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Autore: Iside453    14/02/2022    3 recensioni
In molti paesi del mondo, San Valentino non è la festa degli innamorati, ma la festa dell’amore. In questa lettera-one shot, partecipante al contest #caromiraculertiscrivo, ho voluto sottolineare questa differenza, toccando forse un tema delicato ma sperando di poter aiutare qualcuno ad affrontare il dolore che l’assenza dell’amore può comportare.
Buona letture e buona festa dell’amore
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Emilie Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parigi                                                   14/02/2022

 

  Cara Emilie,

Non so nemmeno io il motivo per cui ti stia scrivendo questa lettera: so perfettamente che, purtroppo, non potrai mai leggerla..

 

Forse a spingermi è il forte desiderio rinchiuso in me di conoscerti davvero e non tramite alcune frasi sconnesse o ricordi distorti e nostalgici di altri.

 

Avrei voluto conoscerti, Emilie. Avrei voluto conoscere l'unica persona che riusciva a far ridere Adrien, l'unica probabilmente a comprenderlo e amarlo incondizionatamente, come solo una mamma sa fare. 

Come solo tu hai saputo fare.

 

Volevo rassicurarti su di lui: ha posto e sta ponendo le fondamente per essere un uomo davvero straordinario, un degno riflesso della tua persona. È un ragazzo adorabile, altruista, sensibile e simpatico -l'ho detto che è il tuo riflesso- sempre pronto ad aiutare gli altri e regalare un sorriso con il suo particolare umorismo.

Confesso, non è stato facile per me riconoscerlo in tutte le sue sfaccettature, ma quando è successo, quando il mio cuore lo ha fotografato per davvero, il mio amore per lui , già ben radicato in me, è esploso totalmente. 

 

È San Valentino oggi, il giorno "dell'amore". E l'amore ha tanti splendidi colori, tante sfaccettature. Per questo, oggi, sto pensando a te

 

Emilie, avrei voluto conoscerti solo per ringraziarti del ragazzo straordinario che hai messo al mondo.

Lui - e solo lui- mi ha cambiata e conquistata con la sua genuinità. Solo lui ha saputo rubarmi il cuore e modellarlo al suo.

Sbaglio: non posso dire mi ha rubato il cuore. La verità è che sono stata io ad averglielo spontaneamente donato, così, nudo e indifeso, con la certezza che lui lo avrebbe trattato con gentilezza e che se ne sarebbe preso cura con la sua innata amorevolezza. 

Come solo lui sa fare.

 

È stato più forte di me, perché nel momento esatto in cui i nostri occhi si sono incrociati per davvero, ho capito che i miei battiti dipendevano dai suoi e che la mia vita esiste perché esiste lui.

Hai mai provato qualcosa del genere? Anche tu, con Gabriel, provavi la sensazione che tutta la tua vita fosse stata semplicemente una strada per arrivare a lui?

 

Sai, ho avuto (e, non nego, tutt'ora ho) paura. 

Ho avuto paura di non essere abbastanza per lui, così perfetto e fragile. 

Ho avuto paura che lui meritasse di più di quello che io posso offrigli e che la nostra amicizia avrebbe sancito ella stessa la fine del nostro amore mai sbocciato. 

Ma sto crescendo e, un passo alla volta, cerco di acquisire forza e  nuove consapevolezze. 

E sto capendo, Emilie. Sto capendo che no, nessuno potrà mai amarlo come e quanto lo amo io.

Che nella mia semplicità -ne sono certa- potrà trovare la sua vera essenza, perché io amo tutto di lui e quando lui lo capirà, quando lui potrà riscoprirsi attraverso i miei occhi, imparerà ad amarsi quasi quanto lo amo io e finalmente vivere nella libertà di essere se stesso. 

Semplicemente e straordinariamente se stesso.

 

Quanto vorrei che tu potessi infondermi il coraggio che, però, ancora non ho.

Perché, nonostante tutto questo, con me convive ancora una grande paura. 

Emilie, io ho ancora paura di perderlo. Ho paura che confessandogli il mio amore, lui possa negarmi anche la sua amicizia.

E io non voglio perderlo. 

È questo che mi ferma nel descrivergli i colori delle farfalle che solo lui riesce a far nascere nel mio stomaco.

Perché, per quanto so che lui con me potrà essere se stesso, so anche che per me la cosa più importante -la più importante- è la sua felicità.

Con o senza di me.

 

Ma poi mi chiedo: potrà mai essere felice senza di te, Emilie?

Se tu potessi guardarlo quando parla di te!

I suoi occhi si illuminano di orgoglio e al contempo si disperano. Posso percepire in modo tangibile la sua sofferenza e , Dio, quanto vorrei poter davvero aver il potere di attenuarla.

Quanto vorrei poter cucire abilmente le sue ferite, in modo da non lasciarne più traccia. 

Come vorrei poter essere per lui la forza che muta le sue cicatrici in  una nuova essenza, trasformarle in qualcosa di bello, in un malinconico ma dolce ricordo di te e del tuo amore per lui.

 

Perché non ci sei più?

Saperlo solo a fronteggiare la sua vita, senza te -la sua Mamma- mi affligge profondamente

 

È un dolore che brucia. Che mi brucia la pelle anche se non è direttamente il mio.

E se brucia me, quante ustioni ha già la sua di pelle? Quante ancora ne dovrà curare?

 

Sono disperata Emilie, perché non so davvero se il tempo guarirà le sue ferite.

La tua perdita sarà per sempre parte di lui: riuscirà a renderla  la parte migliore di lui?

 

Un mio amico una volta mi disse "la perdita fa parte della vita, ma non la definisce". 

Ma, sai, forse non è del tutto vero: ci sono perdite che determinano la vita, diventando parte integrante di essa. Credo che bisogni costruirsi e reinventarsi per loro, per essere migliori, per non lasciarsi schiacciare. 

Ci vuole forza 

Ci vuole tempo

Ci vuole amore

 

Perché è dal suo amore per te che lui potrà ripartire.

Perché la tua assenza si potrà trasformare, in lui, in presenza costante 

 

Tu esisti, Emilie. 

Esisti nel suo sguardo, nel suo sorriso.

Esisti nella sua essenza.

 

Non sono  madre ma, so per certo, che per nessuna ragione al mondo io lascerei mio figlio. Niente, nemmeno la morte, potrebbe mai separarmi da lui.

 

Ci sono degli amori che vincono davvero su tutto.

 

E io so che tu in realtà non lo hai mai davvero lasciato

 

Diglielo, Emilie. Fagli capire che ci sei. 

 

Spiegagli che deve vivere, vivere soprattutto per la vita che tu non hai più. Vivere di te e per te

 

E io ci sarò. Io sarò lì per lui

ad asciugare le sue lacrime nascoste

A cucire le sue ferite

Lenire il suo dolore

Perché il dolore è e sarà parte di lui, lo so, ma non lo renderà solo o diverso. Lo renderà unico.

 

E amarlo. 

 

Amarlo senza rassegnazioni, senza compromessi.

Con tutti gli ostacoli, io -con lui- abbatterò tutti i muri.

 

Solo per amore

 

Te lo giuro, Emilie. Lo amerò per tutta la mi vita ..e oltre

 

                                               Con affetto      

                                                Marinette

 

 

 

 

1042 parole

   
 
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