7 Settembre 1966

Mon amour,

Non sai come avrei voluto dirtelo....ma a quel tempo ero troppo giovane,e spaventata dall'emozioni che provavo ogni volta che tu eri davanti a me.

Lo stomaco mi si attanagliava,la lingua mi si annodava,la tachicardia improvvisa,il rossore alle guance,il sorriso ebete sul mio viso al tuo ricordo....era tutto così nuovo per me,che ero ancora pressoché una bambina.

Ora sono una giovane donna,e per farmi amare da te è troppo tardi...ed è così doloroso:io in tutti questi anni ho conservato nel mio cuore il tuo ricordo.

Prima di partire ti donai il mio cuore,e ti pregai di custodirlo e curarlo con amore,perchè esso ora ti apparteneva,e ti sarebbe appartenuto per sempre,ma tutto questo tu non lo seppi.

Quando tornai a casa diventata ormai donna,tutta la felicità di cui mi ero cucita la pelle svanì.

Il cuore che ti avevo lasciato di una bambina,era divenuto di una donna:una donna che non aveva mai smesso di amarti,una donna che era convinta di ritrovare il suo amato con ancora il mio cuore fra le dita,di rivedere i suoi occhi,il suo sorriso...ma come dicevo era solo l'illusione formatasi cogli anni di speranze e sogni.

Tu non eri lì a salutarmi,non eri lì col mio cuore fra le dita,non eri lì........

Non ti eri preso cura del mio cuore,non l'avevi custodito:l'avevi buttato in un burrone,l'avevi abbandonato....

Quando tornai a casa vidi te ed una ragazza baciarvi,tenervi per mano....e lì capì che fine aveva fatto il mio piccolo e fragile cuore pieno di sogni e fantasie...tutte vane e surreali.

Quando mi vedesti,mi corsi in contro e mi abbracciasti e mi presentasti la tua fidanzata:Gabrielle.

In quello stesso istante morì:lei non era la ragazza che magari un giorno avresti lasciato,no,lei era la donna che un giorno non lontano avresti fatto tua moglie e madre dei tuoi figli.

La prima cosa che feci rientrata a casa fu piangere e digiunare:se non potevo avere il tuo cuore,ed ormai non avevo più nemmeno il mio,che motivo avevo io per continuare a vivere?

Caddi in depressione,ma questo non lo diedi a vedere,specialmente perchè tutta la famiglia era in festa per i preparativi del tuo matrimonio.

A mio malgrado anch'io partecipai ai preparativi all'addio per sempre a tutti i miei sogni,all'amore della mia vita,ed alla mia unica ragione di vita.

Mi sa che ho fatto male a scrivere mon amour all'inizio di questa patetica lettera con cui credo scioccamente che possa farti capire solo un po' tutti i miei sentimenti:perchè tu non sei mai stato mio e non lo sarai mai,perchè tu appartieni a lei.

In questo istante,quando leggerai questa mia lettera,sarà il giorno del tuo matrimonio,dove io non ci sarò.

In questi mesi sono stata forte,ma morirei vedendoti andare via da me per sempre.

Quindi ti prego di capirmi.

Forse non avrei dovuto scriverti questa lettera,non avrei dovuto scriverla e fartela consegnare proprio il giorno del tuo matrimonio:il giorno che dovrebbe essere il più felice della tua vita.

Mentre tu leggerai queste righe io sarò già andata via:via da questa città,via da questo mondo,ormai libera dalla mia vita:una vita vuota ed insignificante.

Penserai che sono pazza a fare un gesto tanto avventato e fatale,ma tu non hai idea di che significhi soffrire,essere morta dentro,vederti passare davanti il mondo intero e non provare gioia di vivere.

Io ero tornata in città piena di sogni e speranze da avverare,invece sono state soppresse per sempre.

Mi dispiace di rovinare il tuo giorno felice con un lutto,ma mi sembrava più giusto questo giorno che un altro.

Oggi tu esci per sempre dalla mia vita,ed oggi io esco per sempre dalla vita di tutti voi definitamente.

Quindi ti dico addio,amore mio.

Ho scritto queste righe prima di morire solo per dirti che sei stato l'unico che io abbia mai amato,l'unico per cui il mio cuore abbia mai palpitato.

Spero solo che un giorno tu possa perdonarmi per questo.

Ti ho sempre amato

addio

Rose.