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Autore: Iuccy_97    17/08/2022    0 recensioni
[Di-Gata Defenders]
È il turno di Mel di cucinare per tutta la squadra. Seth ha già fame e non pensa di poter di resistere fino a pranzo.
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Lieve Seth/Mel
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrando in cucina, Mel trovò Seth con la testa già nella dispensa.
-Non è ancora ora di mangiare.- gli disse, sorprendendolo.
Il ragazzo sobbalzò e chiuse l'anta con aria colpevole.
-Ho fame.-
-Inizio adesso a preparare cena. Non rovinarti l'appetito.- lo rimproverò lei, aprendo la credenza per prendere una pentola.
-Perché, ci si può rovinare l'appetito?- chiese lui, raggiungendola.
Lei sollevò le sopracciglia.
-Tranquillo, a te non succede.-
-Cosa prepari?-
-Abbiamo ancora dell'arrosto avanzato da pranzo. Pensavo di fare delle verdure per accompagnare.-
Lui annuì, soddisfatto.
-Posso aiutarti?-
-Aiutarmi significa che assaggerai tutto?-
Seth ridacchiò.
-Più o meno.-
Si appoggiò contro la cucina con le braccia incrociate, mentre lei continuava a preparare il necessario.
-E comunque non sono così male a cucinare. Vi siete mai lamentati?-
Mel si strinse nelle spalle.
-No. L'unico di noi che mi preoccupa in cucina è Erik. A te piace troppo mangiare per non saper cucinare.-
Il ragazzo rimase un istante in silenzio, elaborando la risposta.
-Non capisco se è un insulto o un complimento.- borbottò infine, con le sopracciglia corrugate.
-Sto dicendo che sei autonomo. Hai fame e ti prepari qualcosa senza bisogno della balia. È una cosa buona.-
Lei accese il fuoco e lui fu costretto ad allontanarsi per farle spazio. Così prese un coltello e iniziò a tagliare delle verdure. Dopo poco, Mel gli si affiancò facendo lo stesso. Il rumore delle lame sul piano di legno riempì la cucina e i due lavorarono in silenzio per un po'.
-Dimmi basta.- mormorò lui dopo un po', indicando il mucchietto di verdure che aveva già preparato.
Mel annuì sorridente.
-Credo che possa bastare.-
Il ragazzo aspettò che anche lei finisse, poi versò tutto il tagliere nella pentola. Mentre lei girava il tutto con un cucchiaio, aprì la credenza più alta e, facendo un passo indietro, iniziò a leggere le etichette.
-Cosa fai?- gli chiese la Maga, osservando le ante pericolosamente vicine alla sua testa.
-Prendo delle spezie.-
-Spezie? E cosa vorresti metterci?- esclamò lei, guardandolo.
-Non lo so. Qualcosa. Insomma, se metti insieme due cose buone può solo uscire fuori una cosa buona, giusto?-
-Non penso funzioni così. Anzi, ne sono abbastanza sicura.- ribatté Mel chiudendo uno sportello per potersi muovere senza sbatterci contro la tempia.
-E cosa gli dà gusto?-
-Quello che c'è già dentro. Se esageri con le spezie ti si fulmineranno le papille gustative. Devi imparare a mangiare anche le cose più delicate.-
Seth fece una smorfia e la guardò allontanarsi verso il lavandino. Mentre lei non guardava, prese una mestolata e buttò giù. Era bollente, ma il suo stomaco brontolava.
-Mmh.- mormorò con la bocca in fiamme -Forse manca di sale.-
Mel si girò verso di lui, asciugandosi le mani.
-Se continui a mangiare dovremo tagliare altre verdure o non ce ne sarà per tutti.- lo richiamò. Intanto però prese il barattolo del sale per aggiungerne ancora.
-Se la metti così…- borbottò lui in risposta, riprendendo il coltello e ricominciando ad affettare verdure.
Lei rise.
-Sei senza speranza.-
-Ho fame.- rispose lui sulla difensiva, lanciandole uno sguardo disperato -Fammi di nuovo assaggiare, controllo il sale.-
Lei alzò gli occhi al cielo ma lo assecondò. Riempì il mestolo e glielo affiancò alla bocca, tendendo una mano sotto perché non colasse.
-Attento a non tagliarti.- mormorò.
Lui non rallentò il ritmo e buttò giù l'assaggio. Di nuovo si bruciò il palato.
Espirò rumorosamente.
-Perfetto.- disse infine, con gli occhi umidi.
Mel scosse la testa.
-Non lo sapevi che era caldo?-
-Sì, ma non ci ho pensato. E poi non volevo farti aspettare troppo a lungo col cucchiaio a mezz'aria.-
-Quanto sei scemo.- rispose lei ridacchiando. Poi si voltò.
-Se tu tieni d'occhio qui io inizio ad apparecchiare tavola. O forse è meglio se facciamo il contrario?-
-Davvero ti fidi così poco di me?- chiese il ragazzo, versando le nuove verdure nella pentola.
Mel inclinò la testa di lato.
-Credi di riuscire a dimostrarmi di essere responsabile?-
-Ehi, io sono responsabile.-
-Va bene.- concluse lei, aprendo il cassetto delle posate -Dimostramelo.-
Si avvicinò al tavolo camminando all'indietro, gli occhi puntati su di lui.
-Quanta fiducia.- commentò il ragazzo -Perché non provi a girarti? Vediamo se sono più veloce io a mangiare o te ad apparecchiare.-
Mel sollevò rapidamente le sopracciglia ma sembrò accettare la sfida perché si voltò, appoggiando la pila di piatti. Subito dopo però, tornò ad osservarlo.
Seth era ancora immobile, le braccia conserte e lo sguardo divertito, ma un passo più vicino alla pentola.
-Ti tendo d'occhio.- gli sibilò, cercando di suonare minacciosa.
-Che paura.- commentò lui, ironico.
Lei gli rispose con una smorfia ma poi si dedicò alla tavola. In ogni caso sarebbe riuscito a sgraffignare qualcosa.
Nella piccola sala da pranzo, prese bicchieri e tovaglioli e li dispose ordinatamente sulla tovaglia. Sistemò le posate, poi tornò verso la cucina con l'intenzione di prendere una brocca d'acqua. Con sua sorpresa, Seth non era più vicino al fuoco.
Fece ancora qualche passo in avanti e, superato l'angolo, lo vide armeggiare vicino al ripiano su cui tenevano frutta e verdura.
-Che stai facendo adesso?- gli chiese, dirigendosi verso il lavandino.
Lui la ignorò, dirigendosi poi verso il piano di lavoro con le mani piene.
Mel studiò le sue azioni per qualche secondo, sedendosi su uno degli sgabelli e cercando di capire cosa fosse tutto quel mistero.
In silenzio, il ragazzo tagliò quattro fette di pane e ci spalmò sopra del formaggio. Poi tagliò un po' di verdure a pezzetti molto piccoli e li distribuì in parti uguali. Dopo di che si appoggiò con entrambe le mani al piano.
-Ti fidi di me?- le chiese, incredibilmente serio.
Lei fece un piccolo cenno col capo.
A qual punto Seth si voltò e riaprì l'anta del mobile in cui tenevano le spezie.
-Erbette miste da Dakor.- spiegò, agitando il barattolo e facendone cadere un abbondante dose su ogni fetta di pane.
Infine, spinse il piatto verso di lei.
-Assaggia.-
Lei prese una fetta e ci morse dentro, cercando di evitare che le verdure cadessero nel tentativo. Masticò in silenzio, reggendo lo sguardo d'attesa di lui.
-È buono. Molto buono.- ammise infine.
Seth fece un enorme sorriso. Con un piede si avvicinò uno sgabello e si sedette, prendendo a sua volta un pezzo.
-Vero?- esclamò -Mi ci è voluto un po' per arrivarci, ci sono riuscito l'altra settimana. Ho provato un sacco di combinazioni.-
-È questo che fai qui quindi? Quando inizi a cucinare ore e ore prima?- chiese lei.
Lui fece spallucce.
-Non sempre in realtà. Ma a furia di assaggiare a volte tiro fuori qualcosa di buono.-
Mel scosse lentamente la testa divertita, masticando a bocca chiusa l'ultimo boccone.
Rimasero qualche secondo in silenzio, finché lei non scattò in piedi.
-La zuppa!-
Fece il giro attorno all'isola e corse a girare il mestolo nella pentola, sperando che la loro cena non si fosse appiccicata al fondo.
Lui ruotò sullo sgabello, seguendola con lo sguardo, ma non intervenne. Si versò invece un bicchiere dalla brocca che lei aveva preparato e allungò la mano per prendere una seconda fetta di pane.
-Seth.- lo richiamò la ragazza, mettendo il coperchio sulla pentola.
-Dimmi.-
-Non dovresti lasciarli a Rion ed Erik?-
-No, sono per noi, ne ho fatti due a testa.-
-Seth…-
-Te lo giuro. Sono la ricompensa per i cuochi. Loro non lo sapranno mai, perché non sono qui a cucinare.-
Lei gli rivolse uno sguardo dubbioso.
Il ragazzo allora prese una fetta e la allungò verso la sua faccia.
-Avanti… so che ne vorresti ancora una… E se la mangi facciamo sparire tutte le prove.-
-Oppure potremmo condividerle con gli altri.-
Lui fece una smorfia e ritirò la mano, addentando il pane.
-Sai che non avrei problemi a mangiarli entrambi… ultima possibilità.- disse infine, porgendole il piatto con l'ultimo, solitario stuzzichino.
La ragazza sospirò ma alla fine cedette.
-Hai visto? Ti ho convinta.- borbottò lui, coprendosi la bocca piena e alzandosi in piedi.
Appoggiò il piatto nel lavandino, lo lavò e lo rimise a posto.
-Ecco qui. Nessuno saprà mai niente.-
Mel incrociò le braccia, facendo attenzione a non rovesciare quello che rimaneva della tartina. Poi gli andò incontro, piazzandosi di fronte a lui e sollevando la testa per guardarlo negli occhi con aria di sfida.
-Hai una testimone oculare. Hai intenzione di uccidermi per impedirmi di parlare?-
Lui ridacchiò.
-Mettiamola così, se tu parli ed Erik mette sotto chiave le scorte di cibo, io non potrò più sperimentare e farti assaggiare queste prelibatezze. A te la scelta.-
Lei sorrise.
-Mi hai convinto.-




 
Angolo autrice
Buonasera a tutti, stupendi lettori amanti dei defender!
Sono di nuovo qui con un piccolo racconto, scritto ormai un anno e mezzo fa per l'incredibile server Discord. Come sempre, Seth e Mel sono i miei tesorini e li shippo in ogni cosa che fanno. Ma forse quello che mi fa impazzire è il loro modo di vivere il loro profondo legame (amicizia o amore, qui scegliete voi) senza smancerie o in modo ossessivo.
Di seguito, lunga divagazione (come sempre) che siete liberi di saltare.
 
INIZIO DIVAGAZIONE
In tutta la serie abbiamo un miliardo di abbracci tra Kara ed Erik (che, ammettiamolo, sono un po' appiccicosi) ma a malapena due abbracci e un bacio sulla guancia tra loro. Inoltre, non sono mai così invadenti da attirare l'attenzione su di loro, tanto che gli unici momenti in cui agli altri è visibile la profondità del loro legame è quando c'è di mezzo una terza persona (leggasi Adam, Signie, Geo, ecc), ovvero quando la gelosia entra in campo. A quel punto scatta nel loro cervellino il bisogno di mettersi in mostra, di dimostrare di essere migliori dell'intruso e riottenere la totale attenzione dell'altro. Questo è moooolto evidente tra Seth e Adam, ma anche Mel, quando Seth perde la testa per Signie, inizia ad atteggiarsi da dura, come in opposizione alla "damigella in difficoltà" che impersona Signie.
Per il resto del tempo, i due hanno un rapporto basato molto di più sulle parole, sugli sguardi e sul totale sostegno l'uno dell'altro.
Parole. Sono i vicendevoli consolatori preferiti. Le parole di conforto più belle di tutta la serie sono nei loro dialoghi, dai problemi di Maga e gestione degli attacchi magici a tutte le difficoltà ad accettare il proprio corpo (fusione con Kraggus e braccio mancante). Ma buona parte delle loro battute sono anche bonarie prese in giro, ironia e una buona dose di quella cattiveria che si usa solo con le persone a cui si vuole molto molto bene.
Sguardi. Adoro questa parte. Fateci caso, molte volte, quando loro stanno parlando e lei dice la frase di chiusura, lui la fissa ancora per un istante prima di voltarsi. Non tanto da sembrare inquietante, ma quella frazione di secondo per assicurarsi che non ci sia altro e dimostrare che si è davvero ascoltato quello che è stato detto. E poi, se guardate la serie con attenzione, potete più volte sorprendere Seth a guardarla. In fondo in fondo è un tenerone.
Sostegno. Che cosa non fanno l'uno per l'altra. Mel è una seconda in comando perfetta per lui, perchè lo ascolta, puntualizza ciò che lui non vede e, soprattutto, gli dà continuamente conferma che le sue scelte, anche se difficili, sono sagge o comunque moralmente accettabili. Seth vive l'essere maga di Mel come una missione di vita e, senza mai mettere in dubbio le sue capacità o le sue visioni, la accompagna in ogni passaggio, anche se richiede grandi sacrifici.
FINE DIVAGAZIONE
 
In breve, spero di aver passato, con queato racconto, la bellezza del loro rapporto senza cadere nello sdolcinato. Spero che sia stato leggero, che vi abbia strappato un piccolo sorriso e che, soprattutto vi sia sembrato realistico.
Vi ringrazio per essere arrivati fin qui. Vi voglio bene.
Saluti!!:)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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