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Autore: _SbuffodiNuvola_    25/02/2022    1 recensioni
“-Gray? -esclamò, sorpresa.
Il mago del ghiaccio fece un cenno con la mano: -Ciao Lucy.
Lei lo fissò. Che ci faceva lì? Si erano visti alla Gilda nemmeno due ore prima!
-Ehm… ho bisogno di una mano. -disse Gray intuendo il suo dubbio. Si grattò la nuca: -Però alla Gilda non potevo parlartene. Posso… ehm… entrare?”
One shot senza spoiler che vede protagoniste la Nalu e la Gruvia, con Gray che chiede un consiglio a Lucy su dove dovrebbe portare Lluvia per un appuntamento e Lucy che cerca di trovare idee per il suo nuov romanzo.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Love advice



Lucy stava fissando la punta della penna da almeno mezz’ora. Perché durante le missioni le venivano in mente così tante idee ma poi, quando doveva metterle per iscritto, le scomparivano dalla testa come per magia? Le piaceva scrivere, anzi, amava scrivere. Però, quando le capitavano quei famigerati “blocchi dello scrittore”, per poco non decideva di appendere la penna al chiodo e rinunciare al suo sogno di pubblicare un romanzo.

Che diamine. Di solito era così brava quando si trattava di scene romantiche! Le veniva un’idea dopo l’altra senza nemmeno sforzarsi di pensare e stando a contatto con Natsu così tanto tempo aiutava le sue fantasie. 

Cioè.

Non è che si facesse fantasie su Natsu, però ultimamente il suo amico compariva nei suoi pensieri un po’ troppo spesso. 

E non è che le facesse qualcosa di male, anzi. Ringraziava il cielo che fosse proprio lui, anche se poi quando lo vedeva alla Gilda o in missione, con addosso il gilet che copriva solo in parte il petto allenato, doveva cancellare quello che aveva sognato poco prima, o sarebbe morta d’imbarazzo.

Ma questa volta, purtroppo, non poteva contare su Natsu perché il personaggio che doveva descrivere non era quello ispirato a lui. Segretamente, aveva deciso di ispirare il romanzo alla sua vita alla Gilda, cambiando l’ambientazione e inserendo qualche storia romantica qua e là. Sapeva che Mirajane avrebbe apprezzato e che avrebbe sicuramente riconosciuto anche sé stessa nel personaggio con cui la protagonista (spoiler: Lucy) si confidava riguardo la sua cotta per un certo ragazzo (spoiler: Natsu). 

Lucy aveva capito che per quel ragazzo così dolce e dannatamente ottuso i suoi sentimenti erano diversi dalla semplice amicizia. Non sapeva se fosse effettivamente amore, ma…

Il campanello suonò, distogliendola dai suoi pensieri. Fissò ancora una volta il foglio, poi lasciò la penna nel calamaio e andò ad aprire. 

-Gray? -esclamò, sorpresa.

Il mago del ghiaccio fece un cenno con la mano: -Ciao Lucy. 

Lei lo fissò. Che ci faceva lì? Si erano visti alla Gilda nemmeno due ore prima!

-Ehm… ho bisogno di una mano. -disse Gray intuendo il suo dubbio. Si grattò la nuca: -Però alla Gilda non potevo parlartene. Posso… ehm… entrare?

Lucy sbattè le palpebre. Non lo aveva mai visto comportarsi così. Sembrava imbarazzato e… beh, le faceva tenerezza.

-Certo. -e si fece da parte per lasciarlo entrare. 

Lo fece accomodare sul letto, mentre lei si sedette sulla sedia della scrivania, dov’era poco prima. Sistemò le pagine del romanzo, giusto per non far leggere niente all’amico, e gli sorrise.

-Come posso aiutarti? -gli chiese. 

-È per un amico, in realtà. -specificò Gray, anche se non le sfuggì il rossore che gli stava colorando le guance. -Vedi, lui pensa di essere innamorato di una ragazza, ma non è sicuro di ciò che prova realmente. Vorrebbe invitare questa ragazza ad uscire, tipo per un appuntamento, per chiarirsi le idee.

-E questo tuo amico ha qualche idea? -domandò Lucy.

-Beh… sa che a quella ragazza piacerebbe provare la cioccolata che fanno al ristorante che ha appena aperto poco lontano da qui. -rispose lui, arrossendo ancora di più. 

-Quindi vorrebbe provare a portarla lì?

Gray annuì: -Pensi che come primo appuntamento sarebbe carino?

-Non so, dipende da questa ragazza. Puoi dirmi qualcosa su di lei? -chiese ancora lei. Aveva capito che in realtà non c’era nessun “amico”. Era palesemente Gray il ragazzo in questione. E la ragazza? Chi poteva essere se non Lluvia?

Lucy aveva capito da un pezzo che sotto sotto Gray aveva una cotta per Lluvia. Come Mirajane e altre ragazze nella Gilda, aveva notato che gli sguardi di Gray verso la maga dell’acqua erano più ricorrenti di prima e non solo. Tutte le volte che Lluvia si sedeva con loro, cosa che accadeva molto spesso ultimamente, Gray si agitava. Diventava leggermente rosso in viso e si tormentava le mani sudate, asciugandole di nascosto sui pantaloni, le poche volte in cui non se li toglieva, sotto al tavolo. 

E Lucy sapeva benissimo che Lluvia voleva andare in quel ristorante proprio insieme a Gray. Tutti erano a conoscenza della cotta madornale che aveva per il mago, ad eccezione di quest’ultimo, che pensava fosse solo un’ossessione passeggera.

Ehhh, maschi.

-Beh… Vedi, lei… -balbettò Gray guardando altrove. Lo aveva messo in crisi, segno che le sue supposizioni erano corrette. Il mago del ghiaccio era lì per parlare di Lluvia.

-Come si sente quando è con lei? -lo aiutò Lucy, dolcemente.

Gray fece un piccolo sorriso: -Forse dire che è nervoso è poco. Sai, quando la vede il cuore gli batte all’impazzata e gli manca il respiro. Gli basta averla vicino e sentire il suo profumo per non capire più nulla. -disse. Si guardava le mani, sicuramente pensando a Lluvia. Lucy sorrise. Gray non dimostrava mai ciò che provava, ma sotto sotto aveva un gran cuore. Sopratutto se si trattava delle persone che amava.

-E la ragazza? Com’è? -chiese ancora lei.

Gray ridacchiò: -Matta da legare.

Lucy si mise comoda sulla sedia: -Cavoli. Sei proprio cotto di Lluvia, eh? -disse.

Il mago fece uno sbuffo che somigliava a una risatina: -Si nota così tanto?

-Natsu non lo ha capito e nemmeno Happy, ma le ragazze se ne sono accorte. Kana ha proposto una scommessa, ma non ho voluto partecipare. -rispose lei. -Per quanto riguarda Gajeel e gli altri… non so. Ma non sono tutti così stupidi…

Gray si passò le mani sugli occhi, poi tra i capelli scuri, sospirando sconsolato.

-Ma non preoccuparti. Non credo che Lluvia se ne sia accorta… anche se ti sta sempre appiccicata. -aggiunse Lucy. -Io penso che sia una cosa carina portarla in quel ristorante, non è nemmeno un posto troppo romantico. È perfetto per un primo appuntamento. 

-E cosa dovrei dirle? Non posso mica invitarla così su due piedi…

-Dille che l’hai sentita parlare della cioccolata che preparano lì e che ti ha incuriosito. Poi proponile di andare insieme. Accetterà di sicuro.

-Lo credi?

Lucy lo fissò per un attimo. Possibile che fosse così cieco da non accorgersene? 

-Gray. Hai idea di quello che Lluvia prova per te? -gli chiese, trattenendosi dall’alzarsi per tirargli un pugno.

-D-Dovrei? -balbettò lui spaventato dall’improvviso cambio d’umore dell’amica.

La maga degli Spiriti Stellari sospirò, imponendosi di rimanere calma. Magari era solo questione di tempo e quell’appuntamento avrebbe fatto capire a Gray come stavano le cose. Doveva solo portare pazienza.

-Lasciamo stare. Vai da Lluvia e chiedile di uscire. Muoviti. -ordinò alzandosi in piedi e facendogli segno di uscire da casa sua con le mani. 

Gray rimase immobile per qualche secondo, poi le sorrise. Si alzò dal materasso e si diresse verso la porta.

-Vado. -disse. -Grazie. 

-E di che? Vai!

-Non dirò niente a Lluvia. Per evitare fraintendimenti.

-Sì, va bene. Muoviti però.

Il mago del ghiaccio uscì, ma prima di chiudere la porta tornò dentro: -E se hai bisogno di aiuto con Natsu, fammi sapere. 

Le guance di Lucy raggiunsero una tonalità che si abbinava perfettamente alle fiamme che il sopracitato mago del fuoco poteva creare, ma trovò il coraggio di fare un sorrisetto: -Ti ho aiutato con Lluvia, secondo te non posso farcela da sola?

Lui fece spallucce: -Sai com’è, magari ti serve che gli faccia un bel discorso. Da uomo a uomo.

-Per quello posso chiedere ad Elfman.

-Stai insinuando che non sono un uomo?

Lucy rise: -Muoviti. 

Gray sorrise, poi salutò e uscì, chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

Due ore dopo, Lucy cercava disperatamente di buttare giù qualche frase per quel maledetto romanzo. Ma dove stava sbagliando? Che aveva il mondo contro di lei?

Se hai bisogno di aiuto con Natsu, fammi sapere.

Maledetto Gray. Lo aveva aiutato con Lluvia e quello era il ringraziamento? Oh, ma lei si sarebbe vendicata. Eccome se si sarebbe vendicata!

Ma per il momento doveva solo concentrarsi su come far tornare a casa dopo il ballo il giovane lord ispirato a Gray e, soprattutto, a come farlo incontrare con la dama che era praticamente la copia di Lluvia.

Ancora una volta venne però distratta dal campanello che suonava.

Rimise la penna nel calamaio e andò ad aprire, trovandosi davanti…

-Lluvia? -esclamò. -Che ci fai qui?

-Lluvia ha bisogno di aiuto. Gray-sama ha chiesto a Lluvia di uscire! -fece Lluvia tutta contenta. Aveva pure gli occhi a cuoricino.

Lucy fece un sorriso: -Sono contenta per te! -disse, sinceramente sollevata. Allora Gray ce l’aveva fatta. 

-Vuoi dirmi com’è andata? -chiese alla ragazza dai boccoli celesti, che annuì. Così si accomodarono in casa, sedute attorno al tavolino da caffè che Lucy teneva in mezzo al salotto. 

-Lluvia stava parlando con Gajeel-kun, alla Gilda, quando Gray-sama si è avvicinato al loro tavolo e ha chiesto a Lluvia di seguirlo fuori. -iniziò a raccontare la maga dell’acqua, mentre Lucy le versava del tè, preparato poco prima mentre non sapeva come continuare il romanzo. -A Lluvia è sembrato strano. Se Gray-sama doveva dirle qualcosa poteva farlo davanti a Gajeel-kun. Così gli ha chiesto cosa dovesse dirle e lui le ha subito chiesto se le andasse di andare insieme al nuovo ristorante che ha appena aperto qui a Magnolia.

-Caspita, Lluvia! Sono contenta per te! -disse Lucy. -Gray è stato carino a proportelo.

-Ha anche detto a Lluvia che è stata lei a incuriosirlo. L’ha sentita parlare della cioccolata. -Lluvia rise. -E Lluvia sa che Gray-sama è goloso, quasi quanto Natsu-san!

Anche Lucy rise. Sì, Lluvia aveva proprio ragione. Quei due si abbuffavano di dolci non appena ne avevano l’occasione.

-Quindi andrai da sola con Gray, eh? Sei contenta?

-Lluvia non vede l’ora! Però… ha bisogno di una mano. Non sa come vestirsi e l’appuntamento è stasera, per cena. Per questo è venuta qui. -Lluvia prese una ciocca di capelli e si mise a giocarci. -Potresti aiutare Lluvia? 

-Ma certo che posso! -Lucy si alzò in piedi. -Andiamo a fare shopping!

 

 

Lluvia si guardò allo specchio e rimase a bocca aperta. Era veramente lei quella? 

Non credeva di poter essere così carina. Lucy doveva aver fatto qualcosa di magico per davvero, perché era successo un miracolo! 

Dopo un giro interminabile per le strade di Magnolia, Lluvia aveva preso un abito blu non troppo elegante e Lucy lo aveva abbinato a delle scarpe con tacco del medesimo colore. Poi, l’aveva aiutata ad acconciare i capelli in boccoli che le ricadevano sulle spalle pallide e le aveva messo un filo di trucco per risaltare gli occhi blu. 

E adesso Lluvia si stava guardando allo specchio, incredula. 

-Che ne pensi? -le chiese Lucy, in piedi dietro di lei, sorridendole. -Non sono molto brava ad acconciare i capelli, ma…

-Lluvia è bellissima. -disse Lluvia, interrompendola. Si voltò verso la maga degli Spiriti Stellari e le prese le mani: -Lluvia ti ringrazia tanto!

-Non c’è di che. Mi ha fatto piacere. -la bionda guardò l’orologio che l’amica teneva in camera. -È quasi ora. Gray verrà qui a prenderti?

Lluvia annuì.

-Allora io vado. Buona serata. -disse Lucy recuperando le sue cose. -Ci vediamo domani. E ricordati che voglio sapere tutto.

La maga della pioggia annuì, sentendosi arrossire, poi, quando Lucy uscì, tornò a guardarsi allo specchio. 

Sarebbe piaciuta a Gray-sama? Forse, pensandoci bene, quel vestito non era adatto a lei. Risaltava troppo il sedere? O forse era troppo scollato? E se a Gray-sama non fosse piaciuto l’abbinamento delle scarpe o i capelli di Lluvia?

La ragazza si impose di mantenere la calma. Lucy le aveva assicurato che Gray-sama avrebbe apprezzato. Non era un tipo di troppe pretese, lui. 

Si mise il cappotto azzurro, preso quel pomeriggio, poi si sedette sul letto, in attesa. Mancavano dieci minuti e l’ansia iniziava a crescere. Finalmente aveva avuto ciò che desiderava da… da quanto? Giorni? Mesi? Anni?

Ma non era quello il punto. Aveva un appuntamento proprio con il ragazzo che le aveva salvato la vita, fin dal primo giorno in cui lo aveva visto. L’aveva liberata dalla maledizione della pioggia e le aveva fatto vedere il sole. Lluvia non lo avrebbe mai ringraziato abbastanza…

Qualcuno bussò e il cuore della ragazza perse un battito.

Eccolo. Gray era arrivato… e anche in anticipo!

Lluvia si alzò dal letto, si guardò un’ultima volta allo specchio e aprì la porta. Gray era lì, come in tutti i suoi sogni. Ma quello non era un sogno. Gray, con addosso una maglietta a collo alto viola e giacca e pantaloni neri, era lì per davvero e la guardava gli occhi spalancati.  

-Ciao. -le disse dopo aver scosso la testa come per risvegliarsi da una trance. -Pronta?

-Ciao. -rispose lei, rossissima. Dovette trattenersi seriamente dal saltargli al collo e abbracciarlo stretto e annuì: -Lluvia è pronta.

-Allora possiamo andare. -le fece segno con la testa verso l’uscita di Fairy Hills. 

Lluvia chiuse la porta e s’incamminarono, insieme… in un silenzio imbarazzato. 

La maga dell’acqua non sapeva se fosse il primo appuntamento per Gray, ma per lei lo era di certo. Non aveva mai avuto un ragazzo (a parte Bora, ma era un capitolo della sua vita che avrebbe voluto dimenticare) e non era mai uscita nemmeno con amici, anche perché, prima di Fairy Tail, il suo unico amico era Gajeel.

Gray invece? Era un bel ragazzo, era impossibile che non fosse mai uscito con nessuna.

-Ti sta molto bene questo abito.

-LLUVIA NON È MAI USCITA CON NESSUNO.

-Cosa?

-Cosa?

Lluvia si voltò di scatto verso il mago del ghiaccio, che la guardava. Le aveva fatto un complimento? Aveva sentito bene?

-Che hai detto? -le chiese lui alzando un sopracciglio.

-Ehm… c-che Lluvia non è mai uscita con nessuno… -rispose in un sussurro. Gray sorrise, dolce: -Perché, tu pensi che io sia mai uscito con qualcuna? Mi segui ovunque e non sai questo di me? 

Lluvia era certa di aver raggiunto un colore molto simile a quello dei capelli di Erza. Distolse lo sguardo dal viso del mago. 

-Lluvia non voleva curiosare nella tua vita privata. -si giustificò iniziando a tormentare una ciocca di capelli. Nel frattempo avevano raggiunto il parco poco distante dalla Gilda. 

Gray fece spallucce: -Non che abbia qualcosa da nascondere. Chiedimi pure, se vuoi.

La maga della pioggia sentì il fumo uscirle dalle orecchie, come una locomotiva a vapore. Il cappotto che aveva preso con Lucy era diventato troppo pesante per i suoi gusti. Eppure era febbraio, non faceva troppo caldo…

-Gray-sama, ti sei mai innamorato di qualcuno? -si azzardò a chiedere.

Gray ci pensò su: -Da bambino avevo una cotta per la mia maestra, Ur. La classica cotta infantile. -disse. -E poi… quando Erza è arrivata alla Gilda, mi sono preso una sbandata per lei. Altra cotta infantile. Nient’altro. 

Lluvia aveva appena sentito che quelle erano solo cotte passeggere, ma non poté fare a meno di sentirsi gelosa nei confronti di Erza. 

-E adesso? Non ti piace nessuna ragazza? 

Il mago del ghiaccio sbuffò in una risata, ma a Lluvia non sfuggì il rossore sul collo e delle orecchie.

-Sai, forse sì.

 

 

Gray non sapeva esattamente quando Lluvia aveva iniziato a piacergli. Ma non a piacergli nel senso di trovarla carina come ragazza, intendeva proprio piacergli, della serie “non vedo nessun’altra ragazza all’infuori di lei”. 

Erza o Lucy erano belle e anche Wendy sarebbe diventata una bella ragazza, ma Lluvia… Dio. Gray la trovava più che bellissima, a prescindere da come fosse vestita, che fossero in battaglia o alla Gilda, in estate o in inverno.

E vederla così, seduta di fronte a lui al tavolo del ristorante, con addosso quel vestito blu che le stava benissimo e le labbra leggermente sporche di cioccolata… il suo cervello si azzerò.

Stava lottando contro la sua forza di volontà per impedirsi di prendere un tovagliolo e pulirle le labbra (se non di pulirgliele con le sue, di labbra) e Lluvia non aiutava. Lo guardava con i suoi occhioni blu e arrossiva sotto il suo sguardo in un modo più che adorabile. 

-Oggi c’era un bel sole, vero? -chiese lui per riuscire a distrarsi.

“Il meteo? Dannazione, Fullbuster. Ma che hai in quel cervello?” si rimproverò.

Lluvia annuì: -Ha ricordato a Lluvia il primo incontro con te. 

Gray arrossì e si schiarì la voce. Se lo ricordava bene anche lui, quel fatidico primo incontro. Lluvia lo aveva quasi ammazzato con l’acqua bollente. Per non parlare dell’imbarazzo quando per sbaglio le aveva toccato il seno! 

Aveva subito pensato che fosse una ragazza particolare e lo aveva incuriosito. Poi era entrata nella Gilda e aveva avuto modo di conoscerla meglio, anche perché gli stava sempre attaccata, scoprendo lati di Lluvia che non si immaginava nemmeno. Forse era stato durante uno di quei momenti che aveva capito che la maga dell’acqua gli piaceva…

-A proposito di oggi. Lluvia ha visto Mirajane-san e Luxus-san insieme, a passeggiare nel parco. -disse Lluvia. -Lluvia sa che quei due hanno una certa intesa.

-Oh, davvero? Era poi ora. -commentò Gray. -Si facevano gli occhi dolci da secoli. 

-Lluvia pensava che Luxus-san ricambiasse Freed-san però.

-Lo pensava metà della Gilda in realtà. 

-Davvero? Lluvia non se ne era accorta.

Gray bevve l’ultimo sorso di cioccolata. Notò che Lluvia stava guardando fuori dalla finestra, così seguì il suo sguardo.

-Ci sono le stelle. -osservò la ragazza.

-Vuoi vederle meglio? -domandò lui. -So dove andare, se ti va.

Ok, o Lluvia aveva il potere di renderlo romantico e dolce o Gray non capiva cosa gli stesse succedendo.

Lluvia aveva gli occhi che le brillavano: -A Lluvia piacerebbe! -esclamò tutta contenta. Era la stessa espressione che aveva fatto quel pomeriggio, quando le aveva proposto di andare al ristorante insieme.

-Allora aspettami qui. Vado a pagare. -disse il mago del ghiaccio alzandosi dalla sedia. 

-Ma…

-Un vero uomo offre la cena ad una signorina. Elfman me lo ha ripetuto fino a quando non sono venuto a prenderti. -Gray le fece segno di rimanere seduta e andò alla cassa per pagare. Se doveva stare ancora con Lluvia e il suo faccino adorabile, allora era disposto a pagare anche trenta cene.

 

 

-Ecco. Siamo arrivati. -annunciò Gray quando raggiunsero la cima di una delle colline di Magnolia. Da lì, le stelle si vedevano benissimo e si godeva di una vista mozzafiato sulla città. 

Lluvia lo affiancò e, appena vide il panorama, rimase a bocca aperta, facendo intenerire Gray. Quella ragazza aveva spesso dei comportamenti che la facevano somigliare a una bambina, ma il mago la trovava adorabile.

-Ma è bellissimo! -esclamò Lluvia. 

-Te l’avevo detto, no? Vieni, sediamoci su quella panchina. 

E così fecero, uno di fianco all’altra. Erano così vicini che Gray sentiva benissimo il profumo di lei, tanto che gli faceva girare la testa. Ma non perché fosse troppo forte.

-Una stella cadente! -fece lei indicando il cielo. Non si era accorta che lui la stava guardando fin da quando erano arrivati lì. Il viso pallido illuminato dalla luce tenue della luna e dei lampioni la facevano sembrare quasi eterea, come un angelo sceso sulla terra. 

La vide chiudere gli occhi per qualche secondo e poi riaprirli. 

-Lluvia ha espresso un desiderio. -disse. -Ma non lo dirà, sa che porta sfortuna.

-Sei superstiziosa. -osservò Gray. 

-A Lluvia piacciono queste cose.

Lui sorrise e scosse la testa, divertito, poi raccolse tutto il coraggio che aveva e le prese entrambe le mani, così che lei si voltasse a guardarlo. Non appena i suoi occhi incrociarono quelli di lei, però, gli si seccò la gola. Contrariamente a Lucy, non era affatto bravo con le parole e il fatto che dovesse dichiararsi alla ragazza che gli piaceva non aiutava proprio. 

Così decise di iniziare con un semplice: -Sono stato davvero bene con te.

Lluvia arrossì: -Anche Lluvia è stata bene con te, Gray-sama. Anche se, quando è con te, Lluvia sta sempre bene.

Gray iniziò a sentire caldo e dovette trattenersi dallo spogliarsi come suo solito. Stranamente quella sera non era ancora successo. 

Le accarezzò il dorso delle mani con i pollici. Aveva la pelle così morbida…

-Lluvia, io… ehm… -balbettò più imbarazzato che mai. Dannazione, perché era così difficile? Doveva solo dirle tre parole, “Tu mi piaci”. Fine. 

Ma allora perché aveva quel groppo alla gola? Dannazione, la rendevano così facile nei libri. Forse avrebbe dovuto chiedere aiuto a Lucy anche per quello. 

Ma sicuramente Lucy gli avrebbe detto la classica frase “Sii te stesso”. Ormai la conosceva.

-Gray-sama? -lo chiamò Lluvia, preoccupata per il suo silenzio. A quel punto, Gray mandò a quel paese le dichiarazioni d’amore fatte bene: prese il viso di Lluvia fra le mani e la baciò dolcemente.

Che cosa provò? Non lo seppe definire nemmeno lui. 

Però stava baciando Lluvia. Era tutto ciò che importava.

-Gray-sama… -disse lei quando si separarono.

-A Gray piace Lluvia. E anche tanto. -fece lui, imitando il modo di parlare di lei. Le guance di Lluvia si colorarono di rosso per l’ennesima volta quella sera e la maga si coprì il viso con le mani. Però, pensò Gray ridacchiando, ne era valsa la pena. 

 

 

Natsu non seppe esattamente cosa lo svegliò: la luce della lampada o la sensazione di sentirsi osservato? 

Probabilmente la seconda, visto che, quando girò la testa, notò Lucy, seduta alla scrivania poco distante, che lo fissava. Appena si accorse di essere stata colta in flagrante, la maga degli Spiriti Stellari arrossì e si voltò, dandogli la schiena.

-Luce, che stai facendo? -chiese Natsu strofinandosi gli occhi infastiditi dalla luce della lampada che la ragazza teneva sulla scrivania.

-Ehm… niente. Niente. Torna a dormire. -rispose Lucy. 

Il mago guardò l’orologio appeso al muro, che segnava le 3 di notte.

-Sai che ore sono? -domandò.

-Sì, lo so. Ma è una cosa che devo fare adesso, se no… -Lucy non completò la frase. 

Natsu sospirò, ormai completamente sveglio. Anche quella sera si era intrufolato a casa di Lucy, addormentandosi praticamente subito sul divano. Forse si era abbuffato troppo a cena, ma non poteva certo dire di no alle torte di Mirajane! 

Comunque, Lucy non si era lamentata troppo, anche perché stavolta lui le aveva occupato il divano al posto del letto. Non aveva nemmeno protestato quando aveva visto Natsu e Happy entrare dalla finestra. Cosa alquanto strana.

Facendo attenzione a non svegliare Happy, Natsu si alzò dal divano, sbadigliando. Si avvicinò a Lucy, impegnata con… qualsiasi cosa stesse facendo. Era in pigiama e aveva i capelli spettinati, ma a Natsu piaceva sempre e comunque.

Ehm. Cioè.

Che si fosse preso una cotta per Lucy gli era ormai chiaro come il sole e Happy gli diceva, ad ogni occasione buona, di confessarle tutto. E il dragon slayer ci aveva provato, ma puntualmente qualcosa andava storto e non riusciva nel suo intento. Che il destino volesse inviargli segnali sul fatto che lui e Lucy non sarebbero stati bene insieme?

Tutte le volte, poi, si chiedeva se lei lo ricambiasse. Aveva una paura folle di essere solo un amico per la maga e forse era proprio questo a frenarlo maggiormente.

-Ma stai scrivendo a quest’ora? -le chiese, vedendo i fogli scarabocchiati e la penna tra le mani della giovane.

-Ho avuto un’idea e non posso aspettare domani.

-Non stavi dormendo?

Lucy non rispose, così Natsu allungò il collo per cercare di leggere qualcosa. Riuscì nell’intento con qualche frase e ciò che lesse lo fece arrossire: Lucy aveva descritto un ragazzo che dormiva su un divano e la descrizione era spaventosamente simile a… beh, a lui.

-Luce, ma quello sono io? -domandò. Lucy si affrettò a coprire i fogli.

-E-Ehm… no, no. Io stavo solo… -riuscì a balbettare prima di voltarsi verso di lui completamente rossa in viso. Fu così che Natsu si ritrovò a poco meno di due centimetri dalle labbra di Lucy che, per qualche assurdo motivo, non si mosse di un millimetro. 

Rimasero a guardarsi per qualche secondo, che a Natsu sembrarono secoli. Il tempo sembrava essersi rallentato e al dragon slayer sembrò quasi di riuscire a vedere tutte le più piccole pagliuzze di colore all’interno degli occhi di Lucy. 

Poi, come attraversati da una scossa elettrica che Luxus poteva solo accompagnare, si allontanarono di scatto l’uno dall’altra. 

-Scusa.

-Niente, non preoccuparti. Avevi ragione, è tardi. Meglio se torniamo a dormire. 

Fu questione di un attimo. Lucy, che si era alzata in piedi, perse l’equilibrio inciampando nei suoi stessi piedi. Natsu la prese per il polso per evitare che cadesse malamente sul pavimento, ma ci mise un po’ troppa forza e lei gli finì praticamente tra le braccia. Non era la prima volta che si trovavano in quella posizione, ma l’effetto che gli faceva avere il corpo di Lucy contro il suo era sempre uguale: brividi di eccitazione lungo la schiena, il cuore gli batteva forte e il profumo di lei, così dannatamente dolce, che gli riempiva le narici.

-Tutto a posto?

-Sì, ho solo perso l’equilibrio. Grazie. -Lucy gli sorrise e a quel punto Natsu non capì più niente. Lo sguardo gli si posò sulle labbra rosee e leggermente aperte di lei e sui denti bianchi che poteva intravedere. Deglutì rumorosamente. Ah, al diavolo il destino!

-Lucy, posso…

Ma prima che potesse anche solo sognarsi di finire la frase, Lucy si alzò sulle punte quel tanto che bastava per unire le loro labbra. 

E Natsu non capì più niente per davvero. O meglio, aveva capito che la sua solita frase, quelle famose e iconiche quattro parole, potevano descrivere chiaramente quello che stava provando. Era tutto un fuoco per davvero.

Letteralmente, considerando che Lucy fu costretta a spegnergli una piccola fiammella che gli si era accesa sui capelli.

E poi, quando si separarono, fu sempre lei a spegnere la luce sulla scrivania, a prenderlo per mano e a farlo sdraiare sul letto. La maga degli Spiriti Stellari gli si mise accanto e il dragon slayer la strinse a sé, dandole un bacio sulla fronte.

-Natsu?

-Sì?

-Sono tutta un fuoco adesso.

Natsu sorrise: -Non rubarmi le battute.




*angolo autrice*
Rieccomi tornata nel fandom di Fairy Tail con ovviamente la Gruvia e la Nalu. In realtà è la prima volta che scrivo così tanto su Natsu e Lucy e infatti non mi è stato facilissimo 😂 Gray e Lluvia mi vengono più spontanei. Mah, chissà.
L'ultima fanfic che avevo scritto mi era venuta in mente mentre ero intorno all'episodio 76. Questa l'ho pensata mentre ho iniziato la saga dei Giochi Magici (oggi stesso ho visto l'episodio 175). Inutile dire che sclero appena vedo una minuscola scena Gruvia. Li amo (niente spoiler, grazie. Ne ho già avuti un po'). 
Nulla, spero che vi sia piaciuta! Alla prossima! ❤️
_SbuffodiNuvola_

   
 
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