetri di distanza, gli occhi fissi sul soffitto, l’inconfondibile espressione imperturbabile dipinta sul viso. Visto che le loro mani erano vicine, la ragazza si arrischiò a sfiorargli le dita. Era una di quelle volte in cui, sorprendendola, decise di darle corda. Perciò, senza dire una parola, rispose ai suoi movimenti cercando di mimarli, fino a bloccarle la mano in una stretta leggera e a lasciarle scorrere il pollice sul polso attraverso una serie di carezze appena accennate. Il suo tocco era ruvido, calloso, eppure così incredibilmente piacevole. Fu quello, unito al fatto che non le avesse chiesto di andarsene subito dopo, a darle un briciolo di coraggio.
“Stavo riflettendo su una cosa”, accennò con voce sommessa, senza guardarlo. 
Aveva passato settimane, forse l’ultimo mese per intero ad arrovellarsi su quel discorso. La prima volta che ci aveva pensato, si era data immediatamente della stupida e aveva messo da parte l’idea di anche solo provare a prendere l’iniziativa per parlarne. No, si era detta. Non cadere così in basso. Non renderti tanto ridicola.
Ma quei pensieri avevano continuato a tormentarla, a tenerla sveglia le notti in cui tornava nella sua camerata in punta di piedi, pregando che nessuno si svegliasse. E alla fine si era convinta di avere abbastanza dignità da meritarsi una risposta. Almeno forse avrebbe ripreso a dormire.
“Cioè?”, chiese lui, senza sembrare particolarmente interessato.
La ragazza cercò di non farsi distrarre dalle dita che ora avevano iniziato a percorrerle pigramente l’avambraccio.
“Questa… dinamica che c’è tra di noi, non sarebbe bello se si evolvesse?”, fu una scelta di parole eccezionalmente banale, lo riconobbe nell’istante stesso in cui le ebbe pronunciate. 
Le carezze cessarono, la sua mano si allontanò ma lui si voltò finalmente a guardarla.
“Se si evolvesse?”, domandò, con tono di scherno. Lei sostenne coraggiosamente il suo sguardo.
“E diventasse qualcosa in più”.
L’uomo rimase in silenzio per qualche secondo prima di rivolgerle un mezzo sorriso sprezzante.
“Non si può evolvere qualcosa che non c’è”.
“Già, è vero. Come ho fatto a non pensarci”, mormorò lei con tono sarcastico. 
“La prima cosa che ti ho detto è stata di non farti venire strane idee”.
“Lo so”.
“E di non dimenticarti mai, in nessun momento, di essere una mia sottoposta”.
“Come potrei dimenticarlo se non fai che ricordarmelo?”.
“Allora non sopravvalutarti”.
“È una richiesta o un ordine, capitano?”.
Levi la guardò per un tempo che parve infinito, prima di concentrare nuovamente la sua attenzione sul soffitto.
“Questa dinamica, come la chiami tu, è finita. Non c’è mai stato niente. Adesso vattene”.
La ragazza accennò un sorriso, lo sguardo basso fisso sulle lenzuola stropicciate. Poi, senza dire niente, si alzò per rivestirsi. Se lo meritava, quel dolore. Perché lo aveva scelto. Sapeva benissimo quello che le avrebbe risposto e forse aveva sperato che andasse esattamente in quel modo, che finisse. Perché non c’era sollievo nell’idea che quel rapporto dovesse continuare a consumarla. Aveva bisogno di uno strappo netto per trovare la forza di cominciare a guarire.


 

Questa è una storia molto breve, uno stralcio, appunto, che ho deciso di dividere in tre parti. Si parte con qualcosa che ha bisogno di finire prima di poter iniziare, non sono davvero riuscita a immaginarla in altro modo. Questa storia è per Levi, uno dei miei personaggi preferiti: ho voluto dargli qualcosa che non credo si sia mai sentito pronto a concedersi. Perdonate le possibili imprecisioni, ho scritto tutto di getto e non ho avuto modo di controllare che proprio tutto fosse giusto. Spero che questo piccolo, umile omaggio possa piacere a qualcun*.
Ci tengo a sottolineare che le sequenze di azione nella seconda parte sono liberamente ispirate a quelle nella storia della bravissima @Iris02059, che nelle descrizioni è molto più brava di me e spero possa perdonarmi una piccola attinzione. Sarò felice se vorrete leggere e farmi sapere cosa ne pensate dei miei vaneggiamenti.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Bethan__