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Autore: Cattive Stelle    14/02/2022    1 recensioni
[Harry Potter e i Doni della Morte]
Niente, al termine della Seconda Guerra Magica, non restava più niente di Hogwarts, solo un ciliegio in fiore e l'inizio di un timido amore.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Sopravvivere

 

 

 

☙ Di guerre finite e amori appena sbocciati

 

 

 

 

Credo che è stupendo restare al buio, abbracciati e muti come pugili dopo un incontro come gli ultimi sopravvissuti.
(Renato Zero)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Niente, non rimaneva più niente.

I giardini di Hogwarts erano completamente distrutti, non restava che un ciliegio in fiore.
Ron ed Hermione vi stavano sotto, all’ombra, sperando di assaporare la brezza insolita di quel pomeriggio.

 

Il cielo era chiaro, ma coperto di nuvole bianche; la luce del sole filtrava con prepotenza attraverso la coltre bianca e leggera e rendeva il panorama evanescente e aranciato.

 

I sopravvissuti erano stipati nella Sala Grande. Nessuno osava uscire, la paura, per quanto infondata, era ancora presente ed era tanta.
Ma Hermione capì che Ron aveva bisogno di una boccata d’aria, per questo l’aveva convinto ad uscire.

Dopo un’eterna mezz’ora passata sotto l’albero in silenzio, seduti sull’erba, Hermione si avvicinò prendendo tra le mani il viso di Ron, che guardava fisso a terra.

Gli occhi azzurri, tumidi un po’ per le lacrime un po’ per la stanchezza, si incontrarono con quelli nocciola di Hermione.

 

«Fa male, sai? E’ successo tutto così in fretta ed io sono stanco, capisci? La mia famiglia è andata in pezzi ed io non ho la forza di guardare mia madre negli occhi, invece dovrei consolarla ed essere d’aiuto» - mormorò con un misto di rabbia e rassegnazione in viso.

 

Hermione lo ascoltava in silenzio, mentre vedeva cadere una lacrima sul viso pallido del ragazzo. Gli scostò la lacrima con un gesto leggero della mano, poi avvicinandosi lo strinse a sé.

 

«Ron, tu non sei inutile! Soprattutto per la tua famiglia e… per me» - sussurrò, mentre lui la abbracciava più forte.
«Senza Fred non sarà più lo stesso» - aggiunse Ron.
«No, non sarà lo stesso… Ma cosa lo sarà?»- rispose Hermione, diventando decisa nel tono - «Niente è uguale a prima: bisogna ricominciare, da capo.»

In quel momento, il ragazzo stette fisso a guardarla in viso: «Neanche tra di noi è rimasto uguale a prima, no?»
«Beh, io... Io credo che…» - iniziò esitante, ma fu interrotta da un bacio improvviso, irruento.

Ron la spinse su di sé, arrivando a essere sdraiati sull’erba.
La guardò un attimo, poi le sciolse la treccia in cui erano raccolti i capelli della ragazza dalla sera prima.
Iniziò a sbottonarle la felpa e poco dopo trovarono nudi ed abbracciati.

Consumarono il dolore unendosi ripetutamente, tra le lacrime di uno che divenivano anche dell’altro.
Alla fine, Ron si stese a terra di fronte a lei, mentre avvolgeva i suoi ricci tra le sue dita.
Si rivestirono con un tocco di bacchetta, per rimanere ancora un po’ tra le braccia dell’altro.

«Tutto cambierà, non è così?» - chiese lei, fissa nei suoi occhi.

Lui si chinò a baciarle la fronte, in quel momento cadde un fiore dall’albero sotto il quale si erano rifugiati.
Lo prese con delicatezza e glielo intrecciò nei capelli, mentre lei lo guardava immobile.
Dopo di che, si alzò, tendendole la mano.

«Torniamo dentro?» - le chiese lei, accettando la mano dell’altro.

«Sì, saranno in pensiero…»- le rispose con il viso malinconico, abbozzando un sorriso.

 

 

 

 

   
 
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