-Certo che è proprio un gran pezzo di figo!- Maria guardava dalla finestra della sua stanza, oltre la piscina, nel giardino dei vicini. Sapeva benissimo di chi stava parlando, James, uno dei due gemelli che abitavano nella villetta a fianco a lei, stava riordinando il giardino, lo aveva notato pochi minuti prima che arrivassero le sue amiche, ed era rimasta incantata ad ammirare quella sinfonia di muscoli perfetti che spuntava dalla maglietta. Decisamente era diventato un gran figo! Peccato che non si parlassero più da anni.

-Sarà anche un bel ragazzo, ma non è certo un bravo ragazzo!-Aveva commentato Mia, acida, odiava James, non lo aveva mai potuto sopportare.

-Infatti, Maria, smettila di fissarlo vieni a studiare!-

Tutti erano convinti che James fosse il cattivo ragazzo, quello da cui le madri mettono in guardia e le figlie, eppure, lei lo conosceva da quando erano bambini, e sapeva che non era così! Poi era bello, così bello da lasciare senza fiato, con quegli occhi così particolari, d'un blu talmente scuro da sembrare neri, eppure così luminosi!

-Scommetto che non hai neppure il coraggio di dirgli Ciao!-

-Ma la vuoi finire Maria?- Certo che aveva il coraggio di salutarlo! Lo salutava ogni mattina, lui era sempre il primo ad arrivare davanti al cancello della scuola ancora chiuso. Lo trovava sempre lì come se la aspettasse, quando scendeva dall'auto di suo padre, la borsa a tracolla piena di libri che gli pendeva su un fianco, il viso immerso in un libro. "Ciao James" gli sussurrava, lui alzava gli occhi dal libro solo un istante, per sorridere e rispondere con un semplice "Ciao Isy", poi si tuffata nuovamente nella lettura, un veloce scambio di battute e nient'altro. Non come quando erano amici e passavano ogni momento assieme, prima che lei gli dicesse di non rivolgerle più la parola. I suoi occhi si erano riempiti di lacrime del giorno, ma non l'aveva più disturbata.

-Perché dovrebbe andare a salutarlo?- Aveva chiesto Mia, aggrottando la fronte. Era stata lei a chiederle di farlo, di scegliere, se voleva essere sua amica avrebbe dovuto allontanare James. Lui non le piaceva.

-Perché dici? Ma lo hai visto bene? È bello da fare schifo!-Non era solo bello, gli altri non lo notavano, ma lei sì! Lei lo sapeva che tutte le settimane andava a trovare la sua nonna, alla casa di riposo, lei lo vedeva uscire, tutti i giovedì, per andare a servire alla mensa dei poveri...

-Se ti piace, tanto, perché non ci parli tu?- Mia si stava arrabbiando.

-No grazie! Magari poi finisco come Andrea!-

Ecco! Quello sì che avrebbe fatto infuriare Mia! La loro compagna Andrea, aveva raccontato a tutti di essere uscita con James e, quando lei gli aveva chiesto di fermarsi, lui non lo aveva fatto!

-Andrea dice una marea di stupidaggine!- Era intervenuta, non poteva sentirle certe cose! L'aveva vista Andrea, la sera in questione, uscire dalla casa dei vicini a braccetto con Artur, il gemello di James! Mentre il ragazzo era rimasto a casa tutta la sera, la finestra della sua stanza era proprio di fronte a quella della camera di lui. Non che lei avesse passato la serata fissandolo mentre lui leggeva, con le gambe incrociate, in una posizione che lo faceva sembrare ancora più delizioso.

Era come tutte le altre volte, lei lo aveva notato spesso, quando Artur combinava qualche casino, era sempre James a prendersi la colpa, d'altronde erano così simili che era facile confonderli.

Artur sì che era veramente "cattivo" non avrebbe saputo come altro definirlo, ma c'era una freddezza in quel ragazzo, che le metteva i brividi ogni volta che ci parlava... con James invece...

-Anzi, sai che ti dico? Adesso vado a parlarci!- Non le interessava quello che avrebbero pensato, che Mia non le rivolgesse più la parola, se credeva, quel ragazzo le piaceva, era dolce e gentile, e non lo avrebbe più ignorato per far piacere a loro!

-Ciao... James- Lui l'aveva guardata, stupefatto

-Le tue amiche ti stanno guardando, non hai paura che ti vedano parlare con me?

-No!- lui aveva sorriso, e lei aveva capito: era la scelta giusta.

-Posso aiutarti?- Gli aveva chiesto lei, indicando le piante che stava sistemando.

-No!- Aveva risposto lui, guardandola come se fosse il più raro dei tesori -Mi hai già dato tutto quello che desideravo-