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Autore: Andrea Micky    24/08/2022    0 recensioni
[noucome]
La storia che state per leggere unisce fra loro i personaggi di due dei numerosi anime che ho seguito quest'estate.
NOUCOME, THE YAKUZA'S GUIDE TO BABYSITTING and relative characters are copyright of the owners.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un favore ad un’amica può avere conseguenze inattese
by Andrea Micky

Un sabato mattina, dopo essersi alzato di buon’ora, Kanede Amakusa si stava lavando i denti, quando la voce che solo lui poteva udire gli annunciò una nuova scelta da compiere.
“Scegli: 1)Accetta la richiesta della prossima persona che ti telefonerà 2)Gironzola per la città sventolando una bandiera fatta con le tue mutande” ordinò imperiosamente la voce.
“Scelgo la uno” rispose il ragazzo, rassegnato a trascorrere l’ennesima giornata orribile. 

Poco dopo, mentre Kanede era intento a preparare la colazione per sé e Chocolat, il telefono si mise a squillare.
“Ci siamo” pensò il ragazzo, temendo le future conseguenze della scelta di poco prima. 
“É Yuuouji. Chiede se puoi raggiungerla tra mezz’ora al centro commerciale” disse Chocolat, dopo aver risposto. 
“Dille che va benissimo” rispose Kanede, mentre annuiva ripetutamente contro la sua volontà. 

All’orario convenuto, Kanede e Chocolat si recarono al centro commerciale, dove la loro amica e compagna di classe Oka Yuuouji li condusse dietro le quinte di un grande palcoscenico appena montato.
“Che cosa?  Mi hai fatto venire qui perché io mi vestissi da Maialino Bianco?” domandò sorpreso Kanade, una volta messo al corrente della situazione.
“Esatto. L’addetto che di solito lo fa é indisposto e visto che in passato lo avevi sostituito con successo, ho pensato a te” spiegò Ouka.
“Beh, é una cosa che posso fare” accettò il ragazzo, felice di non dover fare qualcosa d’imbarazzante, come spesso gli accadeva.
“Che strano: mi era sembrato di aver visto Yukihira fra gli spettatori che si stanno radunando, ma questo non é possibile” disse Chocolat, mentre sbirciava da dietro il sipario. 
“Hai detto qualcosa, Chocolat?” domandò Kanede, mentre indossava il costume di scena. 
“Niente d’importante” rispose lei.

In realtà, Chocolat non si era sbagliata, perché, in mezzo al pubblico c’era davvero la sua compagna di classe Furano Yukihira, fan segreta di Maialino Bianco. 
Guardandosi attentamente intorno, la ragazza si mischiò agli spettatori rimasti in piedi e fingendo indifferenza, posò lo sguardo in direzione del palco; e quando lo spettacolo iniziò, Furano dimenticò tutti i suoi problemi, grazie alla divertente esibizione del suo personaggio di fantasia preferito.
“Che esperienza piacevole. Se lui fosse qui con me, sarebbe il giorno più bello della mia vita” pensò la ragazza, sorridendo felice, mentre immaginava il viso di Kanede. 

Una volta terminato lo spettacolo, Kanede si tolse il costume e fu proprio in quel momento che la voce della scelta assoluta gli parlò nuovamente. 
“Scegli: 1) Spogliati e balla nudo sul palcoscenico 2) Chiedi un appuntamento alla persona che ti verrà indicata” ordinò imperiosamente la voce.
“Scelgo la numero due” disse Kanede, sperando di aver scelto il male minore. 
Subito dopo, sul pavimento comparvero delle frecce luminose, che indicarono al ragazzo la direzione da prendere. 

Seguendo la direzione indicatagli, Kanede attraversò tutto il centro commerciale, arrivando nei pressi dell’uscita.
E fu lì che il ragazzo vide Furano camminare verso il punto indicatogli dalle frecce luminose. 
“Cosa? Non sarà mica Furano la persona a cui dovrò chiedere di uscire?” si chiese il ragazzo. 
Ma poi, Kanede si ricordò di quando, travestitosi da Maialino Bianco, aveva conosciuto la vera Furano: una ragazza dolce, che voleva solamente essere come i suoi coetanei, nonostante le cose strane che le venivano spontanee dire. 
Perciò, armatosi di coraggio, Kanede marciò risoluto verso il punto indicatogli, chiuse gli occhi, inspirò profondamente e cercando di essere il più serio possibile, disse “So come sei realmente e non devi vergognartene, perché ognuno ha i suoi problemi, che però non devono impedirgli di vivere. E per dimostrarti che quel che dico é vero, ti chiedo di uscire con me”.
“Come dice, signore?” gli domandò una vocina infantile.
Sorpreso, Kanade aprì gli occhi, scoprendo così che davanti a lui c’era una bambina con dei lunghi capelli rossi, mentre Furano si era fermata a prendere una bibita da un distributore poco distante.
“Beh, ecco la mia solita figuraccia quotidiana” pensò indispettito il ragazzo, ignaro che il peggio doveva ancora venire.

“Hey, tu! Che stai facendo alla signorina Yaeka?” domandò una voce maschile dietro di lui.
Avvertendo un pericolo, Kanade si voltò, trovandosi faccia a faccia con un uomo dalla corporatura robusta, che lo fissava minacciosamente da dietro le lenti dei suoi occhiali.
“Kirishima, questo tipo ha detto che vuole uscire con me” spiegò la bambina.
“Ehm, stavo solo scherzando. Anzi, é tutto un equivoco” si giustifico il ragazzo, tremando come una foglia.
“Vieni. Andiamo a chiarire la questione da un’altra parte” disse Kirishima, sorridendo con aria gentile.
“Ho una gran brutta sensazione” pensò Kanade, mentre veniva condotto fuori dall’edificio.
E i timori del ragazzo erano fondati, perché, se questa scena venisse disegnata, Kirishima apparirebbe avvolto da un’inquietante aura violacea e con gli occhi simili a due grosse fiamme rosse.

Una volta terminato lo spettacolo, accortasi dell’assenza di Kanade, Chocolat andò a cercarlo, imbattendosi così in Yaeka.
“Ciao. Per caso hai visto il mio amico Kanade? -domandò la ragazza- É un ragazzo con i capelli scuri, che fa cose strane”. 
“Sì, sta parlando con Kirishima” rispose la bambina, mentre mangiava dei biscotti al cioccolato, che estraeva da una busta.
“La maledizione ha colpito ancora” pensò Chocolat, la cui attenzione venne subito attratta dai succulenti dolcetti. 
“Ti va di assaggiare qualcuno dei miei biscotti?” domandò gentilmente Yaeka, capendo il desiderio della ragazza.
“Sì, grazie” rispose Chocolat, facendo gli occhioni da cucciolo. 
Così, Yaeka passò i minuti successivi mangiando biscotti insieme a Chocolat, divertita dal fatto che il ciuffo sulla testa della ragazza si muovesse ad ogni boccone.

Poco dopo, quando Kirishima tornò, Yaeka salutò Chocolat e se ne tornò a casa, tenendo per mano il suo inconsueto babysitter. 
“Hai poi chiarito le cose con quello strano ragazzo?” domandò la bambina. 
“Tutto a posto, signorina” rispose lo yakuza, sorridendo.

Pesto e privo di sensi, Kanade giaceva riverso in una zona libera del parcheggio, con Furano china a pochi centimetri da lui. 
“Addio, Kanade Amakusa. Questo mondo era troppo duro per te” disse la ragazza, congiungendo le mani in un gesto di preghiera. 
Dopo di che, Furano avvicinò il suo viso a quello di Kanade...che aprì gli occhi proprio quando le labbra della ragazza erano a pochi centimetri dalle sue. 
“Che stai facendo?” domandò sorpreso il ragazzo. 
“Mi accertavo che fossi ancora vivo” rispose lei, voltandosi dall’altra parte, in modo da nascondere il rossore sul viso.
“Ah, Kanade. Allora, sei qui!” disse Chocolat, arrivando di corsa.
“Sì e credo di dover andare all’ospedale” disse il ragazzo, mentre tentava inutilmente di alzarsi. 
“Ti aiuto io” disse Furano, mentre lo sollevava non troppo delicatamente da terra. 
E così, aiutata da Chocolat, Furano condusse Kanede all’ospedale più vicino, provando una segreta felicità per quell’inusuale modo di trascorrere del tempo con lui.
FINE
 
   
 
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