Attenzione: spoiler per chi non ha letto il capitolo 186 del manga (volume 21).

Day 1: Future

Koko aveva riflettuto a lungo alla fine del disastroso scontro fra la Toman e la Tenjiku, e suo malgrado, si era convinto che fosse quella la soluzione migliore. Lui e Inupi erano troppo diversi e quando Mucho li aveva costretti a lottare tra di loro aveva avuto la prova che l'amico soffrisse molto per il suo disperato bisogno di fare soldi senza curarsi di altro che ormai, dopo tanti anni, gli veniva istintivo. Era iniziato come qualcosa di nobile, visto che voleva a tutti i costi guadagnare un'enorme somma di denaro per aiutare la famiglia Inui con le cure di Akane, che aveva stupidamente lasciato indietro quando era entrato nella casa in fiamme apposta per salvarla, ma quando i suoi sforzi erano risultati vani, gli era rimasta solo un'ossessione che era stata la sua rovina ancor più dell'incendio che gliel'aveva portata via.

Al momento, benché in fondo fosse contento di aver evitato all'amico una sofferenza che doveva essere stata atroce per la sfortunata ragazza, non aveva potuto fare a meno di sentirsi parecchio in colpa al pensiero della promessa di proteggerla che le aveva fatto giusto poco prima, fallendo miseramente quando avrebbe avuto più bisogno di lui.

Deciso come non mai a rimediare, aveva lottato con tutte le sue forze per raggiungere il suo obiettivo, diventando presto famoso, nonostante la giovanissima età, come “il genio del denaro” che qualunque criminale avrebbe voluto al suo fianco, al punto che nemmeno alla morte di Akane, ricordo indelebile del suo più grande fallimento, era riuscito a scrollarsi di dosso quell'odiosa etichetta.

Da quando aveva affrontato Inupi pochi giorni prima, dubitava in realtà di averci provato seriamente ma forse non aveva mai avuto la possibilità di tirarsene fuori, una volta imboccata quella pericolosa strada, e l'ultima cosa che voleva era rischiare di trascinare con sé il compagno di tante avventure nell'abisso in cui era sprofondato da anni senza neanche accorgersene. In fondo era abituato a stare solo e ad essere cercato da chiunque unicamente per la sua abilità e poteva sopportare di continuare a crogiolarsi nella sua ossessione se avesse saputo che l'amico era al sicuro.

Separarsi dall'unica persona che, sebbene l'avesse usato a sua volta per far rinascere i Black Dragon, aveva anche dimostrato di tenere davvero a lui era la decisione più difficile che avesse mai preso ma le minacce di Mucho alle vite di Inupi e Hanagaki quando li avevano rapiti erano un segno inequivocabile che era diventato pericoloso stargli vicino. Sarebbe successo ancora se fosse tornato nella Toman insieme a loro, ne era certo, e non poteva neanche immaginare di assistere di nuovo alla scena del suo unico amico pestato davanti a lui per costringerlo a cambiare bandiera. Gli voleva troppo bene per esporlo a un simile rischio ed era meglio troncare subito i rapporti, ora che ne aveva l'occasione, per non rendere l'addio ancora più difficile.

Era stato sfortunato anche questa volta, visto che si era a malapena accorto di provare dei sentimenti forti per Inupi che già aveva dovuto rinunciarvi ma andava bene così. Quel ragazzo non meritava la vita che avrebbe potuto offrirgli e non era giusto che continuasse a seguirlo mettendosi in pericolo. L'avrebbe lasciato in buone mani, visto che la Toman e Hanagaki, a dispetto delle sue previsioni, erano riusciti a vincere contro la Tenjiku. L'amico aveva affidato a loro la sua vita e il suo sogno di far rinascere i Black Dragon e a lui non restava altro che farsi da parte. Il giorno dopo l'avrebbe cercato per dirglielo, e da quel momento sarebbero stati distanti, ma avrebbe sicuramente trovato la forza per andare avanti come sempre, fingendo che andasse tutto bene.

Con un sospiro si allontanò dalla finestra di camera sua e si costrinse ad andare a letto in quella casa che gli sembrava già troppo vuota, dal momento che non avrebbe più accolto il ragazzo a cui aveva rubato il suo primo e unico bacio senza che se ne accorgesse. Quel giorno aveva appoggiato d'istinto le labbra su quelle dell'amico addormentato sul davanzale della biblioteca e una parte di lui, sia pure sconvolta al pensiero di avere in qualche modo tradito Akane baciandone il fratello, aveva sperato che potesse esserci un futuro per loro ma solo adesso aveva capito che per regalarne uno alla persona che amava, avrebbe dovuto rassegnarsi a sparire dalla sua vita.

“Non importa però” avrebbe imparato a ripetersi dal giorno successivo ad ogni minimo ripensamento, e con quella frase avrebbe continuato per la sua strada solitaria, rinnovando una volta di più quella difficile decisione senza curarsi della voragine che gli stava scavando dentro.

Prompt: Decisione difficile / Domani

Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! È la prima volta che scrivo su di loro (e su Tokyo Revengers in generale), quindi non so cosa sia venuto fuori. Spero che la storia vi sia piaciuta e che mi farete sapere che ne pensate, se vi va. Grazie comunque a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo! <3
Come ho accennato nell'introduzione, la fic partecipa alla “May I write?” indetta dal gruppo fb Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom. Venite a trovarci se anche voi amate questo genere! ;)
Se a qualcuno interessa, ho creato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail, Edens Zero e il nuovo Gate of Nightmares (manga promozionale basato su un videogioco che Mashima ha contribuito a creare disegnando ambientazioni e personaggi), ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui (attenzione ai possibili spoiler se non seguite le scan online!), dove è in corso una challenge di scrittura e disegno dedicata a crossover e AU. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto, augurandovi una buona notte e buona giornata per domani.
Bacioni e alla prossima!
Ellygattina