Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Ricorda la storia  |      
Autore: Laviestar    17/02/2022    1 recensioni
Una lettera di Marinette per Adrien, potrà mai cambiare qualcosa?
Storia partecipante al contest #caromiraculertiscrivo
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Not To Get Lost



“Innamorarsi è raro, ma non difficile. La vera impresa è conservare quel sogno d'amore anche dopo la sua trasformazione in realtà. Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola.”

Sono giorni che non riesco a togliermi queste parole dalla mente.
Ho provato a non pensarci ma più mi soffermo su di esse e più non riesco a fare a meno di pensare a te, a noi, e a tutto quello che potremmo lasciarci alle spalle se dovessimo finire per perderci davvero.

Non so da dove iniziare, ma voglio provarci, quindi perdonami.

Parto da una premessa: sai che avrei potuto usare i miei poteri e in qualche modo avrei potuto raggiungerti, vero?
Ti avrei cercato e ti avrei trovato anche se fossi dovuta andare in capo al mondo;
New York non è poi così lontana come immaginiamo, giusto?
Ma facendolo, avrei infranto almeno un milione di regole sui Miraculous e avrei potuto oltrepassare il limite del buonsenso (il mio), perciò, per questa volta, ho chiesto aiuto a Nino.
Per poterti raggiungere con queste parole ha dovuto dirmi in quale hotel stai alloggiando, ti chiedo quindi di non prendertela con lui.
Non è stato facile convincerlo, inizialmente era irremovibile, ma alle volte anche io riesco ad essere convincente e con questo non voglio dirti che Nino non sia un buon amico, anzi, non posso fare a meno di pensare che lui sia un amico davvero straordinario, il migliore che tu potessi avere.
Ho passato giornate intere a guardare quell’indirizzo sul display del mio telefono, indecisa su cosa farne. Avrei dovuto sfruttarlo in qualche modo? Oppure avrei solo dovuto continuare a guardarlo con la consapevolezza di sapere che tu almeno, anche se lontano, stessi bene?
Come potrai vedere da questa lettera, sono riuscita a darmi una risposta.
So che in questo momento stai lavorando e so anche bene che forse sono l’ultima persona che dovrebbe farsi sentire, eppure Nino, dopo aver oltrepassato la fase dell’inflessibilità più assoluta, insieme ad Alya, mi ha spronata a farlo per davvero, mi ha detto di provarci, perché era sicuro del fatto che ti avrebbe fatto piacere sentirmi, nonostante l’arrabbiatura.


Tornando a noi, nell’ultimo periodo mi sono ripetutamente chiesta: che cos’è l’amore?
Credevo potesse essere quel guizzo decisivo, pronto a farti vedere la vita in bianco o in nero, perché l’amore in teoria dovrebbe essere un qualcosa di unico, deciso.
Un colore e boom, tutto ruota in quella direzione.
Fortunatamente però, non è stato così. Almeno per me.
Un tempo credevo l’amore potesse essere di un solo colore, e invece ora più che mai posso dirti che non ne ha solo uno. L’amore è un sentimento pieno di riflessi sfavillanti e di sfaccettature nascoste.
L’amore ha più di mille sfumature, proprio come le tue.
Quelle che avevo sempre ignorato e che invece erano lì, proprio sotto al mio stesso naso. 

Mi sono sempre chiesta come fosse possibile amare qualcuno che non si conosce del tutto, quell’amore che inconsapevolmente va oltre ogni barriera. Si può fare davvero?
L’unica risposta che sono riuscita a darmi è stata un si, perché è quello che tu hai sempre fatto con Ladybug, con me. Solo qualcuno di straordinario potrebbe essere in grado di riuscirci, e tu lo sei perché lo hai sempre fatto nel modo più trasparente.
E io invece? Cosa amavo? Solo un’idea presente nella mia mente?
So di aver fatto molti errori, e so anche di aver impiegato un po’ troppo tempo ad imparare qualcosa di costruttivo dai miei stessi sbagli.
Sono arrivata, come sempre, in ritardo, ma ora sono felice di averlo concretizzato in modo limpido e sincero.
Non potrei più pensare che esista Adrien Agreste senza Chat Noir e viceversa, perché sei la faccia di un’unica medaglia.
La mia medaglia.
Ora come ora, sotto questo punto di vista mi sento invincibile, più che in ogni altra nostra battaglia, mi rendo conto che in mezzo al mare di disastri in cui sono finita, un’unica cosa giusta l’ho sempre fatta: ho scelto te.

Sai, io non voglio amare solo l’idea di qualcosa, piuttosto voglio che questo amore, questa persona, significhi davvero qualcosa.
E tu significhi quel qualcosa
 

Tu che sei così perfetto ma così imperfetto allo stesso tempo.
Tu che sei e rimani semplicemente te stesso nonostante tutto.
Tu che sei qualcosa che per me va oltre ogni concezione.
Non cambierei nulla di te, perché non c’è nulla da cambiare.
Va bene così.
Sei tu, semplicemente così.

Mettere a fuoco ciò che non volevo fosse vero, o meglio, che credevo non potesse essere vero, dopotutto è stata la mia più grande fortuna. 

Sono cadute le maschere e la verità ci ha colpiti, in modo brutale e imprevisto.
E poi cos’è successo?
Senza dirmi niente sei partito. Te ne sei andato. Temporaneamente, si, ma non sei qui nel momento in cui avrei più bisogno di parlarti (anche qui ho avuto un pessimo tempismo, purtroppo).

Sai, inizialmente, avevo visto la tua partenza come un’opportunità per non pensare più a nulla, per fare un reset completo con me stessa e ricominciare da zero.
Ci avevo già provato in passato, ma non ha mai funzionato. Non sono mai stata brava a mentire, nemmeno con me stessa.
Non riesco a non pensare a te e al fatto che ti amo per quello che sei realmente.
Non mi importa del tuo passato, non mi importa nulla, piuttosto, ora, mi importa di guardare al futuro.

Vorrei però che ti restasse sempre ben impressa nella mente una cosa: senza il tuo passato non saresti mai arrivato
…qui.
Qui dove sei ora, e nonostante tutta la sofferenza che c’è stata, la vedo come la più grande delle conquiste. La vittoria più bella.


Mi piacerebbe ricominciare dalle origini quando tornerai a Parigi.
Mi piacerebbe rinascere dalle ceneri del nostro passato e guardare avanti verso il futuro, immaginando ciò che saremo o che potremmo essere.
 

Piacere, sono Marinette Dupain-Cheng e mi sono innamorata di te in un giorno di pioggia. E tu...?


PS: Ormai lo sai, ma voglio essere io a dirtelo in questo nuovo inizio: io sono ladybug.


Marinette.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Laviestar