08/09/2009
6 recensioni- LA FORTUNA DI AVERTI INCONTRATA -
Perché mi sono innamorato di te?
Forse perché sei l’unica che non mi guardi con sguardo adorante.
Oppure perché sei stata la prima a vedere oltre i pregiudizi che ci dividono.
Eppure adesso non mi sopporti, non riesci nemmeno a vedermi.
Ma la causa non è l’odio antico delle nostre famiglie, magari lo fosse.
Sarebbe tutto più facile, fosse così.
No, tu mi odi perché ho lasciato tua cugina Lily.
Eppure di questo non riesco a pentirmi.
Me l’hai presentata proprio tu, non l’avessi mai fatto.
All’inizio mi piaceva veramente, tua cugina.
I suoi liscissimi capelli rossi, i vispi occhi nocciola, il carattere sempre allegro.
Eppure il mio cuore accelerava i battiti solo quando vedevo te.
O quandi mi sorridevi contenta per tua cugina - ora non mi sorridi più.
Tutte le volte che la baciavo mi venivano in mente i tuoi occhi dorati.
Quando poi ti nominava sentivo un brivido corrermi lungo la schiena.
E quando ci incontravi mentre eravamo insieme mi sentivo un vile e un bugiardo.
Dimmi, sarebbe stato meglio continuare ad illuderla in questo modo?
Secondo me no, se fosse durata di più per Lily sarebbe stato più doloroso.
Lily mi ha sorpreso: non ha versato una lacrima, né ha provato a farmi cambiare idea.
Mi ha guardato fisso negli occhi e mi ha detto di aver fatto la scelta giusta.
Non mi ha nemmeno chiesto delle spiegazioni.
Ha detto solo:- Non farla soffrire, o te la vedrai con me.
Ho giurato che non ti avrei mai fatta soffrire, né infastidita in alcun modo.
Ed ora mi ritrovo qui, a guardarti mentre ascolti il professore.
Prendi freneticamente appunti, sei sempre stata diligente, fin dal primo anno.
Non hai mai saltato una lezione, non ti ho mai vista distratta durante una spiegazione.
Non vuoi deludere le aspettative che tutti hanno su di te.
Sei la figlia di Hermione Granger, è normale che tu sia studiosa come tua madre.
E’ come un macigno per te, un peso al quale è impossibile sottrarsi.
Già da piccola tutte le persone avevano creato la tua personalità, ispirandosi a tua madre.
Avevano deciso che saresti stata studiosa, altruista e sensibile ai problemi altrui.
E tu lo sei stata, intrappolata in una maschera che altri avevano scelto per te.
Avevano deciso che avresti avuto la passione per la lettura:
tu ad ogni compleanno chiedi un libro sempre più complicato.
Avevano deciso che tutti sarebbero corsi da te per raccontarti i loro problemi:
tu hai sempre una soluzione e parole di conforto.
Avevano deciso che saresti stata una studentessa modello:
sei la migliore del tuo anno e anche di quello successivo.
Ma ora non riesci più a seguire questa vita che altri hanno scelto per te.
Vorresti alzarti una mattina e smettere di essere la più brava della classe.
Smettere di alzare la mano quando un professore pone una domanda.
Smettere di porre al primo posto la felicità degli altri, anziché la tua.
Smettere di essere Rose Wesley, la figlia di Ronald Weasley ed Hermione Granger.
Ma non ce la fai, non ce la fai a distruggere tutte le aspettative di chi ti conosce.
Ormai la maschera che hai sempre indossato è diventata parte di te, anche se non ti piace.
Fuori rimani dolce e rilassata, mentre dentro ti distruggi.
Ed io vorrei essere lì ad abbracciarti e a consolarti.
Perché tutti vogliono essere confortati da te, ma mai nessuno ti consola.
Ma non posso avvicinarmi a te, non posso provare a convincerti.
Perché tu non mi parli, e se ti dicessi quanto ti amo ti creerei troppi problemi.
Farei soffrire chi ti sta accanto e perciò anche te ne soffriresti.
Ed io ho dato la mia parola e, per quanto possa essere un Serpeverde, mantengo le promesse.
Il suono della campanella mi distoglie dai miei pensieri.
Tu inizi a mettere i libri e il foglio degli appunti nella tracolla.
Prima di uscire dall’Aula ti volti un attimo e incroci il mio sguardo.
Nei tuoi occhi non c’è più odio, solo tristezza e malinconia.
Vorrei dirti che ti amo, ma rimango muto ed immobile.
Accanto a te passa Delmar Davies che ti prende la mano e ti sorride.
E’ il tuo migliore amico, anche se lui ha sempre avuto un debole per te.
Ma tu non gli hai mai dato false speranze, né gli hai mai detto che per te è solo un amico.
Forse Davies ha capito che con te non ha possiblità, o forse no.
Ma continua comunque a starti vicino.
Io invece continuerò ad aspettare un qualcosa che non verrà.
Continuerò ad osservarti da lontano, beandomi del tuo viso e della tua voce.
Sarò un punto indefinito ai tuoi occhi, un particolare sfocato di ciò che ti circonda.
Mentre te sarai il centro dei miei pensieri.
E comunque sarò contento di aver avuto la fortuna del solo averti incontrata.
Ciao a tutti! Questa one-shot mi è venuta in mente ieri, anche se era da un bel po’ di tempo che pensavo di scrivere qualcosa del genere. E’ Scorpius che parla, anche se l’avrete già capito.
Me la lasciate una recensione? Anche piccolina, così posso capire se questa one-shot è piaciuta, visto che a me non convince per niente, siccome è un po’ triste e fin troppo melensa...
Alla prossima,
Ombrosa