Due, tredici, ventisette ore?
Ti parlano dell’amore, eppure non ti dicono tutto.
E se per te l’amore è una palla giallo-azzurra, poco importa, no?
Ma poi arriva.
Inaspettato: un fulmine a ciel sereno che squarcia l’atmosfera. Terrificante: è il suolo che diventa sabbie mobili.
Distruttivo: perché se ne va.
Rimangono le ombre, sul letto che condividete. Rimangono i ricordi, i pixel sgranati.
Scorgi una massa indomabile di capelli ramati che ti attende al di là del gate: l’attesa è finita.
Scorgi una massa indomabile di capelli ramati che ti attende al di là del gate: l’attesa è finita.
Due, tredici, ventisette ore? A quanti minuti ammontano?
Non importa. Che sia per quella palla giallo-azzurra, o quella massa di capelli, o gli onigiri del tuo gemello: tu, di amare a metà, non ne vuoi proprio sentir parlare.
*Note dell'autrice: difficilissimo rimanere nei margini quando si parla del personaggio di cui scrivi di più. Ho fatto il mio meglio.
Il prompt/citazione era il seguente: "Non so cosa significhi amare la gente a metà, non è nella mia natura. I miei affetti sono sempre eccessivi."
Il prompt/citazione era il seguente: "Non so cosa significhi amare la gente a metà, non è nella mia natura. I miei affetti sono sempre eccessivi."