Kuroo:
“Oh, quale luce vedo accendersi lassù, dalla terrazza degli spogliatoi? È Tsukki, il mio sole! Il tuo nome è luna ma tu più di lei sei splendente.
Sì, è l'amore mio. Se solo lui lo sapesse!
Lui mi parla con i suoi occhi, che brillano come due stelle sotto le lenti degli occhiali.
Guarda come appoggia la mano al suo viso. Vorrei essere una fasciatura su quella mano, per poter toccare quella guancia!”.

Tsukishima:
“La tua squadra soltanto m'è nemica; ma tu saresti tu, sempre Kuroo per me, anche se non fossi il capitano della Neloma. Che cos'è, infatti, una squadra? Non è una mano, né un braccio, né una faccia, né nessun'altra parte che possa dirsi appartenere a un uomo.
Ma poi, la squadra non è che un colore! Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d'avere il suo profumo se indossasse la maglia di un colore diverso?
Così se anche Kuroo non dovesse più giocare per la Nekoma, conserverebbe la sua perfezione.
Rinuncia dunque, Romeo, a giocare con la tua squadra e in cambio prenditi tutto me”.

Kuroo:
D'ora in avanti tu chiamami "Amore", ed io sarò per te non più il capitano della Nekoma, ma il capitano del tuo cuore”.

Tsukishima:
“Se non fosse notte mi vedresti arrossire.
Tu m'ami?... So che mi rispondi "Sì", ed io ti prenderò sulla parola.
In verità, mio senpai, io di te sono tanto innamorato. E tu, prima ch'io stesso me ne fossi accorto, mi hai sorpreso a confessare a me stesso la mia passione.

ANGOLO AUTRICE

Opera molto liberamente tratta dal capolavoro Romeo e Giulietta.
Chiedo umilmente scusa a William Sheakspeare, che si starà rivoltando nella tomba, e a tutti i cultori della vera letteratura, ma questa volta la challenge era parecchio ardua.
Perdonatemi se ho in qualche modo offeso un testoi intoccabile. Non ho resistito, pensando all'amore tra i miei due beniamini ;-)