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Autore: Moriko_    14/07/2022    1 recensioni
Un pensiero sul senso della vita, dal punto di vista di un guerriero.
[Spoiler! capitoli 30-48 del manga Cells at Work! BLACK | J-1178 centric]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Fanfiction

Sommario.

Fanfiction scritta per il 일하는 세포 전력 60분. Prompt: “Life”.
(Spoiler! capitoli 30-48 del manga di Cells at Work! BLACK. La fanfiction è ambientata dopo il capitolo 48.)

 

 

Life.

(#일세포_전력60분)

 

 

J-1178 | Cells at Work! BLACK

 

 

Chi dice che noi leucociti siamo distruttori della vita… ecco, questa non è del tutto una definizione esatta.

È vero: noi siamo guerrieri fin dalla nascita. Ci hanno sempre insegnato a combattere fino allo stremo delle forze, a usare tutte le armi a nostra disposizione con lo scopo di togliere di mezzo il nostro nemico, chiunque voglia fare del male alle cellule di questo mondo. Togliamo la vita dai batteri, da coloro che vogliono rendere l’organismo nel quale siamo nati un mondo di morte, e per questo molte cellule di buon cuore ci vedono con occhi sospetti, sempre timorose che un giorno possiamo arrivare a fare del male anche a loro.

In realtà non è così.

Noi siamo nati per proteggere questo organismo, è nostro compito difendere ogni forma di vita che popola questo mondo, dalla più minuscola che esista, affinché possa maturare in una splendida e forte cellula.

Noi non siamo portatori di morte. Almeno, non verso i nostri simili.

 

Nonostante fossi stata sempre pienamente consapevole del significato del mio ruolo, sono riuscita a comprenderlo meglio dall’incidente del cancro. In quegli attimi di terrore mi sono resa conto che il modo apparentemente spietato che rivolgo nei confronti dei batteri non è stato nulla, nemmeno una piccola parte, in confronto all’inferno che è precipitato sulle strade e i quartieri. Un vero demone è giunto in questo mondo… 

… no. Non è giunto, è nato: era uno di noi, nato con lo scopo di distruggerci.

E, all’improvviso, la vita si è trasformata in morte. Quei brevi istanti di felicità che stavamo ancora imparando a conoscere sono stati portati via da un essere spietato: gesti e parole d’affetto sono stati cancellati in un attimo, tra bombe che sono piovute dal cielo e cellule innocenti barbaramente trucidate.

Anche tu sei stato tra quelle vittime… e, all’improvviso, anche a me è sembrato di morire. Proprio tu mi hai ridato la vita dopo che l’ho persa contro una terribile battaglia contro i batteri: per questo, quando sono riuscita a riconoscerti in quella vasta pozza di sangue, per un istante mi è sembrato di soffocare.

Forse, per un attimo, anch’io sono morta insieme a te.

Che senso avrebbe avuto vivere in un mondo senza di te?

Che senso avrebbe avuto se tu che fino all’ultimo istante, finalmente conscio del significato del tuo lavoro, ti sei aggrappato alla vita con disperazione, fossi morto e io ancora no?

Che senso avrebbe avuto vivere da sola in un mondo distrutto, senza nemmeno un barlume di speranza per il futuro?

 

Ma alla fine è accaduto un piccolo miracolo.

A poco a poco la vita è tornata in questo mondo, e la desolazione che era giunta dopo la sconfitta del cancro ha ceduto il passo alla serenità. Questo organismo ha ascoltato le nostre urla, e ora anche lui vuole continuare a vivere insieme a noi.

Da quel momento nuove cellule sono venute al mondo… tra le quali un piccolo “te” che, come tanti altri, non sa nulla di quel terribile passato che abbiamo affrontato.

Tu, semplicemente… vivi.

Sotto un’altra forma, sotto un altro aspetto, però sei qui, e vivi, come hai desiderato nei tuoi ultimi istanti di vita.

Grazie alla legge che governa questo mondo, sei rinato, diventando quella tanto agognata speranza che i tuoi occhi avrebbero voluto vedere.

Così, ho promesso a me stessa che avrei protetto quella piccola forma di vita che ti assomiglia: lui e i suoi amici sapranno di ciò che è successo prima della loro nascita, ascolteranno le nostre storie come se fossero racconti ormai lontani, e sono certa che non vivranno mai quell’infinito incubo che ha portato questo mondo a un passo dalla morte.

Lui imparerà il significato della vita, di questa vita meravigliosa che i nostri occhi ammirano giorno dopo giorno, perché sarò io a insegnarglielo, proteggendolo e restando sempre al suo fianco.

Perché, ora, la vita non ha più smesso di esistere in questo mondo. E anch’io... grazie a lui, grazie a te... sono tornata a vivere.

 

 


 

[Angolo di una piccola pinguina nelle vesti di scrittrice.]

Una breve fanfiction nata per il 일하는 세포 전력 60분. L’obiettivo è disegnare (o anche scrivere) qualcosa in un’ora di tempo dal prompt proposto in precedenza.
Il tema di questa storia è “Life”, e all’inizio mi sono venute in mente due idee: una su DA4901 e J-1178, l’altra su QJ0076 e Glomerulo. Queste due idee sono state molto simili, alla fine ho scelto la prima idea così ho deciso di raccontare il significato della parola “vita” dal punto di vista di J-1178.

A proposito di questa storia, ahaa (che si sta occupando delle traduzioni delle mie storie in tedesco e russo, e la ringrazio ancora per questo!) ha avuto l’idea di disegnare questa scena. Scusate, ora vado a piangere in un angolino perché sono bellissimi ed è un lieto fine che meritano, punto. ;////;

Alla prossima!

--- Moriko

 

 

   
 
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