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Autore: LorasWeasley    30/01/2022    3 recensioni
future|fic [daisuga|tanakiyo]
"Passare la giornata a casa Sawamura-Sugawara non era certo il miglior modo per convincere una donna incinta che i bambini erano la miglior cosa che ti potesse capitare."
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Daichi Sawamura, Kiyoko Shimizu, Koushi Sugawara, Ryuunosuke Tanaka
Note: Kidfic | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Future Fic with Babies'
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n.a. Oggi è una bella domenica soleggiata (o almeno da me ahaha) quindi mi è proprio venuta voglia di pubblicare questa storia. Spero che vi possa divertire quanto a me ha divertito scriverla. Inoltre, vi ricordo sempre che fa parte di una serie molto più ampia sui bambini ma si può tranquillamente leggere anche da sola, se volete comunque sapere di più su quando la Daisuga adotta i suoi primi figli andate a leggere "i gesti valgono più delle parole". Alla prossima!
Deh
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Una casa troppo rumorosa

Passare la giornata a casa Sawamura-Sugawara non era certo il miglior modo per convincere una donna incinta che i bambini erano la miglior cosa che ti potesse capitare.
Certo, Kiyoko e Ryu avevano già avuto un bambino e quella della donna era quindi la sua seconda gravidanza, questo tuttavia non la rincuorava comunque.
Kaoru, il loro primo figlio, era identico al padre nell'aspetto, ma con il comportamento pacato e gentile della madre. Quindi i due genitori non avevano mai avuto grandi problemi: nessuna chiamata a scuola, nessuna crisi isterica al centro commerciale, nessun lamento da parte dei genitori dei suoi amici.
Dopo dieci anni dal primo, avevano così deciso di mettere in cantiere anche il secondo.
Con Suga e Daichi erano sempre rimasti in contatto e spesso organizzavano domeniche da passare insieme o uscite il sabato sera. Certo, con l'arrivo dei figli gli impegni si erano moltiplicati, ma non avevano mai rinunciato a vedersi.
Fu anche per questo che Kaoru, esattamente come successe per Tanaka al liceo la prima volta che vide Shimizu, si innamorò a prima vista di Mirai.
Mirai era la figlia più piccola dei due uomini: dopo aver adottato Isao e i gemelli Kenta e Kazuki, Daichi aveva espresso il desiderio di volere una principessa e così avevano adottato Mirai, più piccola di due anni rispetto ai due gemelli, ma della stessa età del figlio di Kiyoko e Ryu.
Kaoru era terrorizzato da Daichi, ma non per questo il suo amore era sceso e pregava i suoi genitori ogni volta che ce ne fosse l'opportunità di andare a trovare l'altra famiglia. Quello era uno di quei giorni.
Era una calda domenica estiva e, mentre Daichi e Tanaka cercavano di accendere il fuoco per il barbecue in giardino, Suga aveva esclamato che c'era troppo caldo per lui, aveva preso delle bibite fresche e aveva raggiunto Kiyoko nel soggiorno con il condizionatore.
-Allora… ha già iniziato a scalciare?- domandó euforico adocchiando la sua pancia non troppo grande.
-Non ancora- sorrise lei -ma il dottore dice che…
Fu interrotta da Isao, di ormai sedici anni, che scese le scale e li raggiunse chiedendo in fretta -Papi, hai visto il mio tablet?
-Era sulla tua scrivania stamattina- rispose meccanicamente l'uomo.
Isao sbuffò -Non c'è.
-Sono sicuro che se sposti le cose lo trovi. Inoltre, non si saluta?
Isao sembrò accorgersi di Kiyoko solo in quel momento, le sorrise, la raggiunse e la salutò con un bacio in guancia mentre mormorava -Ciao zia, tutto bene?
La donna non ebbe il tempo di rispondere che l'adolescente era già scappato via.
Suga alzo gli occhi al cielo, ma non perse il suo sorriso -Dicevamo?
Kiyoko ebbe tempo solo per prendere fiato prima che la voce di Isao urlò dal piano di sopra -QUI NON C'È!
Koshi sospirò è urlò a sua volta -VUOI VEDERE CHE SE VENGO SU LO TROVO?
-TI DICO CHE NON C'È!
Suga sorrise alla sua ospite, poi si alzò dal suo posto -Scusami, vado a far capire a mio figlio quanto è idiota.
Cinque minuti dopo, senza aver perso il suo cortese sorriso, Koshi era tornato.
Fece appena in tempo a sedersi sul divano che suonò il citofono.
Kiyoko corrugò la fronte -Aspettiamo altri?
-No- rispose l'uomo mentre si alzava di nuovo per andare a rispondere -Si?
Ascoltò la voce dall'altro lato, poi rispose -Sì, SuSa è in casa, ma chi stai cercando di preciso?
Kiyoko rise a quel soprannome ricordando ancora la prima volta che i suoi "nipoti", esaltati, gliel'avevano detto.
Era terribile certo, ma Kiyoko li poteva capire, vivere in Giappone, dove la gente usava i cognomi per chiamarsi, con il loro "Sugawara-Sawamura" non sarebbe mai stato facile per i loro compagni, SuSa era l'unica alternativa.
Suga sospirò e chiuse gli occhi, continuando a parlare cortese a chiunque ci fosse dall'altro capo del citofono -Ho capito tesoro, ma ho quattro figli, se non mi sai dire chi stai cercando non so come aiutarti, perché non provi a descriverlo?- ascoltò ancora un po' annuendo -Quindi uno dei gemelli- ascoltò di più -Va bene, ti chiamo Kenta.
Chiuse la cornetta e iniziò a urlare -KEN! C'È UN TUO COMPAGNO PER RESTITUIRTI UN FUMETTO!
Ci fu un gran fracasso per le scale mentre il gemello biondo con il neo sotto l'occhio destro correva e si precipitava fuori dalla porta come un fulmine.
Suga poté finalmente sedersi e tornare a rivolgersi a Kiyoko -Di cosa stavamo parlando?
Neanche la donna ne era più sicura e ogni cosa le passò di mente definitivamente quando vide un piccolo coniglio scendere giù per le scale e iniziare a gironzolare nei pressi del televisore -Ehm… c'è un coniglio- fece presente.
Suga si girò di scatto come se volesse fulminarlo, poi si affrettò a recuperarlo prima che potesse fare danno.
-KAZUKI!- urlò l'uomo mentre tornava a salire le scale urlando contro l'altro gemello biondo che si distingueva dal fratello nell’aspetto solo per il neo sopra il sopracciglio sinistro e i capelli che teneva un po’ più lunghi -COSA ABBIAMO DETTO SUI CONIGLI CHE GIRANO PER CASA?
Kiyoko ricordava ancora quando, molti anni prima, Kazuki aveva chiesto di avere una coppia di conigli persino a babbo natale, i due genitori avevano deciso di accontentarlo, ma prendendoli dello stesso sesso in modo che non avrebbero avuto problemi con i cuccioli. Peccato che sbagliarono e lo scoprirono troppo tardi. Così, da anni, quasi ogni mese la coppia di animali ne faceva sempre di nuovi che, fortunatamente, riuscivano a dare a un negozio di animali che li pagava con cibo per conigli, tuttavia restava comunque un gran casino occuparsi di loro.
Rimasta nuovamente sola, Kiyoko mise una mano sulla pancia e sussurrò al suo nuovo bambino -Ti prego, diventa calmo e tranquillo come tuo fratello.
 
Suga e Kiyoko non riuscirono più a concludere quella prima conversazione, questo perché dopo che l'uomo tornò dalla sua litigata con Kazuki e i conigli, Kenta rientrò in casa con le guance rosse e con un fumetto che si stringeva al petto come se fosse il suo più grande tesoro. Li fissò, si imbarazzò ancora di più e urlò anche se nessuno dei due aveva detto nulla "Non è nessuno! Fatevi gli affari vostri!"
Suga a quel punto aveva avuto il tempo di commentare che era più che sicuro che Kenta avesse la sua prima cotta, quando Isao tornò per chiedere al padre se quel finesettimana potesse portare una ragazza a cena fuori, chiedendo di conseguenza un aumento della sua paghetta.
Infine furono chiamati per pranzare.
Anche quello non si poté definire calmo, Kazuki e Kenta iniziarono a litigare e a pugnalarsi a vicenda con la forchetta, Isao provò a utilizzare il telefono di nascosto invano e i due adulti non fecero altro che rimproverarli.
E poi c'era Mirai, la dolce e tenera Mirai di dieci anni, così buona, che non aveva ancora dato alcun tipo di problema ai suoi genitori e che… stava baciando loro figlio.
Daichi si strozzò con il cibo nel vedere la scena di quel casto e semplice bacio a stampo, Ryu invece si voltò sconvolto verso l'uomo in questione e sussurrò -Ti prego, non uccidere il mio bambino.
Kaoru, dal canto suo, aveva il volto rossissimo, gli occhi spalancati e le mani in aria come a volersi giustificare "sta facendo tutto lei, non la sto toccando, lo giuro!"
A Shimizu venne da ridere, così come a Suga.
Quando Mirai si tirò indietro, fissò tutti gli adulti senza un minimo di imbarazzo ma con gli occhi luminosi di felicità e annunciò -Ora siamo fidanzati!
Daichi sembrava pronto a uccidere qualcuno, Isao era un misto di orgoglio e disgusto, Kenta si accasciò sul tavolo e piagnucolò -Perché lei ci riesce e io no?-, mentre Kazuki metteva giù il telefono con il quale aveva scattato alla coppia una serie di foto che probabilmente avrebbe usato per ricattarli per sempre.
L'unico che rideva era Suga, poi con commozione commentò -Sono già così grandi…- infine si voltò verso Daichi e, senza alcuna ironia nella voce, chiese -Prendiamo un altro bambino?

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