Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: sweetkonan    05/09/2009    0 recensioni
Tutti i capitoli sono stati riscritti
In pochi minuti arrivarono nel viale commerciale. C'era parecchia gente in giro. Non impiegarono molto tempo a raggiungere il loro obiettivo. Che si rivelò essere un negozio di intimo!
-Diamine il capo poteva pure dircelo di che negozio si trattava...avremmo potuto mandarci Deidara- gnignò Kisame, -e se qualcuno ci vedesse entrare in un posto simile?-
-Va bene entro io- disse risoluto il corvino non sopportando oltre i piagnucolii dell'altro.
----------------
Itachi uscì dal negozio con Konan soltanto una mezz'ora dopo. Cosa avevano fatto tutto quel tempo da soli?
-Alla buon ora. Stavo facendo la muffa qua ad aspettarvi- esclamò Kisame, ma i due sembravano non considerarlo. Lo superarono continuando a parlare tra loro.
-Stavi veramente bene con quei perizomi! Peccato che ne hai comprato soltanto uno-
-In effetti non credevo mi donassero cosi tanto-
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Kisame Hoshigaki | Coppie: Itachi/Kisame
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
quando non sai quello che vuoi09


Lasciato solo nella sua stanza, Itachi era già da una buona ora sotto le coperte, che cercava di fare mente locale su quanto era successo poco prima. Senza dubbio la sua reazione era stata eccessiva, si era sentito tradito quando aveva scoperto dalla stessa Namida come erano andate le cose. E doveva ammettere che si sentiva davvero male in quel momento. Non riusciva davvero a credere che dopo tutto quello che avevano passato insieme, continuasse a tenergli delle cose segrete. Alla fine era pur sempre Kisame, che ad ogni missione non smetteva mai di parlare e di raccontargli di sè e di qualsiasi cosa banale gli succedesse nella vita.
Soffocato dal calore delle lenzuola si alzò dal letto iniziando a camminare in cerchio. Eppure non riusciva a decidersi su cosa fare. Entrò in bagno, si spognò e aprì il rubinetto. Sotto il getto d'acqua, in quella cabina chiusa, cercò di non pensare più a nulla. Eppure gli tornava sempre in mente il viso rabbioso di Kisame... e quella spinta con cui non aveva fatto altro che rendere ancora più tangibile la loro situazione. Il suo evidente allontanamento. Che fosse mai passato da un estremo ad un altro? Che lo odiasse?
Uscì dal vano doccia, prese un asciugamano e lo legò alla vita. Rientrò nella camera e presi alcuni indumenti incominciò a rivestirsi.
Ma una situazione simile non poteva andare avanti. Doveva trovare un modo per alleviare questo suo dolore e risolvere con l'altro. Poco importava come sarebbe andata a finire. Se Kisame voleva sarebbero rimasti amici. Ma doveva togliersi questo peso dal cuore, che non riusciva proprio a superare. L'indomani gli avrebbe parlato. Ecco cosa aveva deciso.
Vestitosi completamente uscì dalla stanza e si diresse verso il salotto. Riusciva a sentire le voce allegre degli altri, si vedeva che la festa era già iniziata senza di lui. Arrivato a metà strada incrociò Deidara che indossava uno stupido capellino da festa e ne portava un altro in mano.
-Ah eccoti qui Itachi san! Stavo proprio venendoti a chiamare- disse porgendogli l'ornamento di cartone. Il corvino di rimando lo guardò torvo senza accennare a prenderlo. - Eddai Itachi! Non vorrai mica essere l'unico a non metterlo? Il capo potrebbe offendersi-
Lo prese posizionandolo sul proprio capo. Quando entrò in salotto con il biondo si rese conto con rammarico che era il solo ad indossarlo, in quanto lo stesso piromane aveva già provveduto a sbarazzarsene.
-Ohi Itachi sei proprio adorabile!- esclamò Hidan che trovava ogni scusa buona per sfotterlo.
Alcuni ridevano mentre altri erano già intenti a mangiare e non lo guardavano neppure. Il moro si voltò verso Deidara che scherzoso gli fece una linguaccia. Avrebbe trovato il modo di vendircarsi! L'Uchiha sorrise diabolico.
-Non riderai ancora per molto! Ti sfido al karaoke!- non aveva neanche urlato eppure tutti si voltarono a guardarlo stupito.
La serata era appena iniziata.


Aveva camminato abbastanza ed oramai aveva sbollito tutta la rabbia. Lo spadaccino sedeva su una panchina, il parco era semideserto solo qualche coppietta ogni tanto gli transitava davanti. Si sentiva ancora rimbombare nelle orecchie le parole dell'Uchiha: con chi stai uscendo? Perchè non me lo hai detto? Insomma come si permetteva di fargli delle domande simili? Alla fine il corvino sapeva benissimo cosa Kisame sentiva per lui... che senso aveva fare quella stupida scenata di gelosia? Era stato molto chiaro il suo rifiuto. Non gradiva le sue attenzioni... Perchè allora arrabbiarsi così per qualche segreto? Kisame davvero non ci capiva più niente. Quel ragazzino però doveva smetterlo di trattarlo così. Se solo gli altri non si fossero messi in mezzo, sarebbe stata la volta buona che gli dava una lezione.
Afferrò il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Era già passata una buona mezz'ora. Saityuu si stava facendo attendere come al suo solito. Normalmente lo avrebbe anche tollerato, ma in quel momento non aveva proprio voglia di rimanere da solo. Non faceva altro che pensare.
Poco dopo la sfuriata, infatti il blu aveva ben pensato di contattare il ragazzo con cui usciva di recente, chiamato Saityuu appunto, per passare la serata fuori. Si era autoescluso dalla festa, ma ciò non si significava che si sarebbe annoiato. L'altro aveva subito risposto alla sua richiesta e si erano dati appuntamento in quel giardino pubblico non molto lontano dall'hotel dove erano soliti passare il dopo serata.
Rimise il cellulare in tasca e si alzò svogliato stiracchiandosi. Decise di fare due passi. Tanto se non lo avesse visto, poteva sempre chiamarlo. Passò davanti le giostre e si sedette sull'altalena. Chi passava lo guardava incuriosito. Doveva davvero far ridere un omone di quasi due metri come lui, lì da solo su quel gioco per bimbi. Fece per dondolarsi e quasi d'istinto la mente gli tornò ad un vecchio episodio.
Una giornata di pedinamento, dove lui e Itachi dovevano attendere tre tipi in un parco comunale. Itachi però si era annoiato di aspettarli impiedi e allontanatosi dal punto in cui sostavano, si era adagiato su un'altalena libera. Non indossava la cappa dell'akatsuki e la giovane età lo rendevano un ragazzo qualunque in quel momento. Sembrava davvero sereno e a suo agio e non si scompose neppure quando un gruppetto di bambini si era avvicinato a lui. Kisame si era quasi incantato a guardarlo barlottare con quei poppanti. Poi quando si erano allontanati, il corvino aveva iniziato a dondolarsi.
Kisame si alzò imprecando. Qualunque cosa facesse quel ragazzo gli tornava sempre in mente. Allora non lo desiderava, ma nonostante tutto quell'Uchiha era capace certe volte di incantarlo. Con i suoi modi e i suoi gesti. Doveva essere stato davvero lungo il processo che lo aveva portato ad incretinirsi per quel ragazzetto.
Riprese il cellulare, Saityuu lo stava chiamando.
-Hey sei arrivato? Va bene ora arrivo- disse prima di inoltrarsi di nuovo nel parco.


-Oddio Itachi non credevo fossi così bravo a cantare- disse una stupita Konan -Itachi allora davvero eccelli in ogni arte...me ne compiaccio! Sei davvero un ottimo acquisto per il team- lo complimentò Pain.
-Adesso pretendo la rivincita!Uhn-
-Non ne ho voglia ora, è inutile...Deidara. Tanto non puoi battermi- disse divertito Itachi che aveva così ottenuto vendetta. Il biondo però non demordeva continuando a sbraitare senza però essere ascoltato. Iniziarono quindi a fiottare le sfide e il corvino non fu da meno: l'unico che riusciva a tenergli testa era Kakuzu che nonostante l'aspetto, nascondeva una voce intonata.
-Un'altra dote nascosta del mio valido tesoriere!-
-È proprio vero che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze...-
-Kakuzu ti sfido!-
Il chiasso non faceva che aumentare, tra chi aveva o non il microfono tutti cantavano e si divertivano. Itachi anche se non lo dava a vedere apprezzava i complimenti e si lasciò trasportare dall'euforia del momento. Ad ogni canzone, si alzava con giubilo un brindisi a Pain e al successo dell'Akatsuki. Tutti erano felici e ridevano di gusto. Le amarezze e i fallimenti non avevano posto quella sera. Anche le antipatie vennero messe da parte ed ognuno si sentiva membro di quella nuova famiglia chiamata Akatsuki.
Partirono quindi una escalation di auguri, accompagnati da abbondanti bevute, per ogni membro del team. Nonostante la mancanza di Kisame quella sera, il leader dedicò un brindisi anche a lui. Già, avrebbe dovuto esserci anche lo spadaccino a quei festeggiamenti. Se fino a quel momento Itachi era riuscito a non pensarci, lo frastornò come un tuono il pensiero del compagno. 
Posò sul tavolo il drink che stava bevendo, ed uscì un attimo in veranda. Anche Sasori e Deidara erano lì e voltatisi un attimo per il rumore della porta, si rigirarono continuando la loro conversazione. Itachi si avvicinò alla rinchiera guardando il paesaggio in lontananza.
Si sentiva incerto sull'indomani. Quello che aveva deciso poco prima non gli sembrava più la scelta migliore. Quella sera il cielo era sgombro di nuvole, solo una leggera brezza soffiava ed era molto piacevole.
Sasori si concedò dal compagno e salutato anche il moro, tornò alla festa. Deidara gli si avvicinò con aria crucciata.
-Itachi che hai? Sei già stanco dei festeggiamenti?- ma l'altro taceva. Si voltò guardandolo negli occhi con una espressione incerta.
-Dimmi pure...- proferì il biondo prima di volgere lo sguardo verso le luci del cielo.
E parlò. Non perchè confidasse in un suo consiglio - Deidara gli appariva terribilmente immaturo - ma sentiva di dover esternare il suo malessere. Non poteva più tenerselo dentro, ma neppure attendere l'indomani. Gli disse cosa lo turbava: della lite di prima, di come sentiva di non poter continuare così e della scelta di rivelare tutto a Kisame.
-Sembri convinto allora, cos'è che ti cruccia?-
-Forse dovrei trovare un altro modo per sistemare la cosa-
-Non credo esista modo migliore se non parlargli, Kisame non è un ragazzino...-
-Non intendevo certo dire questo Deidara, cerca di capire...e se-
-E se ti rifiutasse? E questo il punto?-
L'altro si ritrasse dalla ringhiera portando le mani al volto. -E se rovinassi tutto? Se anche fosse disposto a rimanere mio amico... come farei poi io? A starci vicino tutti i giorni!-
-Ehy Itachi ma allora ne sei proprio sicuro...di-
-Sì. Non ho più dubbi su ciò che sento-
Il biondo lo afferrò per le spalle e lo scrollò energicamente. Ma che?
-Deidara ma che diamine ti prende? Mollami!-
-Forza Itachi non puoi lasciarti dominare dalla paura per cosi poco! Dove è finito il tuo stramaledetto orgoglio?- lo scrollò un ultima volta prima di mollarlo. Quegli occhi azzurri avevano ragione, non poteva lasciare che il panico lo schiacciasse. Si stava comportando come una stupida ragazzina, ed una cosa simile non poteva proprio tollerarla!
-Grazie.-


 







  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: sweetkonan