-“London bridge is fallin' down, fallin' down, fallin' down...London bridge is fallin' down, my fair lady...”-

-Che canzoncina stupida...- si lamentò il ragazzo, cercando una posizione più comoda sul terriccio freddo.

-Dici? Conosco anche quella in giapponese, se preferisci...-

-Ti prego, risparmiamelo.- piagnucolò, spostando una mano tra i morbidi capelli rossi e socchiudendo l'occhio, inspirando l'aria di smog proveniente da al di là del muro.

-Come vuoi, ma non posso smettere di cantare.-

Lavi fece roteare gli occhi, puntandoli poi sulla figura al suo fianco.

-E perché mai?-

-Non mi va'.- fece di rimando il ragazzo, spostando lo sguardo sulle grigie nuvole che ricoprivano il cielo. Portò una mano alle labbra, inspirando.

-Da quant'è che fumi?-

Il vapore bianco si andò a disperdere nell'aria, mischiandosi con la soffice nebbia che li avvolgeva.

Il ragazzo alzò le spalle, scosse la testa e riportò la sigaretta alle proprie candide labbra.

-Da un paio di mesi...forse.- poi allungò un pacchetto bianco verso di lui e, con un movimento deciso del polso, fece scorrere per metà una delle stecche fuori da esso. -Ne vuoi una?-

Lavi negò con la testa, alzandosi e stiracchiandosi.

Tre ore trascorse nella medesima posizione. Un suicidio.

-Mi fa' schifo, quella roba. E dovresti smettere anche tu.-

L'altro scosse la testa in senso di diniego, i candidi capelli che ondeggiavano seguendo il movimento.

-Non è così male, dopotutto.- riportò la sigaretta alle labbra, espirò e riprese a canticchiare la canzoncina infantile di prima.

-Piantala Allen.-

Il ragazzo dai capelli rossi si strinse nel cappotto, mosse qualche passo verso il cancello, poi tornò indietro.

L'albino sorrise, gettando la sigaretta ai propri piedi calpestandola, poi schiuse le labbra riprendendo a cantare, il candido fumo che usciva da esse a ritmo con il motivo.

-“Built it up with silver and gold, silver and gold, silver and gold... Built it up with silver and gold, my fair lady...” E magari ci incastono anche un paio di smeraldi...- scoppiò a ridere.

-Smettila, mi fa' venire la nausea.-

Allen si bloccò, alzò lo sguardo sul compagno e poi rise.

-E perché?-

-Quella canzone...è inquietante.-

L'inglese fece pressione sulle braccia, alzandosi e gettandole poi attorno al collo di Lavi. Gli sorrise e lo baciò con foga, le lingue a strusciare l'una contro l'altra, umide, esperte.

-Se l'avessi cantata qualche ora fa', non ti avrebbe dato poi tutto questo fastidio.-

Il rosso si leccò le labbra, facendo poi una smorfia di disgusto.

-Che schifo, sai di fumo.-

-Quando era Tyki a baciarti non ti dava fastidio.- fece malizioso l'altro.

-Prima di baciarmi Tyki non fumava mai.- puntualizzò il più grande, tornando a sedersi sulla terra umida.

Allen lo seguì lentamente, gettandosi poi a terra al suo fianco, le gambe incrociate ed il viso rivolto al cielo.

-A me piaceva il suo sapore di nicotina...-

Lavi lo fissò alcuni secondi, poi puntò lo sguardo dinanzi a sé, in un punto nascosto abilmente dalla fitta nebbia.

-Da quant'è che stavi con lui?-

Allen fece rapido il conto a mente, poi sorrise rivolgendosi all'amico.

-Cinque mesi e dodici giorni. Tu?-

Lavi sorrise amaramente, senza distogliere lo sguardo da quel punto.

-Cinque mesi e ventisei giorni. Ho vinto.-

-Già.-

Lavi si alzò, facendo schioccare le ginocchia, tese la mano al compagno e lo aiutò ad alzarsi.

-È ora.- disse solo.

-È ora.- ripeté il più giovane.

-“London bridge is fallin' down, fallin' down, fallin' down...”-

-Hai fatto?-

L'albino si fece di lato, mostrando una fossa pressappoco rettangolare, lunga circa due metri e larga uno.

-Sufficiente?-

Lavi sbuffò e con uno scatto secco del braccio vi gettò dentro il cadavere di un uomo dai ricci capelli castani e gli occhi dorati.

Allen si affiancò al compagno, osservando il corpo ricoperto di sangue.

-Dovremmo chiudergli gli occhi...-

-Dici?-

-Credo sia giusto così.-

Lavi sbuffò di nuovo, portandosi una mano tra i capelli, macchiandoli di rosso.

-Se proprio ci tieni scendi tu.-

Allen soppesò alcuni secondi l'idea, poi sorrise e porse a Lavi una pala.

-Mi sono macchiato di sangue.-

-Anche io...-

-Questa era la mia fascia preferita.-

-Te ne comprerò una nuova.-

-...-

-Che c'è?-

-Smetterai di fumare?-

-...-

-...-

-Credo proprio di sì.-

Note post-fic: ed eccola finita! breve, no? ok, c'erano due o tre noticine che volevo mettere...ho la sensazione che sia venuta più contorta del previsto...

1- La seconda strofa della canzone recita "Ricostruitelo con oro ed argento" Allen aggiunge "E magari ci incastono anche un paio di smeraldi"...il riferimento è agli occhi dei tre protagonisti XP è anche per questo che Lavi la trova "Inquietante" come canzone...

2- Ad un certo punto della fic, Lavi fissa un punto nascosto dalla nebbia...lì c'è il cadavere di Tyki

3- Sì, l'avevano già ucciso

4- Allen fuma...l'idea era che iniziasse a fumare perché gli piaceva il sapore di Tyki.

5- Il titolo. E' una frase di questa canzoncina, l'unico pezzo di cui giuro non aver capito il significato...mi ha segnata XD

Beh credo di aver spiegato tutto... se c'è altro di non chiaro fatemelo sapere! E fatemi sapere anche se vi è piaciuta XD accetto sia critiche che elogi!

C'è la possibilità che faccia di questa fic una raccolata senza canoni...chissà, al domani Dio ci pensa XD

Un bacio a tutti e grazie per aver letto!