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Autore: renmisya22    25/08/2022    0 recensioni
{RANMASA}
Una passione silenziosa di Kariya Masaki era cantare, ma era molto insicuro delle sue capacità. Evitava di cantare in pubblico e soprattutto odiava mettersi in mostra. Eppure, non cantava spesso.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una passione silenziosa di Kariya Masaki era cantare, ma era molto insicuro delle sue capacità. Evitava di cantare in pubblico e soprattutto odiava mettersi in mostra. Eppure, non cantava spesso. Lo faceva solo quando pensava alla persona che gli piaceva, quando sapeva di provare forti sentimenti.

Quel giorno, era rimasto solo lui nello spogliatoio, il resto dei suoi compagni era già andato via e questo era per lui un ottimo momento. Più che altro, per riflettere sui suoi sentimenti, che per tutta la durate dell’allenamento lo avevano infastidito. Pensava a quel Senpai dai tratti femminili, che lo squadrava ogni due secondi e non appena Kariya lo notava, distoglieva subito lo sguardo. Per questo motivo, il più piccolo stava cercando da qualche giorno di attirare al meglio l’attenzione del più grande. Ogni volta che parlavano, nonostante il passare del tempo che aveva contribuito a farli legare maggiormente, Kirino dava sempre più segnali di provare qualcosa per lui.
Senza accorgersene, mentre pensava a quel ragazzo, iniziò a canticchiare un motivetto a bassa voce. Era bravo, intonatissimo. La sua voce non sembrava minimamente la sua.

Da fuori lo spogliatoio, si sentiva perfettamente una voce cantare e guarda caso, un ragazzo dai capelli rosa ne fu attratto così tanto, che senza disturbare entrò nell’edificio per vedere chi stesse cantando.

-“And you be like “Baby, who cares?” But I know you care. Bring it over to my place. You don’t know what you did, did to me. Your body language, speaks to me”

E quelle parole di quella canzone rimbombarono nel suo petto appena vide chi stava cantando. Sì, era proprio Kariya Masaki a cantare. Ne era affascinato e sorpreso da tutto quel talento, che senza accorgersene sussurrò: -Sei bravissimo…

Il più piccolo sussultò se ne accorse e subito divenne paonazzo. -Che ci fai tu qui?! Ci sono anche gli altri?!

Kirino scosse la testa e senza dire niente si avvicinò al più piccolo ancora imbarazzato. -Non ti ho mai sentito cantare… era dedicata a qualcuno in particolare? – chiese serio.
-Forse… - sussurrò, distogliendo lo sguardo, ma sentendosi pungere dagli occhi del maggiore decise di riprendere il contatto visivo.
-Cantavi del linguaggio del corpo, no? – sorrise, accarezzando il mento del minore, che deglutì rumorosamente e iniziò a sudare. -Non è che parli proprio di te stesso?
-Che intendi dire, Senpai? – disse, incantato dai suoi occhi.

-È il tuo linguaggio del corpo che ti mente, in questo momento. – sorrise e poi avvicinò le sue labbra a quelle di Masaki, che come incantato chiuse gli occhi e si avvicinò anche lui, finché entrambi non decisero di darsi quel bacio che già da molto tempo, desideravano darsi. -Ti prego, canta ancora per me
 
 
ANGOLO AUTRICE
E con queste 444 parole, ecco a voi questa flashfic sulla Ranmasa. Vi giuro, ho amato scriverla. Avevo già in mente questa storia da qualche giorno e finalmente ho avuto il coraggio di scriverla. Spero possiate apprezzarla e soprattutto si capisca bene, dato che non sono solita a scrivere flashfic <3
   
 
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