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Autore: N a d a    26/07/2022    1 recensioni
《Allo stesso modo opera Kira: con il suo potere esercita timore nella popolazione, così tutti si uniformano e stanno attenti a non commettere il più piccolo errore. Presumibilmente, anche Kira si definisce una divinità e si diverte a giocare a fare il giustiziere per mera superiorità infantile. Per cui sí, Kira è un tiranno.》
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The tyrant

 

 

 

 ~ “Teme l’oppresso, perché oltre quello ch’ei soffre tuttavia, egli benissimo sa non vi essere altro limite ai suoi patimenti che l’assoluta volontá e l’arbitrario capriccio dell’oppressore.

(...)

Ma teme altresí l’oppressore. E nasce in lui giustamente il timore dalla coscienza della propria debolezza effettiva, e in un tempo, dell’accattata sterminata sua forza ideale. Rabbrividisce nella sua reggia il tiranno (se l’assoluta autoritá non lo ha fatto stupido appieno) allorché si fa egli ad esaminare quale smisurato odio il suo smisurato potere debba necessariamente destare nel cuor di tutti. ~

(Vittorio Alfieri – Della Tirannide, cap. III)

 

 

 

 

 

   Malvagio. Tiranno. Così lo aveva definito il più grande detective del Mondo davanti agli uomini del Quartier Generale. Kira era un tiranno malvagio. Quella parole si erano marchiate nella sua mente a fuoco; bruciavano e aizzavano il suo desiderio di ucciderlo. Come? Come poteva permettersi di definirlo così? Ma soprattutto, come poteva permettersi lui di non capire il grande disegno che si celava dietro il suo operato?

Dovette deglutire in silenzio per ricacciare indietro la bile che gli stava corrodendo il fegato e attirare così l’attenzione di L, i cui occhi, lo sapeva, non avevano smesso un solo istante di guardarlo – per un momento aveva paragonato quei grandi occhi neri e profondi a quelli di un rapace notturno, talmente erano fissi su di lui: li sentiva scrutarlo fin nel profondo della sua anima, pronti ad afferrare con gli artigli acuminati qualsiasi cosa, qualsiasi moto dell’anima che avrebbe potuto contraddirlo, fargli commettere un passo falso e farlo finire sulla forca.

《E così Kira sarebbe un tiranno, Ryuzaki?》La voce non tradiva alcuna sfumatura, era calma e pacata, come se la conversazione gli interessasse – ed in effetti un po’ gli interessava, lo incuriosiva quel paragone addotto da L.

Quegli occhi neri si impressero nuovamente sul volto di Light Yagami scrutandolo e Light avvertì nuovamente la fastidiosa sensazione di essere indagato fin dentro le viscere. Un formicolio attraversò la sua mano e dovette muovere appena un dito per farlo cessare: era insopportabile, come lo sguardo di L di cui non riusciva a scorgere il fondo, talmente era profondo ed imperscrutabile.

《Interessato, Light?》Il pollice frizionò contro il labbro superiore mentre un ghigno invisibile si apriva sul suo volto.

《Semplice curiosità.》Il giovane scrollò le spalle con noncuranza: 《È un paragone interessante.》

L giocherellò con le dita dei piedi, l’attenzione di tutti era puntata su di lui:《Mettiamola così, chi è un tiranno se non colui che si erge sugli altri, che li domina con il terrore, con la paura di mettere fine alla loro vita se si oppongono a lui, con le azioni e con il pensiero? Nessuno può giudicarlo. Prende il posto della divinità, si definisce divinità. Tutti tremano solo a sentirne il nome e vivono come schiavi nel timore di incorrere nella sua collera, così conducono le loro vite come schiavi, come egli comanda, asservendosi ai suoi capricci. Allo stesso modo opera Kira: con il suo potere esercita timore nella popolazione, così tutti si uniformano e stanno attenti a non commettere il più piccolo errore. Presumibilmente, anche Kira si definisce una divinità e si diverte a giocare a fare il giustiziere per mera superiorità infantile. Per cui sí, Kira è un tiranno.》

Il silenzio attanagliò la stanza, tutti riflettevano sulle parole del detective che ora pensava a gettare nel suo caffè zollette intere di zucchero. Il plic che producevano cadendo snervava Light, i cui nervi pulsavano sotto la pelle; aveva voglia di prenderlo a pugni: perché si ostinava a non capire che grazie all’operato di Kira, al suo operato il mondo stava diventando un posto migliore? Altro che terrore, tutti lo osannavano perché finalmente più tranquilli! Lui era un dio, un dio di un Mondo più nuovo e giusto!

《E vi dirò un’altra cosa.》 L’uomo prese un sorso del caffè zuccherandolo nuovamente dopo aver deciso che non abbastanza dolce per i suoi gusti.  《Non temono solo coloro che sono oppressi dal tiranno, ma anche il tiranno stesso.》 La pausa che prese L fece trattenere il fiato a tutti e allo stesso tempo fece aumentare il nervosismo di Light, cui crebbe il desiderio di ammazzarlo sul posto.

 L’uomo prese quel silenzio come un invito a continuare e con un sospiro rassegnato seguitò a parlare – possibile che fossero così ottusi da non capire? Ma soprattutto gli sembrò difficile che neanche Light avesse detto niente al riguardo: che dicendo qualcosa potesse scoprirsi? Plausibile, le probabilità erano alte. Gli lanciò un’occhiata di sottecchi, studiando con minuziosa attenzione quel bel volto che tradiva sola serietà.《Se da una parte è palese che gli oppressi abbiano paura per la propria vita e per quella dei loro cari, dall’altra il tiranno teme di perdere il suo potere, il suo controllo, perché il suo potere si fonda sul nulla. Non è un dio, afferma di esserlo, ma che succede se qualcuno provasse a ribellarsi e spodestasse il tiranno? Per questo egli teme.》 Le zollette, che durante il suo ragionamento aveva impilato, caddero per mancanza di equilibrio, come se confermassero il ragionamento di L, quasi fossero una dimostrazione pratica.

《Quindi allo stesso modo Kira sarà destinato a cadere, è questo che vuoi dire, Ryuzaki.》

《Precisamente sovrintendente. La tirannide di Kira cadrà, noi la rovesceremo in nome di un vero ideale: la giustizia.》Un altro momento di silenzio cadde, venendo presto interrotto sa L: 《Ho soddisfatto la tua curiosità, Light?》 L tornò a guardare il giovane che ormai si tratteneva a stento e che dovette appellarsi al suo autocontrollo una volta di più per affrontare quello sguardo da rapace.

《Perfettamente, Ryuzaki.》Era stato un sibilo, ma era stato sufficiente per far sorridere L, che si gustò nuovamente il suo caffè, godendosi il sapore di quella piccola vittoria, più dolce del caffè che teneva in mano.

A Light non restò altro che mordersi l’interno guancia:  lo avrebbe ucciso, giurò stringendo un pugno e fulminando il suo rivale con lo sguardo : aveva perso quella battaglia, ma la guerra era ancora tutta da vincere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo considerazioni

 

Questo succede quando stendi una tesi su Vittorio Alfieri e rivedi Death Note dopo anni: esce fuori la professoressa che è  in me e vi propina queste fanfiction. xD

Tutto è partito da una mia analisi più oggettiva dei personaggi: Kira è la completa reincarnazione dell’ideale alfieriano di tiranno, espresso interamente dalle parole di L. Da amante di questo autore non potevo esimermi dal debuttare in questo fandom con un tributo a questo autore – consiglio vivamente di approfondirlo, la sua attualità è spaventosa, eppure ormai siamo in pochissimi a ricordarci di lui, sigh.

Ho cercato di mantenere i due personaggi il più canon possibile, credo di esserci riuscita ma mi rimetto al vostro giudizio per saperlo!

Spero che la storia sia stata di vostro gradimento e di avervi incuriositi riguardo Alfieri!

Alla prossima,

N a d a

 

 

 

 

   
 
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