Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Amiba    02/06/2022    1 recensioni
Se Baccarat avesse dovuto stilare una lista di cose impossibili, quella che stava accadendo proprio in quel momento sarebbe stata, per certo, in cima alla lista: era decisamente stufa marcia di fare shopping e non di roba di quarta categoria sia chiaro, no no, ma di oggetti ultra-lussuosi.
Tesoro se l’era trascinata dietro per tutta la mattina per le boutique più lussuose di tutta l’isola, con un unico, singolo obbiettivo: trovare il regalo perfetto per il compleanno di Stella, che sarebbe arrivato di lì a breve.
_______________
Dopotutto, anche l’evento più insignificante come il battito d’ali di una farfalla può cambiare ogni cosa. Alive!Stella AU
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Gild Tesoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se Baccarat avesse dovuto stilare una lista di cose impossibili, quella che stava accadendo proprio in quel momento sarebbe stata, per certo, in cima alla lista: era decisamente stufa marcia di fare shopping e non di roba di quarta categoria sia chiaro, no no, ma di oggetti ultra-lussuosi.
Tesoro se l’era trascinata dietro per tutta la mattina per le boutique più lussuose di tutta l’isola, con un unico, singolo obbiettivo: trovare il regalo perfetto per il compleanno di Stella, che sarebbe arrivato di lì a breve. Peccato che ogni volva che acquistava qualcosa d’impulso ne rimaneva deluso poco dopo, rifilandolo immediatamente a lei, per poi entrare nel prossimo negozio e ripetere il teatrino. In questo mondo Tesoro aveva fucilato in una mattinata una cosa come duecento milioni di Berry. Sia chiaro, per quanto a Baccarat non mancassero i soldi certamente non disdegnava tutti quei regali estremamente costosi, assolutamente, ma la cosa che in quel momento voleva più di ogni altra  era un massaggio ai piedi massacrati e alle dolenti braccia martoriate da tutte quelle borse che era stata costretta a portarsi dietro in assenza di Dice, che, avendoci visto lungo, si era immediatamente offerto di fare da guardia del corpo a Stella che era rimasta nel lussuosissimo residence in cui alloggiavano.
Lo stronzo aveva giurato di avere visto un gruppo di pirati estremamente loschi e dal ghigno poco rassicurante girare per l’hotel. Certo, credibilissimo e assolutamente realistico che in un albergo talmente lussuoso che persino alcuni Draghi Celesti non potevano permettersi girassero soggetti del genere, tra le altre cose era anche piuttosto sicura di aver visto Rob Lucci gironzolare per la hall insieme a qualche nobile mondiale. Quindi, a meno che non si trattasse dei pirati della Donquixote Family e in quel coso Stella avrebbe comunque potuto dormire sogni sereni visti gli accordi commerciali, quella raccontata da Dice era una palese stronzata, ma visto che quando si trattava di Stella Tesoro bruciava ogni singolo, dorato, neurone che gli vagava nel cervello c’era cascato con entrambi i costosissimi stivali e ora il gran bastardo di Dice con tutta probabilità se ne stava sdraiato in piscina a sorseggiare ottimi  cocktail e a fare il pollo con delle belle ragazze mostrando le sue capacità fisiche.
L’unico lato positivo, oltre a quella miriade di vestiti e gioielli nuovi s’intende, era la sicura collezione di due di picche che Dice avrebbe raccolto. Al ritorno si sarebbe fatta raccontare tutto da Stella.
“Tesoro si può sapere che cazzo hai ora?”
Sbottò la rossa, stufa di fissarlo mentre se ne stava completamente imbronciato col gomito piantato sul tavolo e il mento appoggiato sul palmo della mano a fissare un punto imprecisato senza neanche aver toccato la costosissima bistecca di taglio di primissima qualità davanti a lui che ormai si era raffreddata.
Era decisamente stufa di avere gli occhi terrorizzati del proprietario addosso, completamente nel panico perché un cliente come Gild Tesoro stesse totalmente ignorando il cibo che gli era stato servito ed era decisamente stufa di avere un commensale così imbronciato e poco socievole, le stavano facendo passare l’appetito e lei voleva pure il dolce e avrebbe voluto goderselo.
“Eh?”
Rispose attonito, come riprendendosi da quella trance in cui era piombato appena si erano seduti per pranzare e avere almeno un attimo di respiro.
“Si può sapere che cazzo ti prende? Non hai neanche toccato cibo, hai speso un patrimonio in una mattinata cestinando poi come ‘non adatto alla tua preziosissima Stella’ qualsiasi cosa tu abbia comprato. Si può sapere che diavolo vuoi regalarle? Santo Dio ogni anno la stessa identica storia e io che mi faccio ancora fregare, devo iniziare a farmi furba come Dice”
“Si può sapere cos’hai da lamentarti? Tutta la roba che ho scartato perché non adatta a Stella l’ho regalata a te e poi cosa vuol dire farti furba come Dice? Se ha visto dei pirati sospetti ha visto dei pirati sospetti.”
Rispose prendendo a mangiare la carne davanti a lui facendo tirare un sospiro di sollievo allo staff del ristorante.
“Certo Tesoro, pirati sospetti un albergo ultra lussuoso come quello.”
Sbuffò la donna andandosi a massaggiare le tempie stressata.
“Questa bistecca è fredda.”
“Hai guardato il vuoto per venti minuti buoni, certo che è fredda.”
“Comunque non è colpa mia se qui vendono solo paccottiglia, possibile che non si riesca a trovare nulla di buono?”
“Qui non vendono solo paccottiglia sei tu che sei incontentabile e tra l’altro senza alcuna ragione perché Stella sarebbe contentissima pure di un anello di legno se glielo regalassi tu.” La donna andò a schiaffarsi una mano sul viso esasperata, aveva assolutamente la vaga idea che quel discorso che ripeteva ogni anno non sarebbe servito a un cazzo e dopo pranzo avrebbero vagato per almeno altre tre ore finché Tesoro non si sarebbe convinto a comprare una cosa come un peluche da mille Berry ritirandosi soddisfatto.
Infatti, come volevasi dimostrare, aveva ragione: dopo pranzo ripresero il giro per i negozi, questa volta almeno, qualche busta l’aveva presa pure lui.
Subito era toccato a una gioielleria, nella quale Tesoro si era messo a fissare un orologio femminile in oro, completamente incastonato di pietre preziose e come segnato dall’etichetta fatto a mano da un famosissimo artigiano dell’alta moda, prezzato alla modica cifra di sessanta milioni di Berry.
Tesoro si grattò il mento mentre il grasso ed elegantissimo proprietario si era avvicinato con un sorriso a trentadue denti pronto a già a pregustare la vendita, conoscendo benissimo la fama dell’uomo che era dentro il suo negozio in quel momento.
“Oh vedo che ha buon gusto!” trillò fissando sia l’orologio che Baccarat con uno sguardo e un’insinuazione che a lei non piacquero nemmeno un po' e non sarebbero piaciute per niente nemmeno a Tesoro se solo le avesse notate, perché nessuno doveva osare mettere in discussione la sua fedeltà a Stella, ma per fortuna del grasso ometto Tesoro era troppo immerso nei suoi pensieri per farci caso.
“È un modello unico sa? Costa solo sessanta milioni, ma per lei posso fare anche cinquanta cinque!”
“Modello unico dice? Va bene lo prend…”
“No.”
Tesoro e il proprietario si voltarono verso Baccarat.
“Signorina, guardi che posso assicurarle che non troverà nulla di meglio mi creda.”
Sorrise nervoso il vecchio gioielliere che già aveva sognato di battere cassa grossa quel giorno.
Baccarat roteò gli occhi e lo ignorò.
“Mi spieghi come diavolo ti viene in mente che quel coso possa piacere a Stella? Per piacere! È talmente pacchiano che starebbe male pure sulle nostre armature d’oro! Persino io non lo indosserei figurati Stella.”
L’uomo si voltò verso l’orologio e lo fissò ancora un po' prima di decretare che Baccarat aveva ragione.
“Sì è vero andiamocene.”
Così uscirono dal negozio lasciando il poveretto completamente pietrificato e demoralizzato per essersi perso una vendita così grossa.
Camminarono per circa un’altra ora e mezza, entrando e uscendo da diversi negozi fino ad uscire dal lussuoso quartiere in cui si trovavano.
“Ti scongiuro Tesoro comprale un peluche a caso e vedrai che sarà felicissima ma torniamo all’hotel non ne posso più.”
Sospirò sconsolata la donna prima di andare a sbattere contro la schiena dell’amico che si era imbambolato davanti a un negozio in particolare.
“Ho avuto un’idea.”
La rossa sgranò gli occhi e lo fisso sconcertata.
“Fidati di me Baccarat.”
 
 
---------------------------------------------------------------------
 
“Comunque dovresti cambiare strategia Dice, è evidente che così non va, devi trovartela una ragazza no?” Gli sorrise gentilmente Stella, stesa comodamente su uno dei tanti sdrai a bordo piscina.
“Mi sa che ha ragione signorina Stella.” brontolò Dice andandosi a sedere nello sdraio affianco leggermente sconsolato per l’ennesimo due di picche collezionato quella giornata.
“Lei come sta? Tutto bene?”
“Certo non preoccuparti! Oggi oltretutto pare piuttosto tranquillo.” Sorrise la donna andandosi ad accarezzare il pancione.
“Stella! Ti sei divertita oggi? Scusami tanto ma ho dovuto svolgere dei giri d’affari! Però prometto che il resto della giornata e domani lo passeremo tutto assieme!”
Trillò Tesoro con un enorme sorriso sulle labbra raggiungendoli in piscina seguito a ruota da una più che stremata Baccarat, che ora non desiderava altro che un cocktail e uno sdraio sul quale poter prendere gli ultimi raggi di sole della giornata.
“Tesoro sei tornato!” squittì contenta Stella andando ad abbracciarlo “Spero non siano stati troppo noiosi i giri d’affari!” sapeva alla perfezione cosa Tesoro fosse andato a fare ma, preferendo dargli soddisfazione per l’impegno, fece la gnorri.
“Non troppo non temere! E ho pure trovato il regalo perfetto per il tuo compleanno!”
Sorrise soddisfatto.
“Ma non mi dire?”  ridacchiò lei
“Certo che sì! Domani te lo mostrerò!”
Nel frattempo, mentre i due si erano messi a parlare del più e del meno e a scambiarsi qualche bacio comodamente stesi sullo sdraio Baccarat era crollata su quello al fianco di Dice.
“Giornata pesante?”
“Non mi parlare tu o giuro che ti affogo.” Sibilò la donna e l’omone obbedì immediatamente perché, per quanto gli piacesse sentire dolore Baccarat pareva estremamente seria in quel momento e affogare non rientrava esattamente nei suoi progetti futuri.
L’indomani Tesoro non fece altro che parlare con Stella di come le sarebbe piaciuto il regalo fino a che, dopo pranzo, non si decise a portarla a vederlo, trascinandosi dietro, neanche a dirlo, Baccarat, che l’ultimo programma che aveva era sorbirsi le smancerie di quei due.
“La benda è proprio necessaria Tesoro?”
“Certo Stella, abbi  solo un po' di pazienza siamo quasi arrivati.”
Rispose in tono gentile con un sorriso sornione lui. Una volta giunti davanti al tanto decantato regalo, le sfilò la benda dagli occhi.
A Stella mancò il fiato e mentre gli occhi si inumidivano si portò le mani davanti alla bocca.
“Allora? Ti piace?”
“Tesoro…”
 
 
---------------------------------------------------------------------
 
La scritta a caratteri cubitali Human Shop brillava davanti a loro e Baccarat fissava attonita sia il negozio che l’amico.
“Sei diventato completamente scemo?! La farai infuriare con un regalo del genere!”
“Baccarat! Cosa diavolo ti viene in mente! La mia idea è un’altra!”
Urlò piuttosto irritato Tesoro, dal fatto che una sua amica come Baccarat avesse anche solo potuto pensare che lui fra tutti avesse voluto comprare uno schiavo, per di più per Stella.
Quando entrarono vennero immediatamente accolti da un uomo alto parecchio in là con gli anni e dall’aspetto estremamente sgradevole. Dava precisamente l’idea di incarnare tutto ciò che ci fosse di sbagliato in quel mondo: aveva un enorme sorriso falsamente gentile stampato sulla faccia rugosa, grasso e dall’aspetto sciatto nonostante i costosi vestiti continuava a fissarli, dando particolare attenzione alle forme di Baccarat con quegli orrendi occhietti grigi da topo.
“Oh, benvenuti! Benvenuti!”
Aveva una voce estremamente acuta e irritante, tanto da far digrignare i denti alla donna, che stava seriamente per perdere la pazienza non capendo cosa mai volesse Tesoro da quello schifo di posto.
“Abbiamo un sacco di merce interessante! Anche parecchio fresca, credetemi. Allora cosa desidera acquistare? Forse una bella fanciulla? O un po' di forte mano d’opera.”
Tesoro dovette trattenersi dal colpirlo ripetutamente in faccia per evitare di mandare tutto a rotoli, diede un veloce sguardo all’interno del locale e a tutti quei poveri disgraziati incatenati come bestie, osservati come fossero pezzi di carne da altri due avventori. Decise di tagliare corto prima che uno di quei due uomini potesse nuovamente attirare l’attenzione del proprietario e fare un acquisto.
“Tutto.”
“Come prego?”
“Mi hai capito bene, compro tutto, sia il locale che tutti gli schiavi qua dentro, la cifra dovrebbe essere intorno ai due miliardi di Berry, giusto? Baccarat ti pagherà quello che ti dobbiamo, ora consegnami le chiavi delle catene prendi quello che ti è dovuto e sparisci.” Uno dei vantaggi più grossi di avere una risorsa aurea infinita era che certe spese colossali non fossero un problema.
Il proprietario rimase attonito, aveva fatto praticamente tutto da solo e non gli aveva dato modo di replicare, ma tutto sommato era più che un buon affare per lui, quindi, alzò le spalle e fece come Tesoro gli aveva ordinato. Tanto avrebbe potuto rimettersi in affari altrove.
“Ha fatto un ottimo acquisto, vedrà son merce ottima e…”
“Sparisci immediatamente dalla mia proprietà prima che io sia costretto a usare la forza e anche voi due fuori di qui.”
Quando il locale fu liberato Tesoro si avvicinò alla prima persona incatenata che si trovò vicino e la liberò dalle catene che la tenevano prigioniera. Era una ragazza dai capelli verdi sulla ventina, che ora lo fissava con uno sguardo tra il terrorizzato e confuso, che, come ogni altra persona rimasta lì dentro, continuava a domandarsi cosa mai passasse per la testa di un uomo che volesse quella quantità di schiavi. Una volta finito di armeggiare con le catene alzò lo sguardo per fissare la donna negli occhi. Sorrise.
“Dimmi, ti piace la musica?”
 
 
 
---------------------------------------------------------------------
 
L’insegna Human Shop ora giaceva a terra, spaccata in due e immersa nel fango e nel calcestruzzo, al suo posto ve n’era un’altra a forma di stella sulla quale, scritte con un pennello per segnare dove in futuro sarebbero andate quelle luminose apparivano le parole  ‘Stella’s Music Shop’, mentre diversi operai trascinavano fuori un gran numero di catene e vecchio mobilio.
“Ho liberato tutti gli schiavi, lavoreranno qui dentro in futuro, così da potersi guadagnare da vivere da uomini liberi, vedrai stella sarà la catena di negozi di musica di lusso più grande di tutto il Nuovo Mondo, voglio farlo con altri Human Shop ho già pensato a dove procurarci gli strumenti da vendere e perché no potremmo anche fare corsi di musica ah ovviamente, nel frattempo, li farò alloggiare al Gran Tesoro e…”  Tesoro era un fiume di parole e a Stella scappò una risata fra le lacrime di gioia mentre ascoltava quell’assurdo progetto imprenditoriale che aveva decisamente bisogno di qualche aggiustamento sul piano commerciale, ma non era quello l’importante.
Quando capì che o lo fermava lei o sarebbe andato avanti all’infinito a parlarle Stella afferrò il volto di Gild Tesoro fra le mani e vi poggiò un dolce bacio.
“Sei la stella che illumina la mia vita.” Sussurrò lui.
“E tu il mio più grande tesoro.”
Baccarat rise e si commosse anche un po', anche se le costava ammetterlo.
Gild Tesoro era un uomo buono, altruista e generoso e per quanto amasse le cose belle, sfarzose e costose non si tirava certo indietro a usare i suoi soldi per rendere migliore la vita dei meno fortunati, perché lui la sua ricchezza più grande l’aveva vicino ogni giorno e presto questa ricchezza sarebbe diventata ancora più grande. Doveva solo aspettare qualche altro mese.
 
 
Forse se vent’anni prima una meravigliosa farfalla non avesse convinto Fisher Tiger a spostare lo sguardo verso quel vialetto sporco, le cose sarebbero andate diversamente.
Dopotutto, anche l’evento più insignificante come il battito d’ali di una farfalla può cambiare ogni cosa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Amiba