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Autore: chibimayu    03/09/2009    12 recensioni
"Dimmi solo che non sono un pazzo a desiderare tutto questo. So di non meritare nulla di più della tua amicizia, ma è chiedere troppo che mi sia concessa almeno l'illusione?" [SasuNaru]
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi di Naruto sono di proprietà di Sir Masashi Kishimoto.
 
 
 
Blinded hearts
 
 
 
 
 
 
 
“Vorrei un figlio solo se fossi tu a portarlo in grembo…”
 
La rivelazione lo spiazzò completamente. Non era certo di quello che era appena uscito dalle sue labbra, ma di sicuro doveva aver capito male.
 
O forse stava ancora sognando.
Sì.
Non c’era altra spiegazione possibile, altrimenti, allo strano caso di improvvisa demenza che aveva colto Sasuke impreparato.
 
Quello, o forse gli era andato in black-out il cervello.
 
“Scusa?”
 
Naruto si rese conto che, forse, non era stata la cosa più intelligente da dire in un simile contesto. Un normale “Tranquillo Sas’ke, ti porto subito a farti visitare da Tsunade” sarebbe bastato.
 
“Sarebbe un bambino bellissimo. Erediterebbe i tratti somatici, tipici di un Uchiha, da me; mentre da te prenderebbe il carattere, il sorriso – quello vero, non la patetica imitazione che proponi al mondo quando cerchi di nascondere il tuo dolore – e…”
 
“Sas’ke per uno che non parla mai, di sicuro oggi stai parlando troppo.
 
“…e sarebbe un Uchiha migliore di me, di Itachi o dei nostri predecessori. Tutto ciò solo perché possiederebbe i tuoi geni.” Proseguì come se non lo avesse sentito.
 
Naruto si ritrovò improvvisamente e, per la prima volta nella sua vita, a corto di parole.
Era un complimento quello che il suo rivale gli aveva appena fatto?
 
“Sas’ke cosa stai dicendo?”
 
“Ma è una cosa talmente impossibile che è assurdo anche pensarla, non è vero?” domandò sollevando appena gli angoli della bocca nel sorriso più amaro che Naruto gli avesse mai visto fare.
 
“Perché mi dici questo?” incalzò il biondo.
 
 
Perché sono terrorizzato all’idea di diventare cieco e non vederti più accanto a me.
 
 
“Nessun motivo particolare. Sentivo il bisogno di dirtelo.”
 
Il neo Hokage abbassò lo sguardo, avvertendo tutto il peso della confessione appena ricevuta. Poteva sentire che Sasuke non gli stava dicendo tutta la verità; doveva esserci un motivo se aveva deciso di tirare fuori tutta quella storia riguardo un loro – e qui rabbrividì – possibile figlio insieme.
 
“E…adesso cosa vuoi che faccia?”
 
Sasuke finalmente voltò lo sguardo in direzione del suo Hokage a cui aveva giurato fedeltà insieme a tutto il resto del villaggio, nel giorno del suo insediamento e con un sospiro stanco disse:
 
“Dimmi solo che non sono un pazzo a desiderare tutto questo. So di non meritare nulla di più della tua amicizia, ma è chiedere troppo che mi sia concesso almeno l’illusione?”
 
“Sas’ke…”
 
L’uomo che aveva davanti non poteva essere il suo migliore amico.
Era troppo… fragile.
Non c’erano altre parole per descriverlo.
 
Sasuke Uchiha sembrava essere costituito di delicato vetro pronto a frantumarsi ad una sola parola pronunciata un pò più forte.
 
“Io… lo sharingan ha causato dei danni ai miei nervi ottici.”
 
Naruto, senza volerlo, trattenne il fiato.
 
“Sto perdendo la vista, Naruto.”
 
“Quanto…?” chiese il giovane shinobi con voce tremante, senza riuscire a terminare.
 
“Non lo so, io— ”
 
“Perché non me l’hai detto prima? Perché adesso? Cosa stai cercando di dirmi, maledizione!”
 
 
Non lasciarmi da solo.
Non tu.
Almeno tu.
 
 
“Non lo so.” Ripeté, “Adesso o tra qualche anno non avrebbe fatto differenza. Volevo solo che tu lo sapessi.” Concluse.
 
“Ma sapere cosa? che stai diventando cieco per colpa della tua tecnica oculare maledetta? Che stai molto probabilmente perdendo ogni forma di lucidità mentale se parli di fare figli con me, cosa, cosa?!”
 
E nel suo climax furente incontrò, per la prima volta in quella serata, gli occhi opachi di Sasuke.
Un sottile velo era già calato su di loro.
E finalmente capì.
 
Oh…
 
Perché non erano solo gli occhi dell’ultimo Uchiha a perdere la loro luce; erano anche i cuori dei due shinobi ad essere stati ciechi al mondo per tanto tempo e ciò che alla fine era rimasto…
 
…era una vita il cui significato trovava senso solo nel momento in cui entrambi erano insieme.
 
 
 
Owari.
 
 
Credo sia qualcosa di molto diverso da ciò che normalmente scrivo. Non saprei. L’idea mi è venuta in un momento tra il sonno e la veglia e quel che ne è uscito fuori è questo.
 
Se Sasuke vi pare un po’ troppo debole, ho una valida giustificazione per questo. La prospettiva di perdere la vista, di essere confinati in un luogo di tenebra, senza più la minima speranza di vedere il mondo esterno, gli affetti più cari, può dare un profondo scossone anche all’animo più ostinato.
Diciamoci la verità: diamo tutto per scontato e non apprezziamo ciò che circonda.
E siccome la vita è una puttana, viene a morderci nel sedere quando meno ce lo aspettiamo.
 
 
 
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