Abbiamo finito di girare il salotto della valle. Dire che sono imbarazzato non rende l'idea, ancora non capisco come ho potuto suscitare un immagine del genere. Io vestito da poliziotta sexy, con Dario. Comunque i ragazzi sono andati via e ne approfitto per sistemare un pò lo studio e per calmarmi un pò. Metto della musica e youtube mi consiglia il brano "Can't let go" lo metto per curiosità, inizia con un assolo di tromba e dopo un minuto scarso mi accorgo di non essere più solo. Cesare è alle mie spalle. Mi spavento, non mi aspettavo che tornasse, ma dice che si è scordato il cellulare. Non l'ho visto in giro, ma se vuole posso farglielo suonare per trovarlo prima. Solo ora noto che il Cesi è a disagio, mi chiede scusa per avermi messo in imbarazzo durante il salotto.
Sono palesemente perplesso, perchè si scusa, insomma si ero imbarazzato ma stavamo scherzando tutti insieme. Gli dico che non c'è problema stavamo ridendo e giocando tutti, ma lui continua a essere mortificato. Gli do un pugno leggero sulla testa dicendo di smetterla, annusisce e ci abbracciamo. Mentre ci allontaniamo i nostri nasi per un momento si sfiorano, lasciando la sensazione di attesa. E in quell'attesa che sembra eterna, Cesare mi sorprende e mi bacia. Un bacio che all'inizio è timido quasi si aspettasse un rifiuto. Ma oltre ogni buon senso ricambio quel bacio.
Un bacio che sa di bisogno, ma anche di dominio. Una sfida che nessuno dei due vuole perdere visto che abbiamo letto e sappiamo cosa vuol dire. Finiamo addosso alla parete, il bacio sembra durare un eternità. Le mani cominciano a slacciare i pantaloni, a fatica riesco a distinguere le mie da quelle di Cesare tanto è forte il desiderio. Ci fissiamo reciprocamente il pene in piena erezione cercando di capire che cosa fare. Escludendo la cosa più ovvia. Cesi si lecca il labbro e questo mi fa decidere. Prendo l'iniziativa, comincio a baciarlo di nuovo ma nel frattempo prendo in mano letteralmente la situazione. Sposto la testa per accertarmi che la cosa sia piacevole, non ho mai fatto una cosa del genere ad un altro uomo, quindi sebbene in linea teorica è lo stesso affare non essendo la stessa persona non posso assicurare lo stesso effetto. Mi accorgo che stà tremando, Cesare stà tremando ed è la risposta che cerco.
Si appoggia a me e timidamente prende anche lui in mano la faccenda. Mai avrei immaginato che essere toccato da un uomo potesse essere così piacevole, o forse perchè è lui a farlo. Sembra conoscere il mio corpo come fossi sempre stato suo. Alla fine dopo non so quanto sento che le sue parole sono che stà per venire, lo stringo più vicino a me e gli dico di farlo insieme. L'orgasmo non ha parole per essere descritto, sento il seme caldo di Cesi finirmi sul basso ventre, così come il mio. Finamo accasciati a terra, con i pantaloni e le mutande tirati giù e le espressioni più rilassate e felici del mondo. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere, in effetti venirsi addosso non è stata una saggia idea. Ci rialziamo e ci guardiamo con imbarazzo, gli dico che non c'è bisogno di parlare che non deve per forza succedere ancora. Mi tiro su mutande e pantaloni conscio che poi si faranno un giro di lavatrice. Sento due braccia che mi afferrano e stringono da dietro.
Sento che mi dice che al momento deve capire come gestire la cosa, ma che non è stato così brutto. Gli rispondo che non c'è bisogno di tempo, è stato un momento di folie à deux. Ma risponde che non è così, e che se gli darò tempo e modo mi dimostrerà che sbaglio. Sorrido e mi volto e lo bacio, un bacio a stampo. Dobbiamo pulire a terra prima di andare e lui sorride. Finiamo così di pulire, non ci sono promesse ne illusioni, solo due persone che escono da uno studio e vivranno alla giornata.