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Autore: Flofly    05/08/2022    1 recensioni
"Sirius Black guardava con un misto di disperazione e disappunto quello che fino a quella sera aveva considerato un mini Ramoso più carino e sicuramente più ragionevoleMa dannazione se si era sbagliato"
Rimane solo una cosa da fare sulla lista che ha lasciato Lily: cantargli una ninna nanna. Peccato che l'erede dell'antichissima e nobile famiglia Black non ne conosca molte.. ma forse c'è una canzone della sua infanzia che potrebbe piacere a baby Harry.. in fondo è sempre un mini malandrino.
Flashfic partecipante al doppio flash contest indetto da Coraline sul forum Feriscelapenna
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Flashfic storia partecipante al doppio flash contest indetto sul forum Feriscelapenna da Coraline con il prompt "Ninna Nanna". Visto che è estate, fa caldo e siamo tutti esauriti ho deciso di usare la prima canzone tra le suggerite di Spotify... e sarà stato per via di Stranger Things o forse per l'uscita della serie su Sandman ma ne è uscita una che si adatta perfettamente a un Sirius Black poco più che ventenne  sull'orlo di vedere distrutto tutto il suo mondo ( anche se ovviamente a essere pignoli la canzone in oggetto è uscita ben dopo il 1981... magia?). Storia leggermente revisionata cercando di seguire i suggerimenti che mi sono stati dati. 

Sirius Black guardava con un misto di disperazione e disappunto quello che fino a quella sera aveva considerato un mini Ramoso più carino e sicuramente più ragionevole, ammettendo  a malincuore di essersi sbagliato per la prima volta in vita sua.

Ormai erano ore che cercava di farlo dormire e rischiava seriamente di essere bandito a vita dal poter fare il babysitter da solo. Senza contare Remus… non era lì a supervisionare solo perché era il plenilunio, altrimenti chi se lo sarebbe sentito? E Codaliscia che continuava a intromettersi, cercando di convincerli a lasciare Harry con lui. Al che Sirius, con tutta la grazia dei Black, aveva ringhiato che il padrino era lui e se James aveva fatto male i suoi conti peggio per lui. Ormai era fatta.

Con un sospiro riprese in mano la lista di Lily, piena di una serie di assurdità tipo cantargli una ninna nanna, cosa per lui impensabile visto che nella sua famiglia nessuno cantava canzoncine ai bambini per farli addormentare. Al massimo sciorinavano di torture a babbani ed elfi. 

A parte quel piccolo dettaglio, fino a quel momento era stato impeccabile:

  • Dare la pappa. Fatto
  • Ripulire il passato di verdure sul soffitto. Fatto.
  • Ingozzare il bambino con i dolcetti. Fatto. Anche se a dire la verità, forse, questo non era sulla lista.
  • Bagnetto. Fatto.
  •  Mimare l’affogamento di Mocciosus. Fatto. Questo ovviamente era sottinteso, non c’era stato bisogno di scriverlo.
  • Mettergli il pigiama pulito. Dopo che Harry aveva gattonato per tutta casa lasciando strie di acqua neanche fosse stato una lumaca carnivora ma… Fatto.
  • Mettere a letto Harry. Tecnicamente Fatto.
  • Leggergli una storia. Fatto. E rifatto. E rifatto.  

Eppure niente aveva funzionato: ogni volta che tentava di fargli chiudere gli occhi, il dolce e tenero infante si trasformava in un chupacabra ululante e persino i suoi tentativi di corruzione con galeoni e scope da Quidditch erano falliti.

Si arrese all’idea che come sempre Lily avesse ragione: per amore del suo figlioccio avrebbe cantato la prima ninnanananna della sua vita…in pieno stile Sirius Black. C’era solo canzone che avesse amato da bambino, l’ultimo legaccio di un rapporto mai davvero reale oltre il sangue che condividevano. 

Appoggiò la bacchetta alla fronte, mentre per un attimo il volto di Regulus che fingeva di dormire gli balenò davanti, per poi lasciare libera la musica…

 . 

Dreams of war, dreams of liars

Dreams of dragon's fire

And of things that will bite

Exit light

Enter night

Take my hand

We're off to Neverland

 

E mentre i vetri silenziati tremavano, Sirius guardò soddisfatto il piccolo Harry, finalmente addormentato, sorridere nel sonno.

Il suo perfetto e assolutamente fuori di testa piccolo Malandrino. 

 

A centinaia di miglia di distanza Kreatcher sfiorò appena il serpente argentato sul coperchio della scatola dalla quale veniva quel fracasso infernale. Sperava solo che ovunque fosse il padroncino lo sentisse e che sorridesse come faceva da bambino, quando quell’altro gliela cantava quando non riusciva a dormire. E che finalmente riuscisse a sognare.

 
   
 
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