O°o*Prologo*o°O
Il
Mondo Celeste...
un
luogo in cui c'è pace ed armonia. Dove esistono una
grandissima varietà di paesaggi bellissimi ed incontaminati
come sconfinate distese di verde, ricche di bellissimi e variopinti
fiori profumati dell'Est; i lunghi torrenti di acqua freschissima e
le montagne dalle cime innevate del Nord; i fiori tropicali e le
terre assolate del Sud; ed infine le montagne rocciose piene di
foreste dell'Ovest.
Il
Mondo Celeste...
un
universo dove il tempo è immutabile ed infinito.
Il
Mondo Celeste...
un
regno diviso in quattro quadranti, governati dalle quattro Divinità,
chiamate anche dai comuni mortali “Bestie Divine” o
“Quattro Venerabili Bestie”: Seiryu, il drago blu,
Guardiano dell'Est e maestro di guerra; Suzaku, la fenice
rossa, Guardiana del Sud; Byakko, la tigre bianca o di giada,
Guardiana dell'Ovest e Genbu, la tartaruga nera Guardiana del
Nord.
Ognuna
di queste famiglie, a sua volta, è governata dall'Imperatrice
Celeste, discendente diretta del dio Oryu, il drago giallo o
d'oro, guardiano del Centro: una donna giusta, che cerca sempre di
tenere buoni rapporti tra le quattro dinastie, dato che basterebbe
una scintilla per far scoppiare una vera e propria guerra.
Dai
testi antichi si può capire che la famiglia dell'Est e quella
dell'Ovest si sono formate in seguito ad una scissione della casata
dell'Est, in quanto erano nati due gemelli e tra loro, purtroppo, fin
dall'antichità, non corrono buoni rapporti.
Tuttavia,
due ragazzi appartenenti a queste due grandi famiglie si sono
innamorati l'uno dell'altro all'insaputa dei loro genitori.
***
Quei maledetti dell'Est!
Questa è la solita frase che si sente nel castello della famiglia Hyuuga di Byakko. Il loro regno è pacifico, ma sanno bene che quelli della famiglia di Seiryu sconfinano nel loro territorio col solo ed unico scopo di far scoccare quella scintilla che avrebbe portato alla guerra.
Quei maledetti dell'Ovest!
Questa è la solita frase che si sente nella sontuosa reggia della famiglia Hyuuga di Seiryu. Loro detestano la calma. Per loro ogni occasione è buona per accendere piccoli focolai di rivolta.
Questo
loro due lo sentono tutti i giorni.
Questo
lo sanno fin dalla nascita.
Sanno
che tra le loro due famiglie non corre buon sangue, ma per loro è
diverso.
Per
loro è un ostacolo questa assurda situazione.
Si
sono incontrati nel fitto del giardino della residenza Imperiale
nella terra di mezzo, durante la sfarzosa festa di compleanno
dell'Imperatrice.
Lui,
Neji Hyuuga dell'Ovest, stanco della mondanità di quella
festa, decide di fare una bella passeggiata in quegli immensi
giardini. Nella terra di mezzo c'è ancora più quiete,
acque limpide e rigogliosa vegetazione.
Nel
bel mezzo del giardino sente il farfugliare di una voce, tanto che,
incuriosito dalle parole udite, si avvicina al luogo da cui
provenivano quelle parole.
Da
lontano scorge una figura femminile seduta in riva al laghetto dalle
limpide acque, che utilizza come specchio. Tiene in mano un libro per
acconciare i suoi capelli in una treccia coi suoi poteri magici.
-Quella
ragazza si sta acconciando i capelli con la magia.- pensa Neji.
Tuttavia
il tentavo della giovane non va a buon fine, tanto che i suoi capelli
non si uniscono in una treccia, ma bensì si arricciano.
-Oh
no! Mio padre mi prenderà di nuovo in giro. Dirà che
sono un'incapace!- mormora questa ragazza, in preda alle lacrime.
-Nascondili
con dei fiori.- dice Neji, buttandole dei fiori sulla nuca.
La
fanciulla si volta di scatto, mostrando una rara bellezza. Ha un viso
estremamente grazioso, occhi fatti di specchio, pelle serica, lunghi
capelli corvini e un fisico esile.
Lei,
invece, vede un ragazzo dal volto serio, occhi di specchio, pelle
serica, lunghi capelli castani e un fisico non troppo muscoloso.
L'atmosfera
che si è creata tra loro ha un ché di magico tanto che
l'imbarazzo assale entrambi.
-Posso
sapere qual è il vostro nome?- domanda il giovane.
-Hi...
Hinata...- risponde balbettando la ragazza.
-Vi
chiedo scusa per avervi colto di sorpresa. Hinata... posso vedervi
anche domani... qui?-
-Ah...
sì...-
-Allora
a domani.-
-Aspettate...-
-Qual
è il vostro nome?-
-Neji.-
Da
allora tutti i giorni s'incontrano di nascosto in quello stesso punto
di quell'immenso giardino. Proprio oggi, dopo esser risalita da
quelle acque cristalline dopo un bagno rilassante, Hinata si siede ad
osservare Neji, iniziando a chiedergli qualcosa in più su se
stesso:
-Voi
chi siete veramente? Io so solo il vostro nome... non so nemmeno a
che famiglia appartenete.-
-Io
sono solo il vostro amante.- risponde lui, accarezzandole appena il
volto.
Mentre
il giovane inizia a risalire, Hinata decide di andargli incontro con
i suoi abiti, dai quali cade una spada. La fanciulla la raccoglie e
su di essa nota uno stemma e vedendolo inizia a spaventasi.
-E'
lo stemma della famiglia Hyuuga di Byakko. Allora... allora lui è
Neji Hyuuga di Byakko! Oh, perché non me ne sono accorta?!-
pensa Hinata, fuggendo.
Neji,
accortosi che la ragazza non era più nelle vicinanze, indossa
la veste e la insegue. Dopo averla fermata, la tiene stretta a sé.
-La
smetta di prendermi in giro. Mi lasci in pace.-supplica Hinata.
-Non
vi sto prendendo in giro!- replica prontamente Neji.
-Voi
fate parte della famiglia di Byakko e io di Seiryu.-
-Non
m'importa!-
-Le
nostre famiglie si odiano.-
-Non
m'importa! La
donna che voglio che diventi mia moglie... siete solo voi.-
-Ma...
ma le nostre famiglie...-
-Fuggiamo...
fuggiamo insieme.-
Le
lacrime bagnano il volto angelico della ragazza, che poi vengono
scostate dalla mano affusolata di Neji; gliele lecca dolcemente fino
a quando non sgorgano più, per poi scendere appena sulle
labbra della giovane.
-Ti
aspetto qui a mezzanotte.- dice Neji con voce suadente.
-Sì...-
mormora la mora.
Le
ore trascorrono lente, molto lente. Le ore sembrano anni e anni le
ore. Sembra che quel lasso di tempo non abbia mai fine per i due
giovani, che non attendono altro che poter vivere insieme lontani
dalle loro famiglie.
Mezzanotte
finalmente giunge. Solo poche cose in un fagotto, lo stretto
indispensabile per poter allontanarsi e cercare un luogo in cui
vivere.
-Neji.-
lo chiama Hinata, in riva al lago.
-Andremo
nel mondo umano.- propone il giovane Byakko.
Hinata
annuisce, prendendolo per mano. Insieme iniziano a percorrere la via
verso il Mondo degli esseri umani quando, davanti al portale, notano
delle sentinelle di Seiryu.
-So...
sono gli uomini di mio padre.- mormora Hinata.
-Tranquilla.-
la tranquillizza Neji.
Rimangono
a guardare, le sentinelle restano di guardia per più di un'ora
e poi si allontanano per pochi metri a controllare i dintorni. Quello
è il momento propizio. Con passi felpati, ma veloci i due
giovani si dirigono verso il portone e, con un po' d'indugio, lo
attraversano. Dall'altra parte altre splendide vallate, altri luoghi
immersi nella natura, proprio come nel loro mondo.
-Qui...
non ci sono guerre, vero?- domanda Hinata.
-No,
non ci sono.- risponde il ragazzo.
-Non
ci pentiremo di essere venuti qui?-
-Non
penso.-
-Io...
io... io ti... io ti amo... tu mi hai rubato il cuore e ora non posso
fare altro che stare insieme a te.-
-Lo
stesso vale per me.-
Camminando
in quel mondo così familiare, ma allo stesso tempo così
sconosciuto, Neji e Hinata l'uno accanto all'altra proseguono per la
via indicata dal loro cuore.
Una
via piena d'amore e di speranza, che nemmeno il tempo e lo spazio,
nemmeno l'avanzare dei secoli è riuscito a spezzare.
O°o*Epilogo*o°O
Il
loro amore puro, da allora, ha sempre protetto chiunque credesse nel
sentimento chiamato amore, mostrando anche alle divinità loro
parenti che non serve vivere di solo odio e guerre.
Ecco qua una nuova NejiHina^^
Era
da un po' che avevo in mente di scrivere una FF ambientata nel mondo
degli Dei, specie basandomi sulla leggenda delle Quattro venerabili
Bestie. Ormai credo che si sia capito che il NejiHina è
abbonato alle mie FF, per cui sono molto contenta
anche i non amanti del pairing mi dicano che sono riuscita a
farglielo piacere. Mi riempie il cuore di gioia.
Baci Shurei