Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Jane2011    06/07/2022    1 recensioni
Lea, è una ragazza che vive da sempre nei pregiudizi del suo periodo storico, anche se da sempre cerca di tenerli testa, ma inizierà a vedere le cose da un nuovo lato, libero
Genere: Comico, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

QUEI GIORNI IN RIVA AL MARE
Nel 1890, a Parigi, nacque una splendida bambina di nome Lea. Ella era figlia di un banchiere, perciò poté vivere sofisticatamente in una meravigliosa villa, la Villa Montmorency.. Il padre abbandonò lei e sua madre quando Lea aveva quattro anni e qualche anno dopo, la madre si risposò con un farmacista. Quest'ultima, però, si ammalò di vaiolo e morì. Per fortuna il patrigno si era talmente affezionato a Lea che la crebbe da solo, con l’aiuto della badante.
Lea crebbe bella e intelligente in quell’ enorme villa con la sua migliore amica Zoe, una ragazza che era stata ritrovata davanti al portone della villa e che avevano accolto.
Ogni giorno Lea e Zoe andavano a fare una lunga passeggiata in riva al mare, come faceva con la madre, perché a Lea piaceva sentire la sabbia fra le dita dei piedi e le onde che si infrangevano sugli scogli.
Il giorno del suo diciassettesimo compleanno il padre entrò in camera sua alle nove in punto del mattino, seguito dalle cameriere. Una di loro portava un vassoio d’argento contenente dei croissant e un succo di frutta, mentre le altre alzavano le tende e portavano gli abiti a Lea, che nel frattempo si stava cambiando.
Ad un certo punto il padre iniziò ad elencarle vari nomi: “Mr. Gaspar, Mr. Vanè, Mr. Macreò…”finché Lea non lo interruppe :
“ Scusi padre, ma come mai mi sta elencando i titoli di questi gentiluomini.”
Così il patrigno iniziò a borbottare:
“Bè figlia mia, alla tua età, è giunto il momento che una donna compia un passo importante nella sua vita…”
Lea lo fermò nuovamente chiedendo con tono sicuro:
“Che sarebbe?”
“Tagliando corto, è giunto il momento che tu prenda in considerazione di maritarti, io sono vecchio ormai e voglio lasciarti in mani sicure”
disse esitante il padre.
Lea in risposta, uscendo dal bagno con aria infastidita, affermò:
“Ci penserò su, padre, ma nel frattempo sarei grata di recarmi a compiere la mia passeggiata mattutina con Zoe.”
Detto questo, prese il suo cappellino e fece un cenno all’amica che l’aspettava all’esterno della proprietà con il suo ombrellino bianco. Uscendo, Lea si sentì chiamare e così si voltò: era il padre che, appena la figlia si girò, gridò:
“Mi raccomando, pensaci!”

Quando arrivarono in spiaggia, Zoe notò che Lea era notevolmente turbata e allora le chiese: “Cos’è che la affligge?”
Lea, guardando verso l’orizzonte, disse con occhi sognanti:
“O, Zoe, non lo trovi opprimente che tutti credano che noi donne possiamo solo maritarci e continuare la stirpe? Io, guardando tutto questo, sento una necessità di essere libera, di viaggiare, di scoprire che cosa c’è dopo quest’immensa distesa di blu. Io so che c’è qualcosa di diverso, di nuovo, tutto da scoprire, ma che ancora nessuno ha avuto il coraggio di rivelare.”
Lea si voltò e, Zoe non c’era più! Guardò da tutte le parti ,ma niente, finché non vide cadere dall’alto l’ombrellino bianco dell’amica, così guardò in su e vide la figura della madre fluttuare, lei le fece segno di tacere e disse:
“Ora il mio lavoro è concluso, posso riposare sapendo che mia figlia sarà sempre se stessa.”
Pian piano la figura sbiadì e diventò solo una polverina dorata portata via dalla brezza marina. Zoe, sua madre, un angelo venuto dal cielo per indicarle la via. In effetti Zoe era arrivata proprio nel momento in cui Lea aveva iniziato a porsi delle domande, a cui ora però sapeva dare risposta: Il suo sogno aveva preso sempre più carattere con gli anni e, anche se gli altri avevano già programmato il suo futuro, lei avrebbe seguito quel sentiero, soprattutto quando le cose si fossero complicate, perché la distanza non conta. È solo il primo passo ad essere difficile.


Per il contesto ho tratto ispirazione da un quadro di Joaquìn Sorolla: "Passeggiata sulla riva del mare", 1909
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Jane2011