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Autore: LadySweet    01/03/2022    1 recensioni
Le promesse infrante portano sempre delusioni e rabbia, mettendo a rischio i rapporti personali e facendo vacillare la fiducia nelle persone. E proprio in uno spietato gioco di tradimenti Marinette viene akumizzata. Riuscirà Chat Noir a salvare lei e tutta Parigi senza l'aiuto della sua Ladybug, o le cose si faranno più complicate del previsto?
Liberamente ispirata ad un'animatic trovato in rete, ho deciso di scriverne una piccola storia. Spero che vi piaccia!
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regina del Ballo non risparmiò nemmeno un colpo, tirando fendenti con il suo scettro al povero Chat Noir che non aveva nemmeno il tempo di contrattaccare.
Incassò parecchi colpi durante il primo scontro, e più ne prendeva più capiva che lo scontro diretto non lo avrebbe portato da nessuna parte: doveva usare uno stratagemma.
Ma mentre cercava di pensare a qualcosa vide che la reginetta si era affaticata, e per riprendere fiato gli stava mandando contro i suoi seguaci.
Solo dopo aver colpito per sbaglio Luka capì che fra loro c'erano anche i suoi amici, e in quel momento un'idea tanto folle quanto geniale gli balenò in testa.
Cercò lo scontro prima con i suoi amici, sottraendo a ciascuno di loro il gioiello del Miraculous, e con un attacco a sorpresa, fece sbattere lo scettro di Regina del ballo contro la bolla che teneva chiusi i kwami, liberandoli.
Con il pieno accesso a tutti quei poteri, il ragazzo indossò tutti i gioielli e combinò i vari poteri fra loro per sfinire completamente la sua avversaria e poterla quantomeno immobilizzare. Una volta sottratto anche lo scettro dalle sue mani Chat Noir lo spezzò sperando di vedere comparire i due oggetti malefici, rendendo tutta la storia del cuore una farsa. Ma dallo scettro spezzato non uscì nulla e il ragazzo capì che non poteva più rimandare quello che andava fatto... era arrivato il momento tanto temuto.
< Wayzz, se trovassi il suo miraculous e facessi in modo che si trasformasse, questo annullerebbe l'effetto dell'akuma? >
< Temo di no Chat Noir >
< Ma quando siamo diventati Reflekta, i miraculous ci hanno riportati alla normalità. >
< Perché non eravate voi quelli akumizzati. La presenza di un akuma non le permetterebbe di trasformarsi in Ladybug. E poi non sappiamo nemmeno dove sia >
< Quindi mi stai dicendo che...? >
< Non hai altra scelta. È l'unico modo per salvarla >
< Ma così lei morirà... >
< Si. >
Chat Noir guardò la ragazza davanti a lui tenuta immobile per l'effetto del veleno di Pollen.
Stava davvero per uccidere la ragazza che amava che era in quello stato per colpa sua.
Avrebbe mai potuto vivere con questo senso di colpa per il resto della sua vita? Probabilmente no.
Una vita senza Marinette e il suo buon umore e la sua allegria, senza Ladybug e il suo coraggio... non sarebbe stata vita. Man a mano uno strano pensiero si fece strada nella sua mente.
Se era costretto a privare il mondo della sua Ladybug, avrebbe cancellato per sempre anche Chat Noir, così che altri due potessero prendere il loro posto e iniziare una nuova era di supereroi. Sapeva che molti avrebbero sofferto per la loro scomparsa, che stava portando via una figlia alla sua famiglia che l'amava, e sperava che anche suo padre avrebbe sofferto la sua mancanza.
Ma niente aveva senso senza di lei... ne la scuola, le lezioni di scherma o cinese, ne il fatto di essere Chat Noir... tutto era in qualche modo legato a lei, lo era dal primo giorno che si erano conosciuti e non avrebbe potuto e voluto vivere un solo minuto in un mondo in cui lei non esisteva.
Prese così un lungo sospiro, accarezzò il viso di Marinette, promettendole che sarebbe finita presto.
Poi chiamò il suo cataclisma e con qualche titubanza poggiò delicatamente la sua mano sul petto di lei, mentre calde lacrime scendevano dai suoi occhi.
Nel momento in cui il cataclisma venne in contatto con lei, il corpo di Regina del Ballo iniziò a sgretolarsi rilasciando una farfalla viola e nera, ed una piuma blu.
Chat Noir le racchiuse dentro un barattolo di vetro in modo che non potessero moltiplicarsi, e poi tornò a voltare lo sguardo.
Dove prima c'era Regina del Ballo adesso giaceva il corpo di Marinette: i capelli sciolti, i vestiti strappati in più punti, il volto pallido e lo sguardo vitreo.
Chat Noir annullò la trasformazione e senza proferire parola diede da mangiare al suo kwami. Poi si tolse di dosso tutti i gioielli che aveva, e scrisse un messaggio per Alya in cui le chiedeva di raccogliere i kwami e prendersi cura della Miracle Box finché il nuovo guardiano non fosse giunto.
Sperando che il loro sacrificio avrebbe in qualche modo annullato l'effetto della maledizione. Chiedeva scusa per tutto il dolore che avrebbero provato per loro, ma gli disse di non soffrire troppo perché lui e la sua amata sarebbero stati in un posto migliore, insieme, e avrebbero vegliato sulle loro famiglie ed amici per sempre.
Sistemata la questione, guardò ancora la ragazza senza vita stesa accanto a lui.
< Non temere amore mio, presto saremo insieme. Plagg, grazie di avermi dato la possibilità di vivere tutte queste avventure insieme. Hai portato una ventata di libertà ed allegria nella mia vita, ma soprattutto grazie a te ho conosciuto l'amore della mia vita. >
< Perché ha tutta l'aria di essere un addio? Che hai in testa ragazzino? > chiese il kwami preoccupato
< Non posso vivere senza di lei Plagg, ne con il senso di colpa di averla uccisa due volte.
Perciò si, questo è un addio amico mio. Grazie di tutto! > disse al suo animaletto magico accarezzandogli la testa, e per l'ultima volta pronunciò le parole che lo trasformarono.
Nuovamente nei panni di Chat Noir prese il corpo di Marinette fra le braccia, ma mentre la sollevava dalla tasca della sua giacca cadde qualcosa. Era una scatolina.
Incuriosito Adrien la prese e vide che dentro c'era proprio il miraculous della coccinella.
Quindi lo aveva avuto con se tutto il tempo.
E fu nel vedere quell'oggetto che qualcosa scattò: tante volte aveva sentito dire a Papillon che con i loro due miraculous avrebbe espresso un desiderio che avrebbe cambiato il destino. E se lo avesse espresso lui quel desiderio? Sapeva che ci sarebbe stato un prezzo da pagare, ma non gli importava. Avrebbe pagato qualsiasi prezzo per riavere indietro la ragazza che amava.
Si guardò intorno, le povere vittime assoggettate erano a terra immobili, la palestra distrutta, e poi tornò a guardare il gioiello... lei avrebbe sicuramente sistemato ogni cosa ne era sicuro.
Così prese i due orecchini e li indossò, facendo apparire Tikki
< Chat Noir, cos'è successo? Dov'è Marinette? > chiese la coccinella preoccupatissima.
Adrian non parlò subito ma si limitò ad indicare il corpo della sua padroncina, per poi iniziare a raccontare quanto accaduto. A Tikki quasi non venne un colpo nello scoprire le sorti di Marinette, e tutto quello che era successo da quando la sua portatrice si era liberata del gioiello.
< Non devi preoccuparti Tikki, ho un piano... >
< Adrien, non starai pensando di fare quello che credo che tu voglia fare... vero? >
< Si, Tikki, lo farò. Glielo devo... è morta per colpa mia. Io l'ho uccisa non una ma due volte. E se dovrò essere io a prendere il suo posto lo farò senza pensarci, per ridare al mondo il suo angelo custode >
< E non pensi a come potrebbe prenderla lei? > chiese il kwami tentando di dissuaderlo
< Marinette capirà che l'ho fatto per lei, e mi lascerà andare ricostruendosi una vita meravigliosa > disse il ragazzo che a stento tratteneva le lacrime all'idea di lei che andava avanti senza di lui.
< Ma... >
< Niente ma Tikki. Ho preso la mia decisione e non torno indietro. Prenditi cura di lei anche per me. Plagg, Tikki, unitevi! > ordinò, ed un fascio di luce bianca e nera avvolse il ragazzo, dando una nuova sfumatura alla sua tuta. Sentiva un'enorme flusso di energia scorrere dentro di se, era come inebriato da tutto questo potere. Avrebbe potuto radere al suolo la città e rifarla da capo. Avrebbe anche potuto riavvolgere il tempo e riscrivere la storia... ma poi vide il corpo della ragazza a terra ai suoi piedi, e ricordò perché stava facendo tutto questo.
Si chinò a prenderla in braccio, la strinse forte al petto e sicuro e deciso espresse il suo desiderio:
“ Non voglio un mondo nuovo... rivoglio il mio mondo, imperfetto ma bellissimo in cui mentre Ladybug protegge Parigi, a proteggere lei ci sono io; un mondo in cui Marinette riempie le mie giornate con la sua allegria travolgente. Desidero solo che la mia amata Marinette torni in vita. ”
Una forte luce bianca li avvolse entrambi, e da li si espanse tutto intorno, fino ad avvolgere l'intero pianeta per poi esplodere un un fulmine accecante.

 

   
 
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