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Autore: Ino chan    06/06/2022    2 recensioni
Obi-Wan sbuffa divertito mentre la osserva stendersi di nuovo e poi , nel giro di una manciata di secondi, girarsi, e rigirarsi ancora. A volte ha l’impressione che Padme parli attraverso di lei, che lo guardi con i suoi vispi occhi nocciola, altre volte come ora, è del tutto identica ad Anakin.
SPOILER OBI-WAN KENOBI
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Han Solo, Obi-Wan Kenobi, Principessa Leia Organa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Remember Me'
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SPOILER OBI-WAN KENOBI
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SPOILER OBI-WAN KENOBI
SPOILER OBI-WAN KENOBI

«Non riesci a dormire?»
Leia cerca di spingere e rincalzare il mantello sotto la testa, ma non riesce a far altro che rendersi ancora più scomoda. Non è abituata a certi disagi, il peggio che ha dovuto soffrire in tutta la sua vita è stato dover sostenere la compagnia del cugino Niano per più di venti minuti. Si siede di scatto mentre Lola ronza attorno a lei come per cercare di calmarla. « No, non riesco! Non sono abituata a stendermi su un pavimento lercio e duro per riposare!»
Obi-Wan sbuffa divertito mentre la osserva stendersi di nuovo e poi , nel giro di una manciata di secondi, girarsi, e rigirarsi ancora. A volte ha l’impressione che Padme parli attraverso di lei, che lo guardi con i suoi vispi occhi nocciola, altre volte come ora, è del tutto identica ad Anakin. Anche lui diventava intrattabile quando non riusciva a dormire. Da ragazzo, si limitava a sedere fuori dalla tenda, a braccia e gambe incrociate, così imbronciato da sfiorare il comico, da bambino invece... Leia si tira su , lo raggiunge a passo di marcia e dopo averlo guardato da capo a piedi, decide di appoggiarsi alla sua coscia, e usarlo a mo’ di cuscino. Obi-Wan alza entrambe le sopracciglia mentre la guarda tirare un sospiro sollevato.
« Comoda?» le chiede coprendola anche con un lembo del suo mantello come un tempo faceva con suo padre.

«Ora sì, grazie Ben.» annuisce chiudendo gli occhi e Obi-Wan torna a incrociare le braccia al petto, lo sguardo allo spazio oltre all’oblo della porta scorrevole. Anakin è vivo, in questi anni in cui ha avuto l’impressione di percepirlo, un sussurro contorto nella Forza, non erano sensi di colpa, non era follia... Era veramente lui.
Abbassa le palpebrei mentre , nel sonno, Leia invoca il padre e sorride. Obi-Wan sa perfettamente che è Bail Organa quello che sta vedendo, quello che le sta sussurrando che è una bambina forte e coraggiosa e che riuscirà a uscire incolume da questa situazione eppure per un attimo immagina che ci sia Anakin nei sogni di sua figlia, che la vita giri per il verso giusto, che la buona Padme sia ancora viva e che il suo vecchio amico sia un padre fiero e amorevole.


«Ma che...»
Per un attimo ha l’impressione che sia una punizione divina. Sussulta quando il cargo viene agganciato da quello che sembra un raggio traente – a giudicare dalle scariche di energia color cremisi che di colpo avvolgono la cabina – e attratto verso una nave spaziale. Leia si tira a sedere con un balzo, ma Obi-Wan la trattiene avvolgendole il petto con un braccio e tirandosela contro. «Ssssssh.» le sussurra fra i capelli e la piccola inizia a girare nervosamente la piccola Lola fra le mani. Quando il portellone viene aperto, è un ragazzo di una ventina d’anni ad entrare « Ma che...» esclama guardando prima Obi-Wan e poi Leia « Non me l’aspettavo.»
Gira la testa da sopra una spalla, e a rispondere è un latrato cavernoso che fa irrigidire la bambina. Obi- Wan la sente spingersi con più forza contro il suo fianco, facendo forza con i talloni contro il pavimento.

«Che ci fate qui?» il giovane si avvicina tenendo il blaster contro il fianco, apparentemente affatto preoccupato per la presenza di passeggeri all’interno del cargo che ha deciso di assaltare « Siete fuggitivi?»
«Una specie.» Obi-Wan gli sorride e il ragazzo arriccia un angolo della bocca in una smorfia divertita « Non vogliamo problemi, prendi pure tutto quello che vuoi, noi non….»
Non riesce a finire la frase che il wookie entrato appresso al giovane criminale, inizia a portar dentro la nave tutto quello che riesce a trasportare a braccia; Obi-Wan lascia cadere le spalle, se hanno fortuna, sono dei semplici ladri che non hanno alcun interesse a far del male a quello che sembra un padre con la sua bambina.

«Sei un pirata?»
«Contrabbandiere.»
«E che differenza c’è?»
Leia alza il mento, saccente come al suo solito e gli occhi neri del ragazzo brillano divertiti; sposta lo sguardo dalla bambina a Lola e un attimo dopo, l’ha afferrata al volo e intascata « Significa che con questo giocattolo ci farà qualche credito dopo averlo smontato, invece di tenermelo per tuo ricordo, mocciosa.»
Leia grida indignata mentre cerca di alzarsi, ma Obi-Wan la trattiene per la mantellina. Per quanto anche a lui prudano le mani, non possono permettersi altri intoppi per la strada, dopo essere quasi finiti in bocca agli inquisitori. La bambina scalcia furibonda mentre il ragazzo se la ride di gusto « Grazie ragazzina, ci tirerò su qualche giro a Sabacc .»

Dieci anni dopo.


«Lola?»
In dieci anni, Leia Organa ha pensato spesso alla sua adorata Lola. La piccola androide a forma di coccinella , avuta in dono per il suo ottavo compleanno e rubata da un dannato farabutto. Preme il tasto di accensione fra le ali, e la androide, dopo un attimo, fischia accendendosi. Si fissano per un secondo, poi Lola bippa in segno di riconoscimento e Leia sente la commozione salire. La ricorda fin troppo bene fra le mani di suo padre, il suo sorriso mentre gliela porgeva . Se la porta al volto, stringendola delicatamente tra le dita che tremano, la gola serrata da un nodo di lacrime e nella mente, l'espressione serena di Bail Organa mentre la guarda correre appresso alla sua nuova compagna di giochi.
«Un momento...» esclama facendo deragliare il treno dei pensieri di colpo e portando lo sguardo sulla droide fra le sue mani « Quel maledetto!»
Han Solo è appisolato nella cabina di comando del Millenium Falcon quando Leia entra come un uragano, la osserva stranito fronteggiarlo come se volesse strozzarlo e urla per la sorpresa – e per la dolore- quando la principessa, dopo aver provato a parlare inutilmente, strangolata dall' ira,solleva la sottana fino alle ginocchia e carica un calcione così forte da fratturargli sicuramente qualche osso nel polpaccio.
«Principessa, ma che ti prende?» chiede avvolgendo le mani attorno alla parte lesa, prima di riconosce la robottina che le flotta attorno « Ma quella … Oh per l’amor di ...»


 

   
 
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