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Autore: Arya Drottning    07/04/2022    6 recensioni
STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI APERTE FINO AL 30/04/22
Hogwarts è un luogo di cultura e apprendimento. Ne sono tutti consapevoli.
Ciò che non tutti sanno è che Hogwarts è molto altro:
è passione, è peccato, è amore, è alcool, è fumo, è droga.
I ragazzi lo sanno bene, e a Hogwarts vivono una vita all'insegna della follia, ma fino a che punto tutto ciò può andare avanti?
Di immersione negli angoli più reconditi delle personalità, di cadute e ricadute, in qualsiasi senso, di innamoramenti nei confronti di cose, persone e sensazioni e di perdizione. Soprattutto di perdizione.
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto
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Teenage wildlife

 

As ugly as a teenage millionaire

pretending

it’s a whizz kid world

 

Londra, 2001

« Non credevo che nostra madre ci odiasse così tanto » Livia Ariadne Halliwell volse lo sguardo verso suo fratello maggiore, Damon, che aveva appena pronunciato quelle parole. 

« Non ci odia, lo sai anche tu, Day » La ragazza strinse le labbra « Semplicemente vuole che io e te ci… come si dice… abituiamo a stare da soli ».

Damon Halliwell fissò gli occhi chiari su una vetrina di Diagon Alley, dove la madre Cassandra aveva lasciato lui e la sorella, raccomandandosi di acquistare tutto il necessario per l’ingresso a Hogwarts della giovane Livia. Certo, acquistare libri, calderoni e bacchetta era un compito relativamente facile per un dodicenne e un’undicenne, ma Damon aveva sperato che, almeno per una volta, Cassandra Halliwell avrebbe degnato di un po’ di attenzione i figli che aveva così intensamente voluto.

« Dai, Liv, ci manca solo la bacchetta » Damon prese la mano della sorella, e la condusse verso il piccolo negozio del signor Ollivander, dove anche lui, un anno prima, aveva avuto il suo primo incontro con la bacchetta che gli sarebbe stata accanto per tutta la vita. 

A Livia brillarono gli occhi. La sua bacchetta. Tutto ciò che le era stato raccontato durante i suoi undici anni di vita stava per diventare realtà, e lei non vedeva l’ora. Prese di buon grado la mano del fratello, e si lasciò condurre tra i vicoletti di Diagon Alley fino al negozio dove ogni giovane mago trovava la sua bacchetta. 

Dopo qualche tentativo non finito nel migliore dei modi « È questa, ne sono sicuro » sorrise il fabbricante di bacchette più famoso del mondo magico, e Damon Halliwell osservò con sguardo fiero la sorella che stringeva in pugno la sua bacchetta, e la guardava con occhi affascinati. Sarebbe stata un’ottima strega, ne era certo.

 

Hogwarts, 2006

Livia Halliwell aspirò dalla sigaretta che aveva tra le dita, e rivolse lo sguardo al vuoto che stava sotto di lei. Era seduta sul davanzale di una finestra della Torre di Astronomia, e stava aspettando il fratello. Ormai da quasi un’ora, pensò, e Damon non era mai in ritardo.

« Liv » Sentì chiamare dall’entrata del grosso salone circolare, e voltò la testa, pur avendo riconosciuto subito la familiarissima voce.

« Finalmente, Day, mi stavo spazientendo » Con l’ombra di un sorriso sulle labbra, la ragazza fece segno al fratello di sedersi insieme a lei, e gli offrì una sigaretta dal pacchetto accartocciato che aveva nascosto nelle tasche del mantello della divisa. Damon accettò l’offerta, e con un movimento della bacchetta accese la sigaretta e se la portò alle labbra. 

« Hai ricevuto anche tu la lettera, immagino » Mentre il fratello pronunciava quelle parole, Livia gettò la sigaretta dalla torre, e la osservò nella sua lenta caduta fino al suolo sottostante. 

« Certo Damon, è di nostra madre che stiamo parlando » Livia scosse la testa in modo quasi impercettibile « Stamattina a colazione, puntuale come solo lei può essere, e ovviamente mi è caduta nei cereali ». Damon rise piano, e si pentì di non aver fatto colazione quel giorno, avrebbe fatto di tutto per non perdersi quella scena. 

« Cosa ne pensi? » Damon sperava, sperava davvero, che Livia decidesse di parlare con lui, di esprimere almeno con suo fratello i sentimenti che faceva così fatica ad esternare, ma si accorse che le sue speranze sarebbero state vane non appena incontrò lo sguardo gelido della sorella. 

« Cosa dovrei pensare? » Livia si morse l’unghia dipinta di grigio dell’indice, abitudine a cui aveva rinunciato ormai anni fa « Nostro padre è morto e nostra madre vuole risposarsi, probabilmente con lo stesso uomo con cui stava tradendo papà da anni. Buon per lei. » Si accese una seconda sigaretta, guadagnandosi un’occhiata di disapprovazione dal fratello, che aveva appena terminato la sua. « Day, io ho smesso di interessarmi alle cazzate della nostra famiglia » 

E questo era vero, e Damon lo sapeva benissimo, era del tutto consapevole che a Livia non interessava di nulla e nessuno se non di se stessa e, ogni tanto, di lui. 

« Come vuoi. Non so cosa dirti, Livia » Damon scese dal davanzale e, in piedi di fronte alla sorella, emise un verso di chiaro sdegno, che non passò inosservato alla giovane Serpeverde. 

« Ti consiglio solo di scrivere a mamma, ogni tanto » Damon sapeva benissimo che la sorella non lo avrebbe fatto neanche sotto tortura « Mi chiede spesso di te ». Detto ciò, Damon Atticus Halliwell voltò le spalle a sua sorella, e uscì a passo svelto dalla Torre di Astronomia.

Livia aspettò che Damon avesse svoltato l’angolo per gettare il mozzicone e scendere a sua volta dal davanzale. Camminando piano, si diresse verso l’uscita e sogghignò tra sé e sé.
Doveva assolutamente trovare qualcosa di forte per la festa di quella sera, altrimenti non avrebbe retto un’altra serata noiosa come l’ultima. 

L’erba non le sarebbe bastata questa volta.

Aveva bisogno di qualcosa di folle.

 


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Author’s corner

 

Dopo circa tre anni sono rientrata qui su EFP con un’interattiva che mescola il mondo di Harry Potter con l’ambientazione e il “comportamento” di Skins, ovvero il mio comfort show.

Non preoccupatevi se non avete visto Skins, non è necessario per capire questa storia (se volete guardarlo, si trova su Netflix e credetemi, non ve ne pentirete).

I miei piccoli Livia e Damon (spero abbiate colto le origini dei nomi, pensate e stra pensate) sono davvero due delle mie più belle creazioni e spero vi siano stati simpatici.

Bene, detto ciò, vi spiego. Fondamentalmente, è una storia i cui temi principali sono la droga, l’alcool, l’amore, la scuola, i problemi familiari e personali all’interno del contesto di Hogwarts nei primi anni 2000. Prende appunto una minuscola ispirazione da Skins, mentre il titolo della storia e la citazione iniziale sono del capolavoro Teenage wildlife, di David Bowie. Mi sembrava appropriato.

 

Ho bisogno di 8 tra bimbi e bimbe, dal V al VII anno (non me la sento di descrivere dei quattordicenni partecipare a feste con alcool e droga), di qualsiasi Casata.

 

Vi lascio la Scheda OC, per favore (vi supplico) siate il più esaurienti possibile nel compilarla, la caratterizzazione psicologica è fondamentale per questa storia. Una volta compilata, inviatemela come messaggio privato (NON come recensione), il cui oggetto dev’essere SCHEDA OC TEENAGE WILDLIFE - VOSTRONOMEUTENTE.

Per qualsiasi dubbio, domanda, questione, lamentela, inviatemi un messaggio privato o lasciate una recensione, sarò felicissima di rispondere a tutto!

Bisous,
Arya <3
 

SCHEDA OC

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Prestavolto* (mi è molto utile):

Carattere (dettagliato!!):

Punti di forza:
Paure e debolezze:

Amortentia:
Patronus:

Molliccio:

Ruoli scolastici (Prefetto/Caposcuola)*:

Ruoli nel Quidditch*:

Storia personale:
Famiglia e rapporto con essa:

Orientamento sessuale:

Eventuale relazione tipo:

Con chi andrebbe d’accordo:
Con chi NON andrebbe d’accordo:

Cosa ama:
Cosa odia:

Materie in cui eccelle*:
Materie in cui non riesce*:

Cosa ne pensa di alcool, droghe e fumo? Ne fa/farebbe uso? (FONDAMENTALE!!!)



 
   
 
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