I tuoni scatenavano una forte tempesta che si sarebbe abbattuto su tutto il borgo.
lo sguardo indagatorio di Klaus avevano frenato troppo tardi l’istinto di un vampiro che ce ‘aveva con il mondo.
< Damon! Che cos’hai fatto?! >
< L’amore per questa donna è tutto per me > si scusò Damon con voce interdetta < Lei è… >
ma quando il soggiogamento di Elena interruppe i pretesti diabolici del vampiro, Klaus sapeva che nemmeno lui era al sicuro.
Svegliandosi come da un coma o da un sonno che la teneva incatenata, appena Elena vide il corpo di Matt non poté che piangere dalla disperazione.
il suo sangue sgorgava su tutto il corpo e il povero uomo non ebbe nemmeno la forza di dire le sue ultime parole.
< Matt! Svegliati! >
Il loro amore era finito per sempre e la vergogna di Damon stava salendo sempre più velocemente.
Il diavolo impetuoso che era in lui aveva distrutto una vita che il suo giudizio aveva definitivamente offuscato con i suoi dannati propositi e quella volta si sarebbe sentito da solo.
Klaus, che non voleva veder scatenare l’ira di un’umana, sapeva bene che il segreto della famiglia Salvatore non sarebbe durato per sempre.
< he cos’hai fatto?! >
< Io… non volevo… >
< L’hai ucciso! Come hai potuto?! >
< Elena, lui ti stava rendendo la vita impossibile. >
< Tu non puoi conoscermi, Damon! Appena il mio sguardo ha incrociato il tuo, la mia vita è cambiato repentinamente: non sono più la stessa e la libertà che mi dici di conquistare, è solo il pretesto di cadere in un oblio senza fine. >
Avvicinandosi a lei per cercare di sentire quel calore dimenticato, Elena cadde a terra cercandosi di difendere malamente.
< Stai lontano da me! Sei un mostro! >
< I vampiri hanno solo bisogno di compassione > replicò Damon con voce rotta < Tu mi hai ridato la voglia di vivere. Non puoi tenermi lontano per sempre. >
< Sei solo una creatura che non sa che cosa significa vivere. La tua arroganza e la tua maledizione finirà per distruggere la vita di questi abitanti. >
Mentre i temporali sferzavano malamente il cielo, Damon non gli era mai capitato di sentirsi così.
Sentendosi mancare di rispetto da una ragazzina che ormai vedeva come la sua più grande condanna, la sua indole di assassino stava prendendo ancora il sopravvento.
Cercando di prenderla per la gola e ucciderla come aveva fatto con il suo ragazzo, toccò a Stefan fermare tutta questa follia.
< Adesso smettila, Damon. Stai esagerando. >
< lasciami andare, Stefan! >
< La tua indole maledetta non può finire di perdonarmi. Non lo posso permettere. >
Allontanandolo con la forza, la giovane donna non riusciva a capire che cosa stava succedendo.
Bagnata fradicia mentre il dolore era incolmabile, la sua dannazione era ormai legata a vita a quel luogo, piangendo dalla disperazione per una perdita che non sarebbe mai stata colmata.


Impalato sulla croce in attesa del suo giudizio, Damon si dimenava dal dolore mentre il suo sangue maledetto stava sgorgando dai suoi polsi.
< Hai osato scatenare la collera di tutti i vampiri che ci hanno sempre protetto > cominciò a dire Stefan < Hai osato distruggere il nome della nostra famiglia legata a secoli di storia mentre la maledizione non ci ha mai abbandonato. E tutto per colpa tua. >
< No, fratello! Non capisci che il male più profondo è Klaus e non io?! >
< Lui non ha soggiogato quella povera ragazza e ucciso il suo amato. Tu non puoi permetterti di rovinare le vite degli esseri umani a tuo piacimento… Non fare agli altri ciò che non vuoi essere fatto a te. >
Dimenandosi con grida di dolore e di rabbia, Damon si sentiva afflitto come non mai mentre la sua voglia di rivalsa sarebbe stata messa a dura prova dalla presenza di Elena giunta fino in cima alla rocca a godersi il suo male più profondo.
Ma la giovane donna non era del tutto sola: gli occhi iniettati di sangue di Klaus si sentivano come appagati e benedetti per la fine ingloriosa che avrebbe portato la fine dei Salvatore in un’epoca nascosta dai mali più profondi dove gli abitanti continuavano ad essere ignari di tutto quello che gli circondavano intorno.