Marc Chagall, La passeggiata, 1918
Compriamolo al mercato,
Quell'uccellin beato,
un sacchettin di rime
gli bastan per mangime.
Che dici, un fringuellino?
O un passerottino?
Forse meglio un canarino
tutto giallo e canterino.
Si fa picnic nel bosco
nel posto che conosco,
un bicchierin di vino
a fare il dì divino.
Di cibo son già armata
Di spaghetti la frittata
Pane, salame, cacio e mortazza
La giornata rendon pazza
E per esaltare il gusto
Un bicchiere di Lambrusco.
In cielo tanto sole
e un'aura di parole,
io butto via il controllo
per non sentirmi un pollo.
Il sole ti fa bello
Bilbo senza ombrello
Orsù lasciati andare
Il tuo ardore non frenare!
Ti parlo di perdono
ch'è sempre il più bel dono,
ti chiedo solo pace,
un bacio a chi è capace.
Perdonarti posso tutto
Se mi passi del prosciutto
Pace ti concedo
E il bacio te lo chiedo.
In cielo tu mi mandi
con quei tuoi occhi grandi,
mi scaldi forte il cuore
e sia, la rima è amore.
Bilbo, sai volare
A me non ti aggrappare
Dai, lasciati andare
Ma non smetter di rimare!
La mano a te s'aggrappa,
tu voli, e chi t'acchiappa?
Son tutto trascinato,
sudato, emozionato.
Eh sì, ho preso il volo
E in lui trovo ristoro
Eppure non ti mollo
Nemmeno se barcollo.
Si muove forte il sole
son buie già le aiuole,
la rima ormai è passata,
così la passeggiata.
Passata è ormai la rima
La giornata par finita
Ops, mi scappa un rutto!
È colpa del prosciutto!
B & B