Opposti che (non) si attraggono

Non possono essere più diverse, le sorelle, diverse d'aspetto e di caratteri e d'ideali e d'opinioni, unite solo dal sangue e, a volte, a seconda delle occasioni, da Downton.

Non posso essere più diverse, anche adesso, vestite di nero, in piedi accanto al letto. Silenziose entrambe, pallide entrambi, distrutte entrambe, ma gli occhi di Edith scintillano via il poco trucco sul viso, mentre quelli di Mary sono asciutti, duri, spenti.

C'è da chiedersi se senta qualcosa.

Edith lo fa. Un dubbio orribile di cui si vergogna, che prova a scacciare con una supplica, un ramoscello d'ulivo che tende vuota e disperata. Si dà della sciocca per aver anche solo sperato che Mary lo cogliesse.

Sono opposte, le sorelle, anche adesso che sono unite dal lutto, circondate dal silenzio che si è insinuato, pesante, prepotente, nel matrimonio solido e incrollabile dei loro genitori.

Sono diverse, tanto, troppo, ma Mary capisce di star deludendo aspettative che forse disattende da tutta una vita e fa ammenda. Tende un ramoscello a sua volta, una proposta più realistica di quella di Edith, perchè sono troppo diverse per essere sorelle e non si ha in un momento quello che non si è imparato a costruire in vent'anni. Tende il ramoscello e vi mette le sue verità, perchè un giorno Downton sarà popolata di fantasmi e solo loro rimarranno a ricordare Sybil.