Ore 9. Pozioni doppie con i Serpeverde. Il professor Lumacorno si schiarisce la gola, scommetto che sta per porre una delle sue brillanti domande. Bene. Mi preparo. La mia mano è pronta per scattare in aria, come fa abitualmente.
"Bene, ragazzi. Come naturalmente saprete, dopo aver letto il capitolo quinto, chi di voi sa dirmi cosa ottengo aggiungendo delle mosche crisopa e mescolando in senso antiorario anziché orario in un distillato di morte vivente?" domanda Lumacorno sorridendomi. Non capisco perché si debba rivolgere alla classe, se già sa che l’unica che conosce la risposta sono io. Non per vantarmi, ma nel capitolo quinto di Pozioni Avanzate non c’è risposta a questa domanda, soltanto un piccolo accenno.
"Professore, aggiungendo delle mosche crisopa a un distillato della morte vivente e mescolando in senso orario dieci volte, la pozione ritorna al suo stato originale, e ossia di un colore rosa pallido o lilla, in base alla mano del pozionista" rispondo quasi immediatamente con la mano ancora alzata.
Se proprio devo essere un’insopportabile sottutto, come spesso mi ricordano anche Harry e Ron, tanto vale farlo per bene. "Esattamente. Dieci punti per il Grifondoro. Complimenti signorina Granger, non riesco proprio a capire come fa ad essere una studentessa così brillante in tutte le materie" dice Lumacorno pacatamente. Sfoggio uno dei miei sorrisi migliori, devo dire grazie ai miei denti perfettamente modificati da Madama Chips. Harry è al mio fianco e mi sorride, gli rispondo distrattamente con un cenno del capo. E’ diventato talmente monotono il mio rispondere assiduamente ad ogni domanda di un professore che è quasi comico. Cerco lo sguardo dell’altro mio migliore amico, Ron. Ma poi mi ripiomba addosso la verità: eccolo seduto vicino a Lavanda, che sghignazza come al solito. Non ha nemmeno ascoltato la domanda del professor Lumacorno. Non riesco a capire come fa ad interessargli quell’oca di ragazza, non riconosce un veleno da una Burrobirra. Figurarsi se riesce ad accorgersi che in realtà il caro Ronald sta con lei soltanto per far ingelosire me. No. Questo pensiero non deve neanche prendere forma nella mia testa, perché Ron sta con lei per svariati altri motivi. Innanzitutto è bellissima, alta, bionda, formosa. Cosa può spingere lui, il mio vecchio amico Ron, che ha la sensibilità di un cucchiaino a cercare qualcos’altro in una ragazza? E riecco che la mia testa vaga per questi assurdi pensieri. Non so proprio cosa mi prende ultimamente, Harry ha ragione, non riesco più ad essere me stessa, sempre con la stessa idea fissa di farla pagare a Ron per quello che mi sta facendo.
"Hermione, mi ascolti?" quasi mi urla Harry. "Co.. Cosa? Ah, sì. Harry. Perché?" chiedo educatamente, cercando di nascondere che in realtà non ho ascoltato una sola parola di quelle che mi ha detto. Lui sembra accorgersene perché mi fa un cenno d’intesa e guarda Ron accarezzare i capelli di Lavanda. Mi guarda quasi compassionevole e io mio malgrado gli sorrido tristemente. " Mi dispiace tanto, Harry. Potresti ripetere?" esclamo con una vocina sottile. "Bè, vedi… proprio non potresti cercare di rivolgergli la parola?Non lo sopporto. Non riesco ad essere più me stesso se ogni volta che ci troviamo nella stessa stanza devo cercare di evitare che vi azzuffate".
" Harry..", comincio con un tono lugubre, mi guarda perplesso, va bene, meglio essere più allegra. Sfoggio di nuovo il mio sorrisino finto e continuo:"Conosci perfettamente la mia situazione. Ti prego non costringermi a lasciar perdere anche te. Io voglio ancora molto bene a Ron, ma non ci riesco, e basta, proprio non ce la faccio".
Mi fa un breve cenno d’intesa e volta la testa verso il professor Lumacorno che si avvicina al nostro tavolo. Un piccolo sorriso si increspa sotto i suoi baffoni da tricheco alla vista della pozione di Harry. Bè, devo pur ammetterlo, sta diventando proprio bravo, soprattutto con quelle istruzioni del Principe. Non so proprio come farò a sopportarlo ancora, dopotutto sono stata sempre la migliore in tutto. Ma Harry è mio amico e quindi bisogna scacciare questo pensiero dalla testa. Prima o poi scoppierò. Sto cercando di non pensare a troppe cose. Questa situazione comincia davvero a pesarmi. E’ forse ora di usare il mio cervello superiore rispetto alla media per situazioni che non riguardino fogli di pergamena e libroni enormi? Credo proprio di si!