La foto più vecchia del loro album era dei gemelli Miya originali. Atsumu e Osamu erano i bis nipoti del più giovane dei due ed avevano ereditato, oltre alla propensione genetica di essere gemelli, sopracciglia spesse e un caratteraccio (così gli aveva raccontato il nonno).
Atsumu continuò a girare le pagine fino a quando le foto non presero colori più vivaci. Le ultime, prima dell’avvento della fotografia digitale, erano di loro bambini. In un paio c’era anche Aran.
“Ti muovi?” Urlò Osamu dall’ingresso. Le loro valigie erano già pronte in macchina e un camion dei traslochi aveva portato via il grosso della loro roba.
“Sono cent’anni che ti aspetto”
Note: questa Drabble partecipa alla challenge del gruppo privati Haikyuu italia con tema “opere letterarie”.
L’opera è “Cent’Anni di Solitudine” di Marquez del 1967.
Come sempre, la trama c’entra pochino qui ma per i gemelli Miya mi farei andare bene qualsiasi scusa ❤️