Nel cuore della notte Will spalanca gli occhi e la bocca, in cerca di un respiro rubato via dalle immagini di quel sogno che continua imperterrito a tormentarlo quasi ogni notte.

La sua bocca sulla sua. Le sue mani sui suoi fianchi.

Il respiro si calma ma non di molto e, facendo attenzione a non svegliare Molly stesa accanto a lui, si alza dal letto per rifugiarsi nel bagno della loro camera.

Il suo sapere, il suo odore.

Will non riesce a dimenticare quell’unica notte di passione che ha passato insieme a Hannibal. L’unica che si è concesso.
La stessa che lo tormenta nei suoi ricordi e nei suoi sogni e che gli fa desiderare cose che non avrebbe dovuto e che non dovrebbe più desiderare ormai, non ora che ha trovato Molly.

Ma l’erezione imprigionata nei boxer ed il sudore sulla pelle raccontano tutt’altro, come se il suo corpo la pensasse diversamente da lui, come se sapesse più cose di Will.

Con un sospiro mesto, appoggiato contro il lavandino e guardandosi allo specchio, Will cede e si infila una mano nei pantaloni per rincorre quel piacere che di notte lo stuzzica senza mai portarlo oltre.

(E se allo specchio è il sorriso beffardo ed eccitato di Hannibal ad accoglierlo, Will non lo rivela a nessuno.)