Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: God_Eden_Imperial    05/02/2022    0 recensioni
Una breve OS per il compleanno di Gilbert Nightray/Baskerville
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era stata una giornata piena di impegni e Gilbert non vedeva l'ora di potersi ritirare nella sua stanza e gettarsi tra le coperte sperando in un riposo lungo e tranquillo.
Non che non fosse abituato alle giornate indaffarate; quando era un membro di Pandora lavorava giorno e notte, facendo avanti e indietro per la città, fino ad abituarsi a non sentire più la stanchezza. Stavolta, invece, provava un senso di debolezza fisica e mentale da non riuscire nemmeno a tenere gli occhi aperti. Notandolo, Leo gli diede il permesso di andare a dormire, per lui era inutile continuare a lavorare con qualcuno che non era nemmeno in grado di starlo a sentire.
Sono le ventitré e mezza, datemi tregua!
Si lamentò internamente Gilbert alzandosi senza riuscire a trattenere uno sbadiglio. Leo gli lanciò un'occhiata severa ma non disse altro così l'uomo ne approfittò per svignarsela e dirigersi a passo svelto, ma pesante, verso la sua amata stanza, dove lo attendeva l'unica cosa di cui gli importava al momento: il letto.
Già poteva sentire il fresco delle lenzuola pulite sulla pelle scoperta, mentre sospirava per il benessere di ritrovarsi poi avvolto nel calore delle coperte.
Un sorriso si disegnò sul suo volto stanco mentre entrava in camera, bloccandosi sulla soglia quando i suoi occhi si posarono sull'esile figura che occupava il suo agognato posto di riposo.
Vincent giaceva comodamente in mezzo al materasso, con addosso solo una camicia che Gilbert riconobbe subito come sua. Era immerso nel mondo dei sogni dato il respiro lento e costante e il regolare abbassarsi e alzarsi del petto schiacciato contro il lenzuolo, il viso sepolto nel cuscino che stringeva tra le braccia.
Ma guarda un po'! Allora è qui che era finito.
Si disse Gilbert avvicinandosi per osservare meglio il suo fratellino parzialmente illuminato dalla luce della luna, i cui raggi filtravano debolmente dalle tapparelle della finestra. Una ventina di minuti prima Vincent aveva chiesto di potersi allontanare per un momento dalla riunione, magari per andare in bagno o per bere un bicchiere d'acqua, ma non si era più fatto vivo. Gilbert pensò che si fosse addormentato da qualche parte come suo solito solo che, non essendoci più Echo, recuperarlo sarebbe stato compito suo o di qualcun altro nella stanza. Charlotte non sembrò averci fatto caso, troppo impegnata nell'illustrare al nuovo Glen le regole dei Baskerville, un ottimo ripasso anche per Gilbert dato che le aveva dimenticate assieme ai suoi ricordi e, nonostante nella sua mente i pensieri adesso fossero decisamente più nitidi, Leo gli propose comunque di fare uno studio assieme a lui. Il ragazzo si era di certo accorto dell'assenza prolungata del suo servitore preferito ma, essendo appunto il preferito, fece comunque finta di non vedere.
Vincent, data la sua nuova posizione all'interno del clan, decise di approfittarne e infilarsi nella stanza del suo fratellone, attendendolo per fargli una sorpresa. Solo che, come aveva immaginato Gilbert, si era assopito nell'attesa.
"Mhh…"
Si sentì un lieve mormorio provenire da Vincent che si muoveva appena, sotto gli occhi indagatori di Gilbert.
"Mhh…Gil…"
A sentirlo pronunciare il suo nome impastato dal sonno, Gilbert sorrise, sospettando che il fratellino stesse sognando di lui o che si stesse svegliando.
"Vince"
Lo chiamò chinandosi per spostargli una ciocca dorata da davanti il viso; purtroppo le cose non andarono come aveva calcolato e, a causa del suo braccio mancante, che ogni tanto gli tirava brutti scherzi, cadde in avanti, finendo addosso al corpo del più piccolo che ebbe un sussulto da quell'improvviso, e per nulla delicato, contatto.
"Ahi ahi…"
Si lamentò Gilbert cercando di tirarsi su, incontrando gli occhi socchiusi di Vincent che lo guardavano curiosi.
"Nii-san…ti pare il modo di svegliare il tuo fratellino?"
Nel tono della sua voce c'era un pizzico di ilarità a cui Gilbert non fece troppo caso.
"Scusa…ho perso l'equilibrio, non volevo svegliarti, anche se mi stai occupando gran parte del letto"
"Ahh…mi spiace, ti faccio subito spazio"
Detto questo afferrò il braccio destro di Gilbert tirandolo a sé e facendolo sedere sul materasso, per poi alzarsi e dirigersi verso l'armadio, stiracchiandosi. La camicia si alzò appena, mostrando le mutande nere che indossava. Aprendo le ante, si chino rovistando tra i vestiti all'interno di uno dei cassetti, tirando fuori il pigiama di Gilbert per poi fare dietro front e risalire velocemente tra le lenzuola, ora arrotolate ai piedi del letto.
"Lascia che ti aiuti"
Disse con un tenero sorriso e il maggiore non si oppose, permettendogli così di aiutarlo a cambiarsi e indossare quel comodo e caldo indumento da notte. Dopodiché Vincent lo fece sdraiare, sistemandogli il cuscino e rimboccandogli le coperte.
"Ecco fatto! Allora, sono o non sono un bravo fratello minore?"
Con un sorriso compiaciuto che fece ridacchiare Gilbert, Vincent si chinò su di lui per posare un bacio sulla fronte del fratello, preoccupandosi prima di spostare la frangia che altrimenti si sarebbe messa in mezzo.
Gilbert arrossì leggermente al contatto, guardandolo curiosamente. Il più piccolo sorrideva facendogli cenno di attendere. Non capì cosa stesse accadendo poi alle sue orecchie arrivò il suono lontano delle campane che segnavano la mezzanotte.
"Volevo essere il primo a farti gli auguri Nii-san"
Disse Vincent chinandosi di nuovo su di lui e lasciandogli un secondo bacio, stavolta sulla guancia.
"Buon compleanno!"
Gilbert rimase per un momento immobile, cercando di capire la situazione, spostando successivamente gli occhi in direzione del calendario appeso accanto alla porta.
Era il 5 Febbraio.
"Oh"
Esclamò non riuscendo a trattenere una piccola risata per essersi dimenticato del giorno in cui era il protagonista.
"Giusto! E' oggi"
"Nii-san…forse dovremmo farti fare una tac, ti dimentichi un po' troppo spesso le cose"
Scherzò Vincent e Gilbert, imbarazzato, borbottò un "sta zitto" che fece ridere il minore.
"Bene allora…missione compiuta!"
Vincent era contento di essere di nuovo stato il primo a fargli gli auguri. Ogni anno era stato così fin da sempre…beh, quasi ogni anno. In quei cinque in cui erano stati separati, non era mai stato in grado di darglieli personalmente, ma attendeva con ansia di ascoltare il suono delle campane per sussurrare i suoi auguri al suo amato fratello maggiore, anche se non era lì, al suo fianco, per sentirli.
In quei cinque anni, per Gilbert erano stati Oz e Ada a fargli gli auguri per primi, solitamente irrompendo di colpo nella sua stanza con tanto di trombette e lancia coriandoli, facendolo svegliare di colpo e urlare per lo spavento fino a cadere dal letto, scatenando risate a coloro che avevano assistito alla buffa scena.
Gilbert ripensava a quelle giornate tanto lontane e sorrideva malinconico. Per dieci lunghi anni nessuno era più entrato tanto bruscamente nella sua stanza per urlargli "tanti auguri!" alle prime ore del mattine, poi Oz era tornato dall'abisso con Alice, ma il giorno del suo compleanno era già passato.
Contando anche questo…sono dodici anni che non ricevo gli auguri da parte di Oz…e chissà per quanto ancora non ne riceverò…
Pensò tristemente tornando poi a concentrarsi su Vincent sentendo le molle cigolare e il materasso abbassarsi, segno che si era alzato.
"Vince?"
"Ti lascio dormire tranquillo, Nii-san. Domani ti aspetta una lunga giornata piena di festeggiamenti!"
"Ah sì? Leo ha dato il permesso?"
"Sono riuscito a convincerlo. Non per vantarmi, ma sono ancora piuttosto bravo nel raggirare le persone e Leo, essendo così giovane, è una cavia facile"
Cavia?
Si ripeté Gilbert nella testa, immaginando come avrebbe reagito il nuovo Glen nel sentirsi chiamare in quel modo proprio da Vincent.
Dopotutto il suo fratellino era sempre lo stesso.
Lo vide iniziare ad allontanarsi e, grazie ai suoi riflessi ben allenati, scattò il avanti e gli afferrò il polso, fermandolo.
"Che fratellino crudele, lasciarmi a dormire da solo la notte del mio compleanno"
Scherzò mentre le guance di Vincent si tingevano di rosso, lasciandosi trascinare sul letto, di nuovo al fianco del corpo del maggiore che gli cinse il bacino con il braccio destro, tenendolo stretto a sé.
In un primo momento si irrigidì, per poi rilassarsi e accoccolarsi nel caldo che la figura di Gilbert emanava.
Era così piacevole.
"E' da tanto che non dormivamo insieme, vero?"
Vincent annuì appena.
"Da quando tu avevi diciassette anni e io sedici"
"Che memoria Vince!"
Esclamò Gilbert sentendo il più piccolo cingergli il collo con le braccia, avvicinando il viso al suo, mostrando un sorriso amorevole che fu subito ricambiato.
Un terzo bacio si posò sulla pelle di Gilbert, seguito da un tenero sussurro.
"Tanti auguri Gil. Ti amo così tanto"
"Mhh…lo so"
Sospirò Gilbert accarezzando la schiena di Vincent in risposta, per poi chiudere gli occhi e permettere alla stanchezza di prendere il sopravvento e farlo cadere tra le braccia di Morpheo.
Intanto, in lontananza, le campane continuavano a suonare.
 
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: God_Eden_Imperial