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Autore: Barby_Ettelenie_91    23/12/2021    4 recensioni
Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce più la penna
 
[Lo Hobbit | Modern!AU]
 
Una volta scesi lo vide raggiungere degli altri ragazzi e captò qualche parola della conversazione.
 
“Sabato sera?”
“Sì Thorin, Bard ha disdetto e il posto è libero!” gli rispose un ragazzo con i capelli castani alle spalle.
“Kili ma è fantastico!” esclamò euforico il ragazzo con il berretto vicino a lui.
 
Bilbo avrebbe voluto sapere dove andavano, ma il saluto di un’amica lo distrasse.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Bilbo, Frodo, Rosie Cotton, Thorin Scudodiquercia
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa alla Secret Santa Challenge del forum Ferisce più la Penna

 

 

Il mio regalino letterario è dedicato a leila91, che nella sua letterina aveva chiesto una Bagginshield Modern!AU.

Tantissimi auguri cara, spero che la storia ti piaccia! :)

 

 

 

 

Era il primo giorno del nuovo anno accademico, Bilbo borsa a tracolla stava aspettando l’autobus per andare all’università. Il cielo scuro prometteva pioggia a breve, ma per fortuna l’autobus arrivò puntuale pochi minuti dopo, salvando il giovane da una doccia assicurata, visto che nella fretta di uscire da casa aveva dimenticato l’ombrello.

Bilbo salito a bordo notò una persona che si stava preparando a scendere, lasciando libero un posto, l’unico sul mezzo già pieno di lavoratori e studenti a quell’ora del mattino.

Corse subito a sedersi, ma lo rimpianse poco dopo. Una musica rock, non sparata a tutto volume per il bus, ma abbastanza forte che lui potesse sentirla, cominciò ad assillarlo e sembrava non avesse intenzione di smettere.

“Ma chi diavolo si ascolta quella musica a un volume spaccatimpani già di prima mattina?!” pensò infastidito notando il ragazzo seduto davanti a lui con le cuffie nelle orecchie, che muoveva la testa a ritmo.

Bilbo con un sospiro voltò lo sguardo verso il finestrino cercando di ignorare quel rumore, visto che lo aspettava un viaggio di almeno mezz’ora.

Si vede però che quella non era proprio giornata, visto che poco dopo il ragazzo davanti scuotendo ancora la testa gli lanciò i lunghi capelli neri in faccia, facendolo starnutire.

“Ehi ma che modi, razza di maleducato!” esclamò Bilbo incavolato, ma l’altro non si accorse di niente, preso com’era dalla musica che gli impediva di sentire qualsiasi cosa intorno a lui.

Bilbo sospirò rassegnato, la giornata era davvero iniziata nel peggiore dei modi.

 

*

 

Quando Bilbo scese alla fermata davanti all’università insieme a molti altri studenti, vide che anche il ragazzo che gli aveva rovinato il viaggio era sceso.

“Speriamo che ora non prenda il mio stesso autobus tutti i giorni!” fu il suo primo pensiero, che però rimosse subito appena lo vide più da vicino. I lunghi capelli corvini incorniciavano il viso, dove spiccavano due magnetici occhi chiari, mentre le spalle larghe mettevano in risalto il fisico muscoloso, nonostante la giacca di pelle che portava. In fondo non sarebbe stato poi così male vederlo tutti i giorni…

“Bilbo? Ehi ci sei?”

Il ragazzo ritornò bruscamente al presente quando si sentì chiamare.

“Ciao Frodo! Ragazzi…”

Salutò il cugino, suo compagno di corso, e i suoi amici, distogliendo lo sguardo dal ragazzo metallaro, che nel frattempo era sparito tra la folla.

“Bilbo cos’è quella faccia? Ti mancano già le vacanze?” chiese ridendo Merry.

Prima che potesse rispondere, la pioggia iniziò a cadere facendo correre verso l’ingresso dell’ateneo tutti i ragazzi che cercavano di non bagnarsi.

 

*

 

Le lezioni quella mattina per fortuna passarono in fretta e gli amici si ritrovarono insieme a mensa.

“Mamma mia la lezione di Saruman sulle antiche specie vegetali ormai scomparse in Gran Bretagna era di una noia… sembrava non finisse mai!” esclamò Pipino.

“Vero!” gli fece eco Merry. “E meno male che è solo il primo giorno!”

“Raga ma siete sempre a lamentarvi… siete stati due settimane in vacanza in campagna, mollandoci tutti qua in città!” li rimproverò Sam. “E facendo pure conquiste…” aggiunse sfogliando in modo distratto i loro profili social dove facevano bella mostra alcune foto in cui i ragazzi stavano in una piscina immersa nel verde insieme a un paio di ragazze molto carine.

“Sei forse geloso?” gli chiese Frodo ridendo.

“Geloso io? Ma figurati!” rispose Sam risentito.

“Sì come no… solo perché non hai avuto ancora il coraggio di chiedere a Rosie di uscire non vuol dire che gli altri debbano fare altrettanto!”

Sam arrossì guardandolo imbronciato, ma non ebbe il coraggio di replicare.

“Ehi piccioncini fate i bravi!” Li riprese scherzosamente Bilbo, facendo ridere tutti.

“Tu invece?” Gli chiese Pipino malizioso riprendendo il discorso. “Nessun ragazzo in vista?”

“Ma quali ragazzi! Solita vita monotona… mi sono portato avanti con lo studio e mi sono dedicato al giardino!”

Merry lo guardò scuotendo la testa con disapprovazione.

“Qualche sera dobbiamo assolutamente portarti fuori, sennò finisce che prima della laurea ti rinchiudi in convento!”

Mentre gli altri ridevano, a Bilbo tornarono in mente con prepotenza due occhi chiari incastonati in un viso altero incorniciato da una cascata di capelli corvini.

“Ma che diavolo vado a pensare?!” si rimproverò cercando di togliersi quell’immagine dalla testa.

 

*

 

Bilbo rivide il ragazzo che l’aveva colpito soltanto qualche giorno dopo seduto sull’autobus, molto probabilmente aveva le lezioni a orari diversi dei suoi.

“Chissà che facoltà frequenta…” si chiese, mentre la gente che saliva lo costringeva ad allontanarsi.

Una volta scesi lo vide raggiungere degli altri ragazzi e captò qualche parola della conversazione.

“Sabato sera?”

“Sì Thorin, Bard ha disdetto e il posto è libero!” gli rispose un ragazzo con i capelli castani alle spalle.

“Kili ma è fantastico!” esclamò euforico il ragazzo con il berretto vicino a lui.

Bilbo avrebbe voluto sapere dove andavano, ma il saluto di un’amica lo distrasse.

“Rosie ciao, da quanto tempo non ci si vede!”

La ragazza notò subito la direzione del suo sguardo mentre parlava e ridacchiò.

“Vedo che finalmente qualcuno ha catturato la tua attenzione…”

Bilbo arrossì colto sul fatto.

“Cosa? No, stavo solo cercando di vedere tra la gente se arrivava Frodo…”

Rosie scosse la testa mantenendo l’espressione divertita.

“Sì, certo come no… comunque quei ragazzi so che frequentano Belle arti e credo che suonano insieme nel tempo libero, di più non so dirti, mi spiace!”

Il ragazzo cercò di non mostrarsi particolarmente interessato per la notizia, anche se in realtà lo era eccome. Conoscendola, Rosie, con l’aiuto degli altri loro amici, avrebbe potuto metterlo in situazioni parecchio imbarazzanti.

Quando poco dopo li raggiunse Frodo per entrare lo sguardo di Bilbo vagò tra la folla, ma gli altri ragazzi nel frattempo erano spariti. Riportò così l’attenzione sui discorsi degli amici mentre varcavano il grande portone, cercando di non pensarci più.

 

*

 

A fine lezione Bilbo stava discutendo animatamente con Rosie e Frodo, ma venne interrotto dall’arrivo del professor Gandalf.

“Ragazzi scusate l’interruzione. Bilbo ti ho portato il libro di letteratura che mi avevi chiesto.”

“Grazie prof!”

“Sempre il solito…” borbottò Rosie, seguita da un cenno di assenso di Frodo.

L’anziano insegnante li guardò incuriositi.

“C’è qualcosa che non va?”

Bilbo strinse a sé il libro appena ricevuto un po’ a disagio, cercando di minimizzare la faccenda, ma gli amici non erano dello stesso parere.

“Bilbo sta sempre chiuso in casa! È giusto studiare ma lui esagera…” rispose Rosie.

“… e poi sabato è il suo compleanno, e non c’è verso di convincerlo a uscire per festeggiare!” aggiunse Frodo con tono risentito.

Il professore guardò Bilbo, imbarazzato da tutta quella situazione.

“Cos’è quella faccia? I tuoi amici hanno ragione! L’anno scorso se non sbaglio avevi la media del 29, sei in pari con tutti gli esami… sei giovane, ogni tanto dovresti mettere il naso fuori di casa! E poi il compleanno non puoi non festeggiarlo!”

Il ragazzo sospirò.

“Ma prof a me non piace uscire la sera a fare baldoria! È molto più rilassante stare sul divano a leggere un libro…”

Gli amici esasperati non sapevano più come fargli cambiare idea.

“Bilbo Baggins, te e i tuoi libri… prova a non uscire sabato sera per festeggiare e giuro che ti tolgo il saluto!” esclamò Rosie arrabbiata. “Prof lo convinca lei!”

Gandalf ridacchiò a quella richiesta.

“Di solito i giovani bisogna convincerli a stare ogni tanto a casa, più che il contrario…”

Un attimo dopo recuperò un volantino da una tasca della borsa che aveva a tracolla e lo consegnò a Rosie.

“Me l’avevano dato dei ragazzi all’ingresso qualche giorno fa, sembra che facciano un concerto in locale qua vicino… potrebbe essere una serata carina!”

La ragazza allungò il volantino a Frodo che lo lesse interessato.

I due ragazzi si girarono poi verso Bilbo.

“Ok, ora sappiamo cosa fare sabato sera!”

Bilbo a quel punto non poté fare altro che arrendersi alla decisione irremovibile degli amici.

Il professore nel frattempo ricevette una telefonata.

“Ragazzi io devo andare… mi raccomando prossima settimana voglio sapere com’è andata!”

“Grazie prof! Poi le racconteremo…” rispose Frodo salutandolo.

 

*

 

Il tardo sabato pomeriggio Bilbo, con ben poca voglia, si decise a schiodarsi dal divano per andare a prepararsi per la serata.

Poco dopo Frodo lo passò a prendere.

“Gli altri cosa fanno?” chiese Bilbo salendo in macchina.

“Merry e Pipino passano a prendere le ragazze, mentre non ci crederai, Sam si è deciso ad accompagnare Rosie!”

“Davvero? Domani nevica allora!”

“Beh in realtà lei è da giorni che non fa che ripetere in sua presenza quanto è figo Bard, il cantante che si esibirà stasera, lasciando intendere che vorrebbe farci un pensierino… e Sam preso dalla gelosia ha deciso di correre ai ripari!”

Bilbo rise alla spiegazione del cugino, ma poi si fece pensieroso.

Aveva sentito l’amico di Thorin dire qualche giorno prima che Bard aveva disdetto e il posto si era liberato, Rosie gli aveva detto che Thorin e i suoi amici suonavano nel tempo libero… e se fossero stati loro a suonare quella sera? S’imbarazzò solo all’idea di stare sotto al loro palco. In fondo il locale non era enorme, e conoscendo gli amici avrebbe finito per fare qualche figuraccia per colpa loro.

Quel compleanno si preannunciava un disastro!

 

*

 

Arrivati al pub, Frodo e Bilbo trovarono già gli amici ad aspettarli, che subito si prodigarono in auguri al festeggiato, per poi condurli dentro al locale, dove il loro tavolo già li aspettava.

Mentre un cameriere prendeva le ordinazioni, Rosie, un pochino dispiaciuta, disse che Bard non avrebbe suonato, ma che si sarebbe esibita un’altra rock band al suo posto.

Sam, fingendo disinteresse, chiese chi fosse questo gruppo.

Gli altri ridacchiarono vedendo la gelosia sul suo volto, ma non fecero commenti.

“Si chiamano Arkenstone. Non li ho mai sentiti suonare, ma mi hanno detto che sono bravi!” rispose Rosie segretamente soddisfatta della reazione del ragazzo.

“Figo come nome! Ma vengo anche loro all’università?” chiese a sua volta Bilbo incuriosito.  

“Mi ha detto Eleanor di sì. Sono proprio curiosa di vederli!”

L’arrivo dei piatti mise però fine alle chiacchiere. Al resto ci avrebbero pensato dopo.

 

*

 

Una mezz’ora più tardi fece finalmente il suo ingresso la band sul piccolo palco, che come aveva ipotizzato Bilbo era proprio formata da Thorin e i suoi amici.

Le luci nel locale si abbassarono, mentre un riflettore puntava sui musicisti, strumenti alla mano.

“Buonasera gente! Noi siamo gli Arkenstone, e questa è per voi!” urlò Thorin euforico con la sua voce roca, mentre il batterista diede il tempo iniziando a suonare.

Quella voce potente fece dimenticare a Bilbo tutto il resto, attirandolo come una calamita.

Alla faccia della sua abituale timidezza, quando la gente cominciò ad alzarsi, fu uno dei primi a lanciarsi sotto il palco, scatenandosi a tempo di musica.

“È posseduto!” esclamò Sam, ancora seduto al tavolo con gli altri, allibito davanti al comportamento dell’amico.

“Già… che fine ha fatto mio cugino?!” gli fece eco Frodo, altrettanto sconvolto.

“Che posseduto… Probabilmente è innamorato!” rispose ironica Rosie, seguita dai cenni di assenso delle ragazze di Merry e Pipino.

I ragazzi le guardarono scettici per poi alzarsi e trascinare anche loro sotto il palco.

Lo sguardo di Rosie passò velocemente dai musicisti sul palco a Bilbo e all’improvviso le venne un’idea, così chiamò Frodo urlando per farsi sentire sopra la musica, chiedendogli di aiutarla. Il ragazzo acconsentì ridendo, per poi chiamare a sua volta Merry, abbracciato a Eleanor, a lato del palco.

Quando la canzone finì, dopo vari passaparola, Pipino chiamò il batterista con un cenno.

Il musicista si avvicinò incuriosito, per poi acconsentire alla sua richiesta una volta ascoltato e ritornare al suo posto.

“Bofur che c’è?” chiese seccato Thorin al batterista un paio di canzoni dopo.

“Ehi calmati superstar, guarda che la serata sta andando benissimo!” gli rispose l’interessato per poi spiegargli la richiesta di Pipino e i suoi amici.

“E non potevi dirlo subito?” esclamò di rimando il cantante, tornado al centro del palco.

Bofur sospirò, incrociando lo sguardo divertito degli altri due musicisti.

“Allora, prima di presentarvi la prossima canzone, mi hanno detto che stasera c’è un ragazzo qui tra noi che compie gli anni… facciamo tanti auguri a Bilbo!” esclamò Thorin rivolto al pubblico.

Bilbo sentì un tuffo al cuore arrossendo di colpo, mentre dalla platea partiva un sonoro applauso.

“Bilbo dove sei? Fatti vedere!”

Alla richiesta di Thorin, Bilbo alzò timidamente una mano avvicinandosi al palco, proprio sotto i riflettori, al colmo dell’imbarazzo.

Il cantante gli sorrise piantandogli addosso per un attimo i suoi profondi occhi chiari.

“Oh bene! La prossima canzone è per te, buon compleanno!”

Un attimo dopo Thorin riprese a suonare, mentre Bilbo continuava a osservarlo, muovendosi a tempo di musica.

“Ora è arrivato il momento di salutarci!” esclamò Thorin continuando a suonare. “Perciò lasciate che vi presenti la band. Alla mia sinistra, alla chitarra abbiamo Kili!”

Il pubblico applaudì entusiasta mentre partiva il suo assolo.

“Alla mia destra, al basso, Fili!”

Anche l’altro musicista fece un assolo salutando i ragazzi, e soprattutto ragazze, sotto il palco.

“Dietro di me invece abbiamo il motore della band, Bofur!”

Dopo il suo saluto, Kili si appropriò del microfono.

“Ora voglio presentarvi il nostro fondatore, il cuore del gruppo. Alla voce e alla chitarra, per voi, Thorin!”

Ragazzi e ragazze entusiasti si accalcarono sotto il palco urlando, mentre lui faceva un ultimo assolo di chitarra, chiudendo definitivamente il concerto.

I musicisti si abbracciarono con un ultimo inchino al pubblico, poi Bofur lanciò le bacchette verso la folla.

Pipino spinse la sua ragazza per cercare di afferrarne una, ma questa purtroppo finì tra le mani di un metallaro entusiasta proprio dietro di lui.

Bilbo non riuscì ad allontanarsi, schiacciato dalla piccola folla, mentre vedeva l’altra bacchetta atterrare tra le braccia di una ragazza vicino a lui che sgomitava per prenderla.

A sorpresa vide Thorin che guardava nella sua direzione, e un attimo dopo si ritrovò il suo plettro tra le mani, lanciato dal palco. Un involontario sorriso si formò sul suo volto, mentre lo metteva in tasca come se fosse un tesoro.

Poco dopo riuscì a liberarsi dalla folla che scemava raggiungendo gli amici.

“Dico ma siete impazziti?! Chiedere alla band di farmi gli auguri davanti a tutti… ma che vergogna!”

“Non mi pare che ti sia dispiaciuto tanto aver attirato l’attenzione di Thorin!” gli rispose Rosie in tono malizioso.

Bilbo provò a cercare aiuto negli amici, ma tutti diedero ragione alla ragazza mettendolo ancora più in imbarazzo.

“Voi siete un’associazione a delinquere!” si lamentò tornando al tavolo, mentre tutti scoppiavano a ridere.

 

*

 

Il gruppo di amici di nuovo riunito continuò a chiacchierare per parecchio tempo davanti alle birre che avevano nel frattempo preso, mentre il locale piano piano cominciava a svuotarsi.

La band, dopo aver smontato tutti gli strumenti, si fermò al bancone.

“Andiamo a fumarci una siga?” chiese Kili una volta finito di bere.

“Qualche minuto che finisco anch’io e vi raggiungo.” Rispose Thorin, mentre gli altri annuirono seguendo poi il chitarrista fuori dal pub.

Bilbo, di spalle al bancone, non vide la scena ma Frodo e Sam sì.

“Bilbo scusa, non vedo la cameriera in giro, puoi andare al bancone a prendermi una bottiglietta d’acqua per favore? Sei il più comodo per alzarti…” gli chiese il cugino con finta indifferenza.

Una volta che il ragazzo si fu allontanato Frodo diede il cinque all’amico. Se il cugino aveva davvero una cotta per il bel cantante, una spintarella per farli conoscere ci voleva proprio.

Bilbo appena notò Thorin si voltò per tornare al tavolo ma Rosie gli lanciò un’occhiataccia che non ammetteva repliche, così si fece coraggio e raggiunse il bancone.

Thorin aveva appena finito di bere e stava per andarsene, ma quando lo vide si fermò a salutarlo.

“Bilbo, giusto?”

L’altro annuì imbarazzato.

“Ecco, ma vedi, non sono molto tipo da queste cose… la dedica l’hanno chiesta i miei amici, e io… non mi piace molto stare al centro dell’attenzione e…” farfugliò.

Thorin lo zittì con un gesto della mano.

“Mi pare comunque che tu sia divertito sotto al palco!”

“Sì certo! Voi siete stati bravissimi, non intendevo…”

Il cantante rise.

“Ma certo che ho capito, mica mi sono offeso!” gli rispose. “Scusi, può portarci due birre per favore?” aggiunse poi rivolto al barista.

“E che io sono più da film sul divano il sabato sera, non giro molto per locali, anche se la musica mi piace!”

“A vederti non si direbbe! Comunque, buon compleanno!” esclamò allungandogli uno dei bicchieri appena serviti.

Bilbo ringraziò sorridendo e alzando il bicchiere.

 

*

 

“Thorin aveva detto che finiva la birra e ci raggiungeva, ma dove caspita è finito!” si lamentò Fili buttando per terra il mozzicone della sigaretta.

“Avrà trovato qualche fan che voleva fargli compagnia!” gli rispose ridendo Kili.

“Allora, raccontaci un po’ di nuovo com’è che tu e Tauriel vi siete conosciuti!” lo rimbeccò l’amico.

“E va bene, colpito e affondato!” alzò le mani Kili in uno scherzoso gesto di resa.

“Raga smettetela di fare le comari e torniamo dentro va! Il tempo che carico la batteria sul furgoncino io torno a casa domani mattina! Se poi Thorin vuole restare basta saperlo, per me non c’è problema!” Bofur riportò gli amici all’ordine e tutti tre scherzando e prendendosi in giro rientrarono nel locale.

Un paio di minuti dopo raggiunsero Thorin e Bilbo al bancone.

“Ehi rockstar pensi di tornare a casa con noi?”

Dopo aver mandato bonariamente a quel paese Kili, Thorin presentò a Bilbo i musicisti, rifiutando anche il passaggio, che a quel punto salutarono per andare a sistemare le ultime cose per tornare a casa.

 

*

 

 

Bilbo e Thorin rimasero a parlare a lungo, incuranti del tempo che passava. A vederli nessuno lo avrebbe mai detto, eppure avevano molti più interessi in comune di quello che sembrava.

Bilbo, per quanto socievole con gli amici, era sempre stato piuttosto chiuso con chi non conosceva, e soprattutto aveva difficoltà a farsi avanti con i ragazzi che gli piacevano. Con Thorin invece, dopo un primo momento d’imbarazzo, gli era venuto spontaneo aprirsi, come se si conoscessero da sempre.

Quel piccolo idillio venne però spezzato all’improvviso dal suono importuno di un messaggio.

Quando Bilbo lo lesse sospirò.

“Mi ha appena scritto mio cugino, io ora dovrei andare… Mi ha fatto davvero piacere stare qui con te, ci vediamo lunedì all’università! Ti scrivo quando arrivo a casa!”

Thorin annuì mentre l’altro ragazzo si alzava dallo sgabello per andarsene.

Bilbo aveva fatto a malapena pochi passi quando il cantante lo fermò prendendolo per un polso. Non ebbe nemmeno tempo di dire una parola che Thorin gli stampò un rapido bacio sulle labbra.

“Buonanotte!” sussurrò a un passo dal suo viso.

“B-buonanotte…” rispose Bilbo emozionato, prima di salutarlo definitivamente.

 

*

 

Una volta usciti dal locale i commenti degli amici si sprecarono.

“Oh-oh qui qualcuno ha fatto colpo!” ridacchiò Frodo guardando Bilbo e poi soffermandosi su Sam.

“Sam hai perso, domani offri da bere per tutti!” esclamò Merry rivolto all’amico.

“Avevamo scommesso se ci sarebbe stata una seconda uscita con Thorin, ma abbiamo avuto prove inequivocabili!” spiegò Pipino a un Bilbo sempre più imbarazzato e allibito.  

“Ehi, ma cosa c’entra, potevano solo fare due chiacchiere... insomma, loro mi sembravano così diversi!” si difese il diretto interessato.

“Non è che perché tu ci hai messo un secolo a chiedermi di uscire dev’essere così anche per gli altri!” lo rimproverò Rosie, baciandolo poi per la prima volta per zittirlo.

Gli amici fischiarono e applaudirono, mentre Sam sentiva le guance in fiamme, ancora più sconvolto di Bilbo al bacio di Thorin.

Un attimo dopo Frodo si avvicinò mettendo una mano sulla spalla del suo migliore amico e una su quella del cugino.

“Questa serata ha proprio fatto stragi di cuori! E meno male che tu il compleanno non volevi nemmeno festeggiarlo! E tu che pensavi che la nostra Rosie fosse irraggiungibile!”

“Ho un cugino davvero idiota! Ma sono troppo felice per mandarti a quel paese… penso che questo resterà il compleanno più bello di sempre!” rispose Bilbo sorridendo. “Adesso però davvero andiamo a casa, prima che mi penta di aver mollato Thorin al pub per voi!” aggiunse cominciando ad allungare il passo verso il parcheggio.

Gli altri lo seguirono continuando a chiacchierare, anche se la serata ormai era giunta al termine, nessuno l’avrebbe dimenticata facilmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Questa storia non è stata facilissima da scrivere, me la sono trascinata per settimane, però alla fine sono contenta del risultato. In un certo senso la considero un po’ anche un autoregalo, avevo bisogno, anche solo con la fantasia, di poter tornare ad assistere a un concerto dal vivo, libera, senza pensieri, senza restrizioni e senza paura di questo maledetto Coviddi che da quasi due anni ci tormenta… speriamo che presto sia tutto finito e possa diventare anche realtà!

La scena del concerto e la presenziane della band, penso che ormai sia scontato dirlo, sono ispirate a veri concerti a cui ho assistito nella real life.

Diamo però a Cesare quel che è di Cesare, la scena iniziale è ispirata a un prompt di VigilanzaCostante, quindi un grazie va pure a lei! :)   

Last but not least, un grazie gigante a Amily Ross e Nao Yoshikawa per avermi sopportato e supportato durante la scrittura e a Koa__, che ha letto in anteprima insieme a loro! <3 

Penso che questa sarà l’ultima storia che pubblicherò quest’anno, quindi colgo anche l’occasione per augurare a tutti buon Natale e felice anno nuovo! :)

Ci rivediamo nel 2022!

Un abbraccio,

Barby

   
 
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