Ormai ero attaccata davanti alla finestra da più di due ore, l'unica parola che mi passava per la testa era -NOIA!-.. Non sapevo più cosa fare, -Cecile, Draco la cena è pronta..- udì mia zia urlare dalle scale, sbuffai e mi staccai dalla finestra. Ero in attesa del mio gufo, con la lettera di ammissione ad Hoghwarts, da più di una settimana ma ancora niente.. mi stiracchiai e mi diressi verso le scale, in quel momento vidi mio cugino Draco uscire dalla sua stanza, mi sorrise , ricambiai con una mezza smorfia e iniziai a scendere le scale , seguita da lui -Cecile..-, risposi con un verso, -Vedrai, che domani arriveranno anche i nostri gufi.- disse Draco con voce fiduciosa, alzai le spalle e mi diressi verso la cucina dove vidi Dobbie intento a mettere a posto le ultime cose, cercando di non fare troppo casini, mi accomodai a tavola e vidi mia zia Narcissa e mio zio Lucius già seduti, mio cugino si sedette davanti a me con un mezzo sorriso. Vidi il cibo iniziare a servirci come suo solito, - Cecile com'è andata oggi?- mi chiese con voce rauca mio zio, mi girai verso di lui -Come al solito, io e Draco siamo ancora in attesa... mi continuo a domandare come è possibile che siano arrivate prima ai mezzosangue che vivono davanti a noi e non a noi due..- dissi sospirando, -Sicuramente, dato che è il preside ora è Silente, non fa distinzione..domani incontrerò Caramell e farò in modo che quei gufi arrivino entro domani!- mi disse con un sorriso, annuì e iniziai a mangiare silenziosamente.. un pensiero mi stava tormentando da giorni ormai, non era che il motivo per cui il gufo non arrivava, era dovuto al fatto di chi fosse figlia, alla fin della fiera era la figlia di Tom Orvoloson Riddle (oggi conosciuto come Lord Voldemort) e Bellatrix Lestrange ma sono stata cresciuta dai miei zii (i Malfoy) e vivevo con loro sin da quando ho memoria. Il mio nome Cecile Riddle, è un nome che continua a far scalpore date le mie origini ma a me non importa, anzi sono contenta che sappiano chi sono, ogni volta che dico il mio nome li vedo impaurirsi, arretrare e il loro sorriso scomparire dal volto e mi sento soddisfatta e molto felice.. mio zio mi ripete ogni volta che sono la degna erede di mio padre e io mi sento orgogliosa.