Anime & Manga > Death Note
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Autore: Allen Glassred    18/03/2022    0 recensioni
Ho voluto inserire la storia nella categoria " Death Note " esclusivamente perchè dall'anime/manga prenderò tre dei personaggi che mi sono più piaciuti: L, Near e Mello. Tuttavia, non avrà nulla a che vedere con la trama di Death Note, sarà un fantasy ed i tre personaggi in questione saranno TOTALMENTE Ooc, interagendo anche con nuovi amori e personaggi da me creati.
Near è un demone. Near è il Re dei demoni, figlio del grande Re Mephisto. Ma ha anche un lato umano, che lo spinge a parlare a Dio. Non per venerarlo, ma come amico e pari.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Near, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie ' Where there is hatred, there is bloodshed'
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Tra tutte le cose che poteva fare, questa è senza dubbio la più strana. Questo è il pensiero di un giovane dalla chioma argentea, quasi tendente al bianco e vestito del medesimo colore. Proprio lui, un Demone, che entra in una Chiesa. Eppure, se ci riflette non è nemmeno così assurdo: essere un demone non gli impedisce di chiedere un favore a Dio, non adorandolo ma come fosse un suo pari. I cori intonati da alcune fedeli fanno da sottofondo: devono essere le prove generali per qualcosa di importante, pensa Near. Si mette in ginocchio in uno dei primi banchi, quello che si trova proprio di fronte all’altare: può abbassare la guardia, pensa. Con un vestiario così umano, mai nessuno lo riconoscerà. E, in oltre i suoi poteri sono celati e la sua aura demoniaca non è riconoscibile. Dopo alcuni istanti il suo sguardo viene calamitato dall’imponente crocefisso, sul quale il Cristo sembra quasi volerlo osservare. Cacciando quei pensieri tuttavia, il giovane Re del regno della Stella Rossa chiude gli occhi qualche istante e, di lì a poco giunge le mani in preghiera. “ A dire il vero, non sono qui per chiederti qualcosa “. Sussurra solamente, mentre le voci distanti del Coro coprono la sua, quasi impercettibile. “ Sono qui per parlarti, perché sei il solo a potermi ascoltare senza giudicarmi. Non posso tenermi tutto dentro “. Mormora: in quel momento pensa, si sente molto più umano che demone. In quel momento c’è una sola cosa a tormentarlo e, per la prima volta non è la vendetta. “ Credo di aver commesso un errore di calcolo “. Inizia il monologo/preghiera Near, per un istante la sua attenzione viene attirata dal coro della chiesa ma, in seguito torna a concentrarsi su ciò che sta “ confessando “. “ Ho insultato Mello per ciò che ha fatto, ma io non sono poi diverso da lui “. Sussurra, mentre le voci del coro si abbassano gradualmente: devono essere alla fine delle prove. “ Anzi: io sono peggiore “. Sentenzia, aprendo gli occhi e puntandoli al crocefisso. “ Sono peggiore di mio fratello. E sai perché? “. Sussurra, mentre più nulla si ode in quell’immensa chiesa: le prove devono aver avuto termine. “ Perchè se non poso averla io, non l’avrà nessun altro: ammazzerò chiunque oserà mettersi sul mio cammino. E se non fosse sufficiente… “. Una strana brezza passa improvvisamente sul corpo di Near, facendogli percepire un calore anomalo. “ … se continuerà a rifiutarsi di essere mia, la ucciderò con le mie mani “. Sussurra, sentendosi improvvisamente meglio: aveva solamente bisogno di parlare a qualcuno di ciò che sente, convincersi che sta facendo la cosa giusta e che la sua decisione è la migliore. Si: se Cecilia non sarà sua, preferisce averla almeno da morta piuttosto che cederla ad un altro uomo. “ Che tu sia dannata, Cecilia Engawa… “. Sibila il giovane dalla chioma argentea, stringendo i pugni: quanto odia sentirsi così. Quanto odia non avere il controllo su sé stesso e sulle sue emozioni, senza poterci fare nulla. Quanto odia essere così debole da innamorarsi proprio della figlia di Liliana ed Oskar, sovrani del regno delle Streghe. “ E che sia dannato anche io “. Mormora, per poi alzarsi: la rabbia sembra un po' attenuata, confidarsi con quell’essere invisibile come fosse un suo fratello, beh, è come se facendo questo si fosse tolto un grosso peso dall’anima. “ Ci vediamo presto… Dio “. Sibila solamente il giovanissimo demone, prima di dar le spalle all’altare e dirigersi verso l’uscita, non accorgendosi tuttavia che qualcuno lo stava osservando da un po'. “ Quei cori… “. Pensa poi il figlio di Rossana e Mephisto, riflettendo sui canti appena uditi in chiesa. “ … non erano niente male “. Sogghigna, uscendo poi dalla Chiesa e pronto a pensare nuovamente ed unicamente all’imminente battaglia. E, certo, anche a ciò che dovrà fare con la Principessa Cecilia.


Near è un demone. Near è il Re dei demoni, figlio del grande Re Mephisto. Ma ha anche un lato umano, che lo spinge a parlare a Dio. Non per venerarlo, ma come amico e pari.

   
 
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