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Autore: NoraHC    28/07/2022    0 recensioni
Dopo svariati anni le vite di Agnes e Benedict si incontrano di nuovo e quella scintilla nascosta dai due da troppo tempo é tornata a fargli visita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I




Con un calice di vino bianco, Agnes si(destreggiava) fra i vari ospiti. 
Non aveva più voglia di domande, e tanto meno di parlare con persone così estranee che non sa nemmeno se incontrerà più.  
A inizio serata, dopo la presentazione del libro, era piacevole poter scambiare qualche parola con qualcuno, ma poi le domande scendevano nel ripetitivo, se non al ridicolo. 
“Ma un figlio quando lo farai?” oppure “Il fidanzato lo ha lasciato a casa?”  
Perché a una donna che si sta affacciando verso un nuovo mondo, con alte prospettive, si devono porgere domande del genere?  
 
Vide una via di salvezza, una porta che dava su un balcone, una boccata di aria fresca era quello di cui aveva bisogno. 
Lasciò il bicchiere su di un tavolo abbandonato e appena sentì l’aria pungente della città si sentì rasserenarsi.  
Le luci di New York la facevano sentire a casa.  
Fin da bambina aveva il sogno di metterci piedi,e mai si sarebbe aspettata per una presentazione di un suo libro.  
 
- Ha caldo. Oppure è perché non riusciva più a reggere l’ostilità delle persone? -  
Una voce maschile, calda e roca, si fece capolino da un angolo buio. Agnes si girò verso di essa, e vide una figura longilinea con una sigaretta fra le mani camminare verso di lei, era sicura di aver già sentito quella voce. Ma non ricorda dove.  
Poi il viso dell’uomo fece capolino dalla penombra.  
Agnes quasi si prese un colpo e poi urlò  
- Benedict ! Ommiodio -  

La ragazza corse verso l’amico che non vedeva da un po’ di tempo, e l’abbracciò portando le braccia intorno al collo dell'uomo, lui la issò da terra stringendola a lei e gli fece fare una piccola giravolta. 
 
Hanno trascorso l’infanzia e l’adolescenza insieme, fino a quando Benedict non iniziò a girare per il mondo per via del suo lavoro.  
Fare l’attore era il suo più grande desiderio, ed era riuscito a farlo diventare realtà.  
 
- Ti trovo bene! -  
disse lui ispirando la sigaretta e guardando la ragazza.  
- Anche te non stai male. Come mai da queste parti? -  
chiese Agnes mentre si stringeva nella giacca.  
 

- Lavoro. Ho iniziato a girare da poco un nuovo film. - sorrise un poco  
- Un mio amico mi ha parlato del libro e a stento non potevo crederci che eri tu. L’ho letto tutto d’un fiato, complimenti. - 
Benedict gli sorrise, mentre buttò via la sigaretta.  
 
Il volto di Agnes si arrosì, sentiva le guance andare a fuoco.  
- G.… grazie – gli disse balbettando, mentre si spostava delicatamente una ciocca dei sui capelli castani dietro l’orecchio  
- Non ci siamo più visti da quando il detective sociopatico, e iperattivo è entrato a far parte della tua vita. -  
La ragazza sorrise tristemente a quella sua frase, e si girò a guardare lo skyline, e le migliaia di luci che New York regala ogni sera 
  

 
- Lo so e mi dispiace. -  
Benedict si avvicinò a lei, e delicatamente appoggiò la sua giacca sulle spalle di lei.  
- Ho cosi 'tante cose da raccontarti. -  
Agnes guardò il suo amico, gli avrebbe voluto rispondere la stessa medesima frase, ma la sua voce le moriva in gola.  
- Hai voglia di fish and chips? -  
L’ uomo le sorrise, e nel suo viso si materializzarono delle fossette, agli angoli della sua bocca. La ragazza, che da sempre ammaliata delle sue fossette, gli venne da ridere, e non riuscì a trattenersi per l’emozione.  

- Ehm... ok, va bene, ma non posso abbandonare la mia presentazione Ben, senza contare che non posso abbandonare gli ospiti. -  
 
La prese per la mano, quel contatto la fece quasi trasalire dalla felicità. 
 
- Certo che puoi! Ho visto le tue espressioni facciali per tutta la sera, e credo possano bastare. Non ti sta piacendo la piega che sta prendendo la serata. - 
I due stavano camminando fra gli ospiti, e uscirono dalla porta principale del palazzo.  

- Ora è Sherlock a parlare o Benedict? Le chiese Agnes  
L’ uomo la guardò, e gli sorrise.  

- Il tuo vecchio amico Ben.  

Sorrisero entrambi, e passeggiarono per le strade della grande mela, ma aimè senza trovare un fish and chips, ma della ottima pizza, in una piccola locanda Italiana 
 
- Per me una fetta di pizza margherita, e per il mio amico una fetta rossa, senza mozzarella. -  
Ben la guardò compiaciuto, e si avvicinò all'orecchio di Agnes. 
- Ti ricordi ancora che sono vegano. -  
la voce roca e l’accento British dell’amico le fecero’ percorrere un brivido lungo la schiena. 
- Ho il grande potere di ricordare tutto nelle persone. -  
Il problema di Agnes era questo.  
Si ricordava tutte le cose sia positive che negative delle persone che gli sono state o che gli stavano accanto. 
Era un modo per lei di non mancare di rispetto a chi aveva davanti.  
L’uomo gli sorrise e prese le fette di pizza che il commesso gli stava porgendo, la ragazza pagò, mentre Benedict si opponeva al fatto.  
- Stai tranquillo… (gli rispose Agnes) mi pagherai un caffè quando tornerai a Londra. -  
- Lui, un po’dispiaciuto gli rispose: Sono stato io a invitarti per un pezzo di pizza, e posso offrirtelo anche domattina il caffè. Perché vuoi aspettare così tanto? -  
 
Si sedettero su una panchina a Central Park dopo una lunga camminata. Si erano seduti molto vicini, la gamba sinistra di lei sfiorava quella destra di lui.  
- A che progetto stai lavorando? Noto la pettinatura diversa dei tuoi capelli, sei tornato moro, ma non sono capelli alla Sherlock. -  
Agnes si sistemò meglio sulla panchina.  
Ben si accese una sigaretta e rise guardandola.  
 
 

 
Agnes era sempre stata attratta dal suo sorriso, e dalla sua risata, e stranamente lo trovava assai attraente mentre fumava.  
- Fan di Sherlock anche tu? Gli chiese mentre tirava fuori il fumo dalla bocca.  
La ragazza sorrise spostandosi i capelli di lato e guardandolo negli occhi.  
- Serie tv fatta molto bene. Una delle migliori negli ultimi decenni. -  
Agnes si avvicinò ancora di più all'amico, alzo’ la mano e con un gesto quasi intimo gli sistemò una ciocca di capelli.  
Benedict rimase bloccato a guardare la ragazza.  
Era cambiata molto negli ultimi anni, si era fatta crescere i capelli, era dimagrita un sacco ma mantenendo sempre la sua bellezza e i lineamenti italo-britannici; la piccola cicatrice che aveva sulla fronte era ancora lì e a Ben tornò in mente a come se la era procurata e sorrise un po’.  
- Come mai ridi Cumberbatch ? Ho qualcosa che non va? -  
Agnes rise prima di tornare composta e guardare le luci brulicanti davanti a lei, si sentì timida difronte al suo sguardo.  
- Stavo solo guardando la tua cicatrice e mi è tornato in mente come te la sei procurata. - 
Entrambi iniziarono a ridere  
- Quella maledetta festa di Halloween. Le mie costole le si ricordano ancora il volo che ho fatto dalle scale di casa di Olivia e il mio fegato l’enorme quantità di alcool ingerito. -  
- Non scordarti il modo in cui mi sei venuta a cercare... -  
 
La ragazza corrugò la fronte  mentre l’uomo stava morendo dalle risate  
- Questo non me lo ricordo... dimmi solo che non è stato imbarazzante. -  
Benedict si alzo’ dalla panchina, mentre a Agnes torno in mente l’episodio di quella serata.  
- Ora ricordo! -  e d’istinto si portò le mani al viso per nascondersi dall'imbarazzo e ridendo istericamente   
- Eravate in camera sua e oddio avevo rovinato il momento clou. -  
Si alzo’ dalla panchina avvicinandosi a lui  
- Avevi il sangue su tutta la faccia – Bene non riusciva a finire una frase dal ridere  
- Ero nudo in preda al panico, lo stesso Olivia e non riuscivamo a capire cosa fare. -  
L’ uomo si avvicinò all'amica mentre lei rideva istericamente con ancora il viso coperti dalle mani.  
- Ti abbiamo portato in ospedale dove sei svenuta e poi non c'hai parlato per due settimane dalla vergogna. -  
La ragazza iniziò a fare no con la testa, Ben si avvicinò a lei e stando attento a non bruciarla con al sigaretta la strinse in un abbraccio. 
Gli regalo anche un candido bacio sulla testa, mentre il corpo dell'uomo era percorso da spasmi dovuto alle risate che si stava facendo.  
Iniziarono a ridere tutte e due mentre Agnes si godeva quel piccolo momento d’intimità.  
Benedict sapeva di menta misto a fumo, era particolare come odore ma non le dispiaceva affatto la cosa.  
- Potrei non parlarti per altre due settimane visto che mi hai fatto venire in mente questo fatto. -  
- No no, dobbiamo scambiarci i numeri, dobbiamo riprenderci a sentirci o a vederci quando sono a Londra. -  
 
Agnes allargò le braccia stringendo in un abbraccio candido l’amico, non voleva farsi sfuggire questa occasione, non sapeva quando sarebbe potuto accadere di nuovo.  
In tutti questi anni ha nascosto a sé stessa quanto gli fosse mancato il suo amico, forse per non sentire il dolore o la paura che per lui non era così. 
- Mi sei mancato, in questo esatto momento ho realizzato quanto mi sei mancato. -  
Benedict buttò via il mozzicone di sigaretta e accarezzò i capelli di lei.  
- Anche a me e non immagini quanto. Dobbiamo recuperare. -  
- Assolutamente. -  
 
I due amici rimasero’ ancora per un po’ cullati dal quel caldo abbraccio, si scambiarono i numeri e tornarono alla presentazione del libro dove pian piano gli ospiti stavano andando via.  
Si guardarono all'infinito, sembravano due amanti che si erano ritrovati ma non era così o forse si chi lo sa.  
 
“Rimarrò a New York ancora per qualche settimana e poi mi sposterò a Londra per finire altre riprese. Sei prenotata per una cena. “  
- B.C 
 
Agnes sorrise al messaggio che ricevette mentre tornava in albergo.  
 
“E io attenderò quella cena. A presto e buona notte Ben.” 
A.G 


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Angolo Autrice. 
E' da tantissimo che non pubblico qualcosa di mio su questa piattaforma e mi sembrava più che giusto ricominciare.
Parliamo di questi due. Che dire ragazzi io non so che combineranno questi " amici " ma so per certo che ho voglia di raccontare la loro storia 
e spero che voi avrete voglia di leggerla. 
Ora sto costruendo pian piano il tutto, non ho voglia di scrivere le cose di fretta e mi sono imposta che la pubblicazione sarà una volta a settimana, ho un po' di impegni durante la settimana che non mi permettono di stare troppo al pc.
Comunque, grazie per essere arrivati fino a qui.
Un bacio Elen.
 

   
 
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