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Autore: Dian87    22/05/2005    3 recensioni
Una ff basata su Shinzo, è sull'ultima puntata dell'anime
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mushra colpì Lanancuras e tutti videro uscire una figura da quello, ma la figura non era quella di Yakumo, ma di un’altra ragazza che, però, era immortale come lo era stato Mushra. Sago e Kutal soccorsero la ragazza, ma lei non dava cenni di vita. I due non potevano sapere che la ragazza aveva subito una maledizione che le impediva di parlare così, quando lei riprese conoscenza e loro le chiesero chi lei fosse, non ebbero alcuna risposta. La giovane raggiunse Mushra e lanciò uno sguardo di ghiaccio a Lanancuras, che si mise a ridere.

- Che hai da ridere, Lanancuras?- gli urlò Mushra.

- Vedi la ragazza che hai accanto? Non potrà parlare se tu prima non ti ricorderai qual è il suo nome e in che rapporto è con te.- rispose Lanancuras, ridendo.

La ragazza lanciò uno sguardo significativo a Mushra, ma dopo lanciò una freccia con il suo arco bretone contro Lanancuras. Tuttavia il ragazzo non riusciva a ricordare il viso della ragazza e se ne dispiaceva, vedendo che anche lei aveva un’armatura simile alla sua, dorata. La freccia scalfì appena Lanancuras, ma aveva bisogno dell’aiuto di Mushra e di Yakumo per sconfiggerlo del tutto e aveva bisogno soprattutto che Mushra si ricordasse di lei, non solo per lei…

- Ma non è commovente? Due persone così unite che non riescono nemmeno a riconoscersi!- rise Lanancuras.

- Ora basta! Perché non me lo dici tu, già che ci sei?- gli urlò, infuriato, Mushra.

La misteriosa nonché muta ragazza gli mise una mano sul braccio e, come lui si voltò a guardarla, scosse la testa: arrabbiarsi non serviva a nulla. Prese una delle sue frecce e cominciò a scrivere con la punta sul terreno qualcosa, ma Lanancuras la colpì prima che lei avesse finito: la ragazza aveva scritto "ne". La giovane atterrò malamente al suolo, ma si rialzò e mosse le labbra come per dire qualcosa, ma non una sola parola uscì da esse.

- Vuoi sapere cos’ha detto, Mushra? Ha detto mi batterete anche con l’aiuto di Yakumo, ma non sa che lei è morta?- rise ancora Lanancuras, si rivolse alla ragazza.- Dovresti sapere che lei è morta, era accanto a te quando eravate tutte e due dentro di me e vi facevate muta compagnia.-

- Con quel "ne" intendevi "nee-chan", giusto?- chiese Mushra alla giovane, che annuì, e lui parve ricordare.- Sei mia sorella gemella!-

Lei annuì e tutti gli altri si guardarono sorpresi: che Mushra fosse un guardiano lo potevano anche capire, ma sapere che aveva una sorella, e per giunta carina era ciò che Sago aggiungeva, era troppo.

- Morirai, Itxaro come Yakumo e tuo fratello Mushra!- urlò Lanancuras, non preoccupandosi del guaio che aveva commesso, dicendo il nome della ragazza.

- ITXARO!- urlò Mushra.

- BARRIERA!- esclamò la giovane.- Bentrovato, fratello.-

La barriera respinse il colpo di Lanancuras, ma sollevò una marea di polvere.

- Hai fatto uno sbaglio enorme, sottovalutando me e mio fratello!- l’informò Itxaro, mentre la polvere si depositava al suolo.- Sono lieta di poterti rivedere, fratello nonché guardiano.-

- Mai quando me, sorella nonché guardiana e custode dell’immortalità.- rispose lui.- Quel giorno mi dicesti che c’era la possibilità che uno dei due vedesse più l’altro per sempre.-

- Maledetti gemelli, vi eliminerò una volta per tutte!- urlò Lanancuras.

- Libera Yakumo!- gli ordinò Mushra.

Non occorse ripeterlo perché una luce verde uscì dalle ferite che Mushra aveva fatto a Lanancuras e la capsula di Yakumo uscì dal corpo di Lanancuras, con la ragazza all’interno. Itxaro lanciò un’altra freccia per immobilizzarlo e per distogliere la sua attenzione dal vero nemico che lo stava per eliminare. Mushra lo colpì definitivamente e lo uccise, non come aveva fatto secoli prima, semplicemente rinchiudendolo in un asteroide.

- EVVIVA! CE L’HAI FATTA!- esultò Vinca.

Itxaro raggiunse Yakumo e poco dopo giunse anche Mushra.

- Puoi riportarla in vita?-

- Non io, fratello, ma esiste un altro guardiano che può resuscitarla. Se tentassi di darle adesso la vita eterna, non avrebbe altro che la morte eterna. Intercederò per voi presso il consiglio sulla vostra questione.-

Lanancuras si rialzò e afferrò Itxaro.

- Se io morirò tu mi seguirai all’inferno.- le disse Lanancuras.- Non mi hai accettato nella vita, ma ora mi seguirai nella morte tua e di tutti i guardiani.-

- Non lo puoi fare.- rispose calma Itxaro, chiudendo gli occhi e cominciando a pregare.

Lanancuras fu costretto a lasciarla e lei si adagiò dolcemente al suolo, mentre altri guardiani comparivano e si disponevano a difesa del gruppo di Mushra e di Itxaro.

- Il mio compito è quello di pregare per l’immortalità di tutti i guardiani e sono loro a decidere. Mi rimetto al loro giudizio.- disse Itxaro, continuando per un po’ la preghiera con la mente, come aveva fatto quando era muta, solo per parlare e dopo si rimise a pregare.

- Il consiglio dei guardiani ha deciso di resuscitare Yakumo e di donare a lei e agli altri abitanti di Enterra qui presenti l’immortalità affinché diventino guardiani e di ristabilire l’immortalità del guardiano e fratello gemello Mushra.- disse uno dei guardiani.

Itxaro annuì e aspettò che Yakumo fosse riportata in vita prima di pregare per tutti loro.

- Mushra e Itxaro, vostro padre vi chiede di raggiungerlo. Pregherò io per l’immortalità finché non tornerai.- disse un’altra guardiana, cominciando subito a pregare per non interrompere il flusso dell’immortalità.

Fratello e sorella raggiunsero il padre, che era disteso sul letto di morte avendo rinunciato volontariamente all’immortalità sapendo che il suo tempo era passato e che i suoi due figli l’avrebbero raggiunto.

- Figli miei adorati,- disse loro padre.- vostra madre è già nel regno dei morti da diversi anni perché sapeva che il suo tempo era scaduto, ora tocca a me che ho voluto vivere finché non vi avessi visti di nuovo vicini come quando eravate piccoli e non ancora dei guardiani. Vi lascio un’ultima richiesta: siate sempre felici. Solo così vostra madre ed io saremo tranquilli e felici laddove i vivi non possono entrare.-

Il loro genitore morì e gli altri guardiani si presero cura della salma, mentre Mushra e Itxaro tornavano dagli altri.

- Perché lo hai rifiutato?- le chiese Sago, curioso.

- Perché ho un compito molto importante da svolgere e non posso pensare a mettere su famiglia perché devo pregare per l’immortalità di tutti, ora scusatemi, anche tu fratello, ma devo andare: Joana non è ancora addestrata per sostituirmi per lungo tempo.-

Itxaro tornò al suo posto sospeso tra reale e irreale, Mushra poté vivere con la donna amata, gli altri furono addestrati per diventare guardiani e dappertutto tornò la pace, anche se i due gemelli sentivano sempre accanto la confortante presenza dei genitori che Mushra aveva dovuto dimenticare per lungo tempo.

N.d.Yc: è finita, spero che vi sia piaciuta perché è la prima, nonché ultima penso, fanfic su "Shinzo", in onda su Fox Kids alle 14:55 circa. Se vi piace ditemelo, che ne scrivo delle altre

  
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