Salve =)
Questa è
la prima fan fiction che scrivo su Cartman e Kyle, più in
generale sull’intero
universo di South Park
La voglio
dedicare a Setsuka che mi ha fatto scoprire ed amare questa coppia, ed
ovviamente le sue storie, che aspetto sempre con ansia J
Questa fan
fiction è ispirata ad un episodio preciso della serie South
Park, “Le Petit
Tourette”, che potete trovare a questo link: http://www.megavideo.com/?v=V7KANCJC
Vi consiglio
di vedere la puntata visto che tutta la storia ripropone spezzoni e
dialoghi
presenti in essa. Insomma, un modo per capire meglio la storia
Non sono
molto sicura di questa storia, ma so per certo che non sarà
l’ultima che
scriverò sul Kyman J
A presto!
Le Petit
Tourette
Decisamente.
Se non fossi
incappato in quell’idea maledetta mi sarei
risparmiato tanti rischi d’infarto.
Però..
Dopotutto.. E’ stato così male…?
“Un
luccichio dorato
nei miei occhi”
Non appena
realizzai che avrei potuto dire tutto ciò che
mi passava per la mente, liberamente, chiaramente e senza impedimenti,
ma ANZI,
con tutta la comprensione del prossimo… Beh, non ci misi
molto a convincere
mamma a portarmi da un dottore
Che mi assicurò che sarei stato… Compatito
Avrei potuto fare assolutamente il cazzo che mi pareva in
altri termini…
Se non fosse stato per te, maledetto ebreo
“Sta
facendo finta”
Lo dissi
davanti a tutta la scuola, proprio un attimo dopo
che io spiegai di avere questa sindrome
Cazzo… Cazzarola Kyle, sempre tra le palle
Però, come al solito, come sempre, inconcepibilmente e
paradossalmente, TU avevi capito
Tu mi capivi sempre… E mi conoscevi più di
chiunque altro
Per mia sfortuna…
E poi
nell’ufficio della preside arrivò quel tizio
allucinante con
Succedono spesso queste contraddizioni tra di noi, hai
notato…? Uno dei due ci va sempre e comunque di mezzo per
via dell’altro
“HO
DETTO CHE MI DISPIACE PEZZ…” dissi arreso
Ooh che musica melodiosa era stata… Come ogni volta che TU
devi sottostare a ME, ovviamente sempre ingiustamente e con
sforzo…
Io amo avere potere su di te Kahl…
Perché in quei momenti siamo legati sempre di
più, il tuo
odio ti obbliga a cercarmi, per farmela pagare…
Insomma,
andava tutto alla grande, io potevo dire quello
che mi pareva, tu ti rodevi interiormente e nessuno tranne te
sospettava nulla;
nessuno poteva assolutamente fermarmi
Ma non mi bastava
Volevo di più
Sia per me, per una cosa personale… Sia per avere la
completa vittoria anche su di te
Andare in tv
Insomma, cosa cavolo c’era di meglio di insultare il mondo
davanti a milioni di persone, ed essere reputato PERFINO coraggioso?
Come un
bambino incompreso con la sua malattia terribile, che sfidava le
maldicenze
della gente andando addirittura in televisione, a far conoscere il
problema di
molti
Il mio piano stava per giungere al culmine, e TU non
avresti potuto far altro che stare a guardare!
Letteralmente
…
Oppure no?
Ma non mi
importava, questa vittoria era più importante
persino di TE, di quello che ne pensavi e di quello che avresti fatto,
IO avrei
dato sfogo al MIO pensiero, uno sfogo irrispettoso e volgare, avrei
potuto
smerdare chiunque! CHIUNQUE!
Tranne me stesso
Ma fu proprio
in quel momento, quando stavamo sorseggiando
“scotch” che mi resi conto… Che nel mio
piano c’era un problema
Io
Sfiorai il
disastro
Alla presentazione al Whistlin’ Willy’s rischiai
davvero,
davvero grosso…
“Ne
approfitto per dirvi che QUESTA è UNA PRESA IN
GIRO”
…
Si era ripetuto… Avevo di nuovo detto qualcosa senza
riuscire a controllarmi
La sera precedente mi era successo, c’eri anche tu, ma
avevo solo confessato di essermi pisciato a letto… Ma ora?
Spalancai gli occhi, cercando di capire se l’avevo detto
davvero, e se ero ancora in grado di rimediare
“DI
NOTTE PIANGO PERCHè NON HO UN PAPà”
…
Oh cazzo… No, no questo no… Se ho detto questo,
allora
COSA non riuscirò a trattenere ancora…?
…
Un pensiero, uno stranissimo stranissimo pensiero balenò
nella mia mente
Kyle? Perché, perché ora avevo davanti
l’immagine di Kyle?
E perché… Perché lui sorrideva e non
era scocciato come al
solito quando me lo immaginavo…?
E perché… Perché stavo associando una
frase a lui…?
Me ne resi conto, la mia mente stava formulando una frase
per conto proprio, la stava formando e sentivo che stava per uscire
dalle mie
labbra, e riguardava Kyle
Sentivo che stavo per parlare, che stavo per rivelare…
Qualcosa che… Che non avevo mai ammesso nemmeno a me stesso
Stavo per… NO!
“SONO
INNAMORATO DI PATTY NELSON E SOGNO SEMPRE DI BACIARE
PATTY NELSON”
…
EH?????
Scappai,
scappai immediatamente al bagno, ma che
diavolo…??
MA CHE CAZZO ERA SUCCESSO??
Ok… Ok, dovevo focalizzare… Io… Stavo
pensando a Kyle.
Giusto? Ok, purtroppo è così…
E la frase che ho detto…
Oddio oddio oddio MA CHE CAZZO
CHE CAZZO C’ENTRAVA KYLE??
Ok, non importava… Cioè si, importava, ma solo io
lo
sapevo ora no? Ero riuscito a cambiare nome all’ultimo momento
Patty Nelson, chiunque tu sia mi hai salvato il culo
…
La mia malattia era diventata reale. E… Quello che
pensavo…
Non ero convinto che mi piacesse…
E ora come
avrei fatto ad andare in tv?
Ero negli
studi di Date Line, lo show al quale avrei
dovuto partecipare… Il presentatore mi aveva convinto.
Cioè, più che convinto
minacciato. Ma ora non aveva proprio importanza.
Stavo per
andare in
onda…
E mi ritrovai
a pregare
Chiesi un miracolo, avevo assoluto BISOGNO di un miracolo…
Forse per
questo
arrivasti tu?
“Sorpresa
culone”
“Kyle…?
Ma che ci fai qui?”
Non
capì quasi un cazzo effettivamente del tuo piano
assurdo, solo che c’entravano dei pedofili e che si
suicidarono credo tutti. Ma
lo show era stato interrotto, e io mi ero assolutamente salvato il
culo…
Tu mi avevi salvato il culo…
“Ti
ho battuto grassone! Non hai insultato nessuno in
diretta! Lo show è stato interrotto, cosa dici
adesso?”
La tua
espressione di trionfo era uno spettacolo che in
altri momenti mi avrebbe fatto vomitare…
Guardai
attorno a me tutti quei cadaveri e lo studio
vuoto, senza traccia del presentatore Chris Hansen
Ti guardai, e dopo pochi istanti di silenzio, anche da
parte della mia mente, ti gettai le braccia al collo, stringendoti forte
“Ooh
grazie! Grazie Kyle!” piagnucolai attaccato a te
“…
Cosa?”
“Ho
chiesto un aiuto al signore… E sei arrivato
tu…”
Questo non
c’entrava niente con la mia sindrome, ero
sinceramente contento che fosse stato proprio lui a
salvarmi… Era stata
un’altra vittoria per me, avevo comunque vinto e lui non lo
sapeva, ma questa
volta in maniera diversa
“Ti
amo amico”
…
...
E… Questo…?
C’entrava…?
Tu rimasi in
silenzio per qualche secondo, ma quando
parlasti sembrava non avessi dato peso alle mie parole…
Beh, ti sarai abituato a non credermi, mai; a lasciar
correre, sempre…
Mi staccai, cercai di riabbracciarti ancora, ma non mi
lasciasti più avvicinare
… Forse sai, sono stato l’unico a capire qualcosa
di
questa storia, davvero l’unico
E non sto parlando della lezione che ho imparato
Sto parlando di altro…