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Autore: Red S i n n e r    07/09/2009    2 recensioni
Sgusciavano sulle pareti prendendone possesso, rivendicando la supremazia sull'intero mondo.
La poca luce nella stanza si lasciava divorare, consapevolmente e coscienziosamente, ed anche lui si ritrovò ad essere ingoiato.
Troppo preso dall’osservare quelle eleganti ombre per poter fuggire.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N/A[Ebbene sì, sono un'autrice anch'io *si vanta*]:Dedicata alla mia sister, I n n e r Ebony perchè... perchè sì. u___ù XD

Simply Normal?

 

Tra le luci dimenticate di un computer acceso, stava lui, statico quasi quanto il portatile.

Tra i ronzii imperturbabili della ventola affaticata, stava lui, assente e distaccato quasi quanto quella nenia assillante.

Ricercava  -nella quasi oscurità della stanza- un ragionamento, un filo di pensiero che si dipanava e sgusciava via come fumo nell’aria; non riuscendo ad afferrare il delicato pensiero con le pallide dita si ritrovò a fissare, assorto, l’oscurità della notte far capolino dalle finestre, sgusciando all’interno dell’appartamento, insozzando con le sue lunghe ombre il bianco delle pareti.

Preda e predatore o semplice normalità?

Preda o predatore?

Osservò l’oscurità divorare pezzi sempre maggiori d’appartamento, scivolando tra le intercapedini dei mobili e allungandosi voluttuosamente sul soffitto chiaro.

Si allungavano flessuose, quelle ombre predatorie, così pericolose ma così invitanti.

Sgusciavano sulle pareti prendendone possesso, rivendicando la supremazia sull'intero mondo. La poca luce nella stanza si lasciava divorare, consapevolmente e coscienziosamente, ed anche lui si ritrovò ad essere ingoiato. Troppo preso dall’osservare quelle eleganti ombre per poter fuggire

Troppo preso dalle loro voluttuose ombre per riuscire a pensare, e i ragionamenti filavano via, battevano la ritirata insieme alla perdente luce.

Preda o predatore?

Si sarebbe ripetuto per sempre quel divorare reciproco, quelle morti programmate.

Il tempo non avrebbe cambiato nulla ma si sarebbe semplicemente abituato alla normalità della morte.

E lui ce l’avrebbe fatta a reggere il tempo?

Solo la luce del computer illuminava il buio, solo il ronzio meccanico violava il silenzio.
Si rifugiò in quella luce senza calore, in quella voce senza umanità e senza volto, fredda e insensibile  come l'ombra sulle pareti.

Preda e predatore…

D’altronde, Elle, voleva solo un amico.

… O semplice normalità?

____________________

gratt-
Credo sia una flash-fic. Di certo non mi sono messa a contare le parole per esserne sicura! 
E, tra parentesi, io non contare. u____ù
Spero sia piaciuta questo mio esperimento di Flash-fic, introspettiva e tutta incentrata su Elle. 
Se così non fosse accaduto date la colpa alle ombre che mi hanno ispirata [?] e alle abbondanti dosi di Coca-cola bevute ieri sera.
XD

Spero ti piaccia Sister, altrimenti vado a fare harakiri. u__ù

Red.

   
 
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