Non solo ti guardo e vedo me stessa.
Ti guardo mentre mi parli e sorridi e vedo un'altra me.
Quella insicura.
Quella timida.
Quella ha imparato a non dire a volte quello che pensa.
Quella traumatizzata dalla famiglia.
Quella che si giudica continuamente ma non si specchia mai.
Quella che se potesse vorrebbe scordarsi dell'amore
perchè crede non esista davvero.
Quella che ha sofferto dentro.
Quella che ha sentito come se la morte l'avesse trafitta a fil di spada.
Quella che è stata malata.
Quella che ha subito un lutto.
Quella che ama scordarsi di se stessa immergendosi nel mondo di un altro.
Quella convinta di essere una persona buona.
Quella che pensa che a farsi i fatti propri si campa cent'anni,
ma convintissima di sapersi donare al prossimo.
Quella che non vuole ammettere la propria malattia, quella più comune al mondo.
Quella che giudica perchè si giudica e ha paura del giudizio.
Quella che non ne può più alzandosi al mattino di sentire quel vuoto dentro.
Quella che non ha ancora trovato quella Luce di cui ogni tanto si parla a Natale.
Provaci ogni tanto a ringraziare.
Provaci ogni tanto a pregare.
Quella me è sparita da un pezzo.
E ringrazio anche per questo al mattino.
Buon Natale!